Il problema è l'ambiguità e l'ipocrisia di una
sinistra che ancora una volonta non si dimostra all'altezza di proporsi come
guida del Paese. Sull’Imu il Pd nicchia, ma il centrodestra tiene duro
Abbiamo un problema, e non è l'ingiusta condanna
inflitta a Silvio Berlusconi. Il problema è l'ambiguità e l'ipocrisia di una
sinistra che ancora una volta non si dimostra all'altezza di proporsi come
guida del Paese. Se pensiamo che in queste ore da quelle parti stanno
pensando, in caso di caduta di Enrico Letta, di continuare a governare con
qualche scarto del Pdl o transfuga di Grillo, viene solo da ridere. Se
immaginiamo che sempre da quelle parti c'è chi teorizza che l'alleanza col Pdl
dovrebbe continuare come se nulla fosse anche dopo un voto del Pd a favore
dell'espulsione di Silvio Berlusconi dalla politica, vengono i brividi. Perché
i casi sono due: o si sono bevuti il cervello o pensano di avere a che fare con
un branco di idioti. In verità la cosa non sorprende. Sono diciotto anni che
gli eredi del Pci mancano gli appuntamenti con la storia, anche quando il
destino glieli offre su un piatto d'argento. E l'occasione che hanno per le
mani questa volta è addirittura d'oro, roba da fare bingo. Basterebbe
riconoscere l'anomalia giudiziaria che ha portato alla condanna di Silvio
Berlusconi e porsi come garanti dell'autonomia della politica e della
democrazia. Basterebbe dire: noi non votiamo per la decadenza da senatore del
leader di un grande partito, per di più nostro alleato di governo. Avrebbero la
possibilità e gli argomenti per farlo, acquistando così per la prima volta
credito e rispetto, dando senso concreto alla parola «responsabilità» molto di
moda in queste ore.
Dubito che Epifani e soci arriveranno a dimostrare
tanto coraggio e lungimiranza. Perché sono uomini deboli, perché sono ancora
schiavi della cultura comunista usa a fare fuori gli avversari per via
giudiziaria, perché sono succubi di quel mostro giudiziario da loro stessi
allevato e per anni coccolato non senza un buon ritorno in termini di immunità.
Così prevale ancora una volta l'odio personale, l'illusione, come fu nel '94
con Mani Pulite, che si possano raggiungere utilizzando strumenti giudiziari
obiettivi politici altrimenti negati per via elettorale. Lo stesso errore che
si ripete, e ogni volta per la sinistra va peggio di prima. E sarà così anche
questa. Il Pdl sopravviverà (e forse si rafforzerà) all'arresto di
Berlusconi. Il Pd, salvo un ravvedimento in extremis, no.
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