Si è svolta la 22.ma
conferenza della Copeam
(Conferenza permanente dell’audiovisivo mediterraneo), quest’anno organizzata a
La Valletta, Malta. Per due giorni, circa 200 rappresentanti delle radio e tv
pubbliche della regione dibattono su come raffforzare e aumentare la
cooperazione tra i media per meglio narrare insieme l’epocale movimento di genti
che sta cambiando profondamente i paesi, le culture, le sensibilità. Aperta dai
saluti del ministro della Cultura maltese Owen
Bonnici, la sessione inaugurale ha visto la partecipazione, tra gli
altri, della presidente della Rai
Anna Maria Tarantola, che è anche vicepresidente della European
Broadcasting Union (Ebu).
Tarantola ha ricordato gli
impressionanti numeri della
migrazione sulle coste
italiane, sottolineando però che ”dietro ai numeri ci sono gli
esseri umani”. Tarantola ha quindi menzionato la scelta di Rai News di non
mostrare i video dell’Isis per non alimentare la propaganda voluta dai
terroristi. Un concetto ripreso e sottolineato con forza anche da Mohamed Salem Ould Bouke,
direttore generale della Islamic broadcasting union.
”L’idea fondamentale e’
che sull’immigrazione
bisogna dire la verità, tutta la verità e non fare peccato di omissione, come è
stato detto con forza da molti interventi in conferenza – spiega Pierluigi
Malesani, segretario generale della Copeam – Non ci si può occupare solo di
sicurezza e terrorismo e non parlare dei problemi umani ed economici che ci
sono dietro a queste storie. In questo senso è essenziale fare cooperazione e
non solo parlarne, tra le emittenti pubbliche. Con il presupposto della
conoscenza comune, perchè se non ci conosciamo non possiamo cooperare”.
Nessun commento:
Posta un commento