Come sapete domenica 17
aprile si voterà per il referendum sulle concessioni per l'
estrazione di gas (e in minima parte di petrolio) nel mar Mediterraneo, ne
abbiamo già scritto in questo articolo. Io dal giorno 15 al giorno 22 sarà a
Chennai per lavoro, e non potendo dare il mio contributo con il voto, vorrei
almeno provare a dare un contributo cercando di spiegare perchè é importante
andare a votare, e sopratutto perchè é importante votare NO. A questi 3
motivi di carattere economico e tecnico, vorrei aggiungerne uno
riassuntivo: é importante andare a votare, e votare NO, perchè chi vuole che
votiate SI mente, spudoratamente, lo fa per manipolarvi, senza ritegno e
senza vergogna. Dovete andare a votare, e votare NO, per far capire a queste
persone, a questi bugiardi, che non possono prendervi per il culo così
facilmente Come ormai saprete il quesito chiederà se si vuole abolire
un passaggio della attuale formulazione della legge che permette la
possibilità di rinnovo delle concessioni estrattive oltre il loro limite, e
fino all' esaurimento del pozzo su cui stanno già operando. Come ormai
dovreste sapere il referendum non ha nulla a che vedere con nuove
trivellazioni, con nuova ricerca, nè con l' indipendenza energetica, nè
tanto meno con oleodotti e lavorazioni su terra. Ci tengo a specificare quest
ultimo punto perchè in questi giorni una marea di propagandisti per il SI
sta tempestando Internet con foto di 'disastri ambientali' per spingere l'
opinione pubblica nella propria direzione; lo fanno però con articoli che con
il referendum non hanno nulla a che fare, come nel caso di questa perdita di petrolio in Francia da un oleodotto
terrestre. Come potete vedere, nell' articolo, pur trattando di petrolio,
c' é l' immancabile riferimento al nostro referendum. Puro terrorismo
mediatico.
Allora perchè é importante
andare a votare e votare per il NO?
Per vari motivi, che
voglio qui riassumere:
- perchè la motivazione
ambientalista e turistica del fronte del SI secondo la quale prolungare la
vita di queste concessioni danneggerebbe il turismo é una bufala di
prima categoria, e chiunque sostenga questa motivazione é un bugiardo se non un
incompetente. Dati alla mano non esiste nessuna relazione tra la presenza di
trivelle nella fascia delle 12 miglia marine e presenza turistica.... e se non
volete credere alla ovvietà del fatto che queste trivelle spesso a occhio nudo
nemmeno si vedono, e che ai turisti della presenza di trivelle non gliene frega
niente (non vano certo a prenotare le vacanze con la mappa delle trivelle), forse
potrete chiedere a chi ha studiato il fenomeno e ha prodotto uno studio
apposito, con tanto di grafico. Eccolo qui. Vi prego di fare attenzione alla data dell'
articolo: Giugno 2014.
- perchè se la quantità di
gas estraibile dai pozzi in concessione a società italiane, anche
ammettendo che venga tutto usato in Italia, non serve certo a coprire il
fabbisogno italiano energetico, é un contributo di circa il 2-3% che aiuta a
importare di meno, e sopratutto fa andare avanti per almeno un decennio la
filiera di lavorazione già in esercizio. I sostenitori del SI vogliono
farci credere che si potrebbe tranquillamente investire in rinnovabili che
darebbero più lavoro di quanto ne dia l' attività estrattiva e lavorativa di
questo gas, il problema di fondo però é che i posti di lavoro nel campo delle
rinnovabili 1) non sono
sicuri 2) non sono durevoli. Se con 'rinnovabili' si intendono eolico e
fotovoltaico come fanno questi ambientalisti incompetenti, é interessante
notare come con la stessa facilità con cui sorgono nuove aziende (quindi
presumibilmente, ma non certamente, nuovi posti di lavoro) altrettanto
facilmente queste aziende falliscono e chiudono i battenti, sia per la
eccessiva concorrenza, sia per la temporaneità intrinseca degli investimenti
sul rinnovabile. Anni fa abbiamo fatto una cernita (che sarebbe interessante
aggiornare) riguardante i fallimenti nel campo del rinnovabile. Vi rimandiamo
al nostro articolo.
- perchè nonostante quanto
dicano gli ambientalisti, ed anche 'eminenti' scienziati che in questi giorni
hanno firmato una lettera aperta per spronare a votare
per il SI, le rinnovabili non potranno mai sostituire le fonti fossili. Costoro
continuano a ripetere mantra su quanto nel corso degli anni il rinnovabile sia
aumentato, su quanti investimenti son stati fatti, sui 'raddoppi' di produzione
o di installazione. La verità, al netto delle loro cazzate, è che in Italia - a
noi interessa la nostra situazione - dopo decenni di investimenti sul
rinnovabile, la situazione é tragica. Dopo decine di miliardi di
investimenti, nell' ultimo rapporto ufficiale sull' efficienza e la produzione
del rinnovabile (con dati 2013) l' efficienza di tutte le fonti si attesta sul 25% del teorico
ottenibile, e questa efficienza é dovuta specialmente a idroelettrico e
biomasse, non a solare ed eolico. Con i dati 2015, tutto il solare
installato in Italia produce energia con una efficienza reale del 14.9%.
Se non vi rendete conto di cosa significa, significa che noi abbiamo costruito
(e pagato) per produrre 100 invece produciamo solo 14.9. La generazione
energetica di rinnovabile rispetto al totale nazionale cresce lentamente, e ci
vorrebbero non meno di 20-25 anni per poter arrivare ad avere oltre il 60% di
energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili. Si arriverebbe a circa un 65%,
dovendo ancora mantenere in uso le fossili, e dovendo impegnare altre decine di
miliardi di euro in investimenti e centinaia di ettari di territorio, con consecutivi
ulteriori aumenti del costo stesso dell' energia. Stranamente però gli stessi
idioti che parlano di aumentare le rinnovabili (quindi implicitamente di
costruire nuovi parchi eolici e solari), sono gli stessi idioti che ci
bombardano con la lotta al 'consumo del suolo'. Alessandro Demontis
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