sabato 27 dicembre 2014

SPESE PAZZE IN REGIONE: VIA AL SEQUESTRO DI 1,2 MILIONI AI CAPIGRUPPO


A chiederlo è stata la Procura regionale della Corte dei conti di Bologna, sequestrati all'ex capogruppo Pd Marco Monari beni per 610mila euro
Consiglio regionale dell’Emilia-Romagna. Già indagati nell’inchiesta della procura sulle cosiddette spese pazze, per cui un mese e mezzo fa sono stati emessi 42 avvisi di fine indagine, gli otto rappresentanti dei gruppi consiliari (il nono, Mauro Manfredini della Lega Nord, è morto il 10 ottobre scorso) sono oggetto ora un importante sequestro di beni immobili e crediti di natura retributiva e pensionistica da parte della guardia di finanza.
A chiederlo la procura regionale della Corte dei conti di Bologna, che ha ottenuto dalla locale sezione giurisdizionale un decreto di sequestro conservativo in favore dell’assemblea legislativa della regione - che risulta l’ente danneggiato - fino alla concorrenza del danno patrimoniale contestato, quantificato in oltre 1,2 milioni di euro. Si tratta delle spese dei gruppi consiliari nel 2012, mentre le indagini della procura ordinaria riguardavano i rimborsi da giugno 2010 a dicembre 2011.
“Al termine degli accertamenti - fanno sapere le Fiamme Gialle – la Corte dei conti ha avuto modo di rilevare che i contributi posti a carico del bilancio regionale erano stati utilizzati dai rispettivi gruppi per l’effettuazione di spese ritenute non inerenti all’attività istituzionale e al funzionamento del gruppo stesso”. Tra le voci contestate dal nucleo di polizia tributaria ci sono i costi sostenuti per taxi, auto, autostrade, treni, ristoranti, alberghi, giornali e consulenze, che sono ritenuti dagli investigatori ingiustificati rispetto all’attività istituzionale alla quale vengono riferiti.


La finanza ha eseguito dunque oggi i sequestri, richiesti nei confronti dei capigruppo in quanto legali rappresentanti e responsabili della di rendicontazione e della tenuta documentale delle spese. Si tratta di Marco Monari (Pd), Luigi Villani (Pdl), Gian Guido Naldi (Sel), Roberto Sconciaforni (Fds), Silvia Noè (Udc), Matteo Riva (Gruppo Misto), Liana Barbati (Idv) e Andrea Defranceschi (M5S).
All'ex capogruppo Pd in Regione Emilia-Romagna Marco Monari sono stati sequestrati dalla Gdf beni per 610mila euro: circa la metà della cifra complessiva, 1,2 milioni, che la Procura regionale della Corte dei Conti contesta agli otto capigruppo della scorsa legislatura per l'esercizio 2012. Il sequestro ha riguardato infatti anche l'Idv Liana Barbati (147mila euro), Gian Guido Naldi di Sel-Verdi (105mila euro) Luigi Giuseppe Villani del Pdl (100mila euro), Matteo Riva del gruppo Misto (96mila euro), Roberto Sconciaforni di Fds (90mila euro), Silvia Noé dell'Udc (45mila euro).

Il provvedimento riguarda i capigruppo perché avevano il compito di rendicontazione, di tenuta documentale delle spese e di verifica sui colleghi in consiglio. E fa seguito agli inviti a dedurre che in estate avevano raggiunto vari consiglieri: per discutere del sequestro è fissata un'udienza davanti alla Corte a fine gennaio. Intanto è probabile che a breve verrà fissata anche l'udienza dove si entrerà nel merito delle contestazioni contabili. I capigruppo erano stati tra i destinatari dei 42 avvisi di fine indagine dell'inchiesta della Procura ordinaria per peculato. L'indagine penale sulle spese dei gruppi riguardava però i rimborsi tra giugno 2010 e dicembre 2011. 

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