In quel simpatico
compendio di fantascienza e fantasy chiamato Documento di Programmazione
Economica e Finanziaria, per gli amici: DEF, il governo ha ipotizzato un futuro
in cui: 1-Il Pil Italiano cresce nel
2016 dell’1.2% e poi a salire anni a venire. L’Fmi ha già corretto le stime a 1% , ma
tranquilli, come noto i Governi e l’FMI (se sei organico al sistema) sono
organisti ottimisti by design. 2-Un
PIL nominale in crescita frutto anche e soprattutto di una robusta inflazione. 3-Ora dal punto di vista della crescita
del PIL reale, c’è un dato da cui non si può fuggire:
Al netto di minimi risparmi dovuti a nuovi
standard di efficienza, non può esistere nessuna crescita del PIL senza un
corposo aumento della domanda di energia elettrica.
Per come è strutturata l’economia moderna,
l’utilizzo di strumenti produttivi e beni di consumo che funzionano a
energia elettrica è un indice fondamentale per capire se realmente esiste un
aumento della ricchezza nazionale.
Ebbene Marzo 2016 ha fatto registrare i MINIMI DI
TUTTI I TEMPI da quando esistono rilevazioni nazionali affidabili:
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