giovedì 22 agosto 2013
PRELIEVO DELL’8% SUI CONTI DI DEPOSITO DEGLI EUROPEI PER SALVARE LE BANCHE.
Berlino –
Sabato scorso, durante la riunione tra i ministri delle Finanze UE sui metodi
per aiutare le banche in
difficoltà, il ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schauble ha proposto di effettuare un prelievo dell’8% sui depositi bancari per garantire la sopravvivenza
delle banche in difficoltà, sostenendo
che questa soluzione è la migliore poiché le perdite sarebbero molto più ingenti se le banche fallissero. Tuttavia i ministri delle Finanze di Francia, Gran Bretagna e Svezia
temono che ciò possa provocare una corsa massiccia
agli sportelli e preferiscono quindi che i paesi conservino maggiore libertà
per decidere il da farsi al caso per caso, quando saranno confrontati con il
problema.Il ministro delle Finanze tedesco ha ritenuto
che le norme non possono variare in funzione delle situazioni, poiché ciò
potrebbe creare un vantaggio competitivo a favore di determinate banche. Il contributo forzoso dei depositanti è stato un argomento
tabu fino ai primi di quest’anno, quando è stato applicato il piano di
salvataggio di Cipro. La soluzione adottata nell’isola mediterranea attraverso
il contributo obbligatorio dei
risparmiatori con depositi superiori a 100000 euro ha creato un precedente che
fungerà da modello per il salvataggio delle banche in
futuro. L’idea di Schauble non è nuova. Già nel 2011 il Boston Consulting Group aveva ritenuto che l’imposizione di
una tassa del 30% su tutti gli attivi sarebbe
stato l’unico modo per uscire dalla crisi dell’euro. Secondo
alcuni economisti non ci sono
altre soluzione che non quella di andare a prendere i soldi dove sono: sui conti dei risparmiatori. Tra
il 2008 e il 2011, i contribuenti europei hanno dedicato oltre 4500 miliardi di
euro cioé un terzo del PIL dell’UE al salvataggio dei paesi e delle banche.
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