Se investite qualcuno e non prestate soccorso, non dovete più temere il carcere. E’ questo uno dei paradossali effetti della riforma che abolisce la detenzione per i reati “minori”. Tra questi c’è pure l’omissione di soccorso. Il tutto accadrà con l’applicazione del decreto legislativo di attuazione della Legge delega 67/2014, varato dal Consiglio dei Ministri. Volendo fare qualche esempio, i reati che compongono l’estesa lista in materia di depenalizzazione, sono: le contravvenzioni disciplinate dal Codice penale, nonché quei reati contro il patrimonio come il furto semplice, la truffa e l’appropriazione indebita.
Tutti i reati depenalizzati – Trovano spazio anche alcuni reati commessi contro la persona, quali la lesione personale semplice, l’aver preso parte a risse da cui consegue morte o lesione di qualcuno, l’omicidio colposo semplice, l’omissione di soccorso ed infine anche molte ipotesi di reati societari che vanno dal all’impedito controllo della formazione fittizia di capitale. Sono inclusi in questa lunga lista anche alcune ipotesi di illecito fallimentare, come la bancarotta semplice e l’omessa dichiarazione dei redditi o l’infedele dichiarazione. E ancora il danneggiamento, le omesse ritenute, la violazione di domicilio, il rifiuto di atti d’ufficio e l’abuso di ufficio. Infine via libera, almeno senza paura di finire in cella anche per chi commetterà incesto, occulterà cadaveri o verrà trovato in possesso o sorpreso a fabbricare documenti di identificazione falsi.
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