L’UDIENZA SUL MILIONE ALLA COOP DEL FRATELLO SI TERRA’ DAVANTI A UN GUP DI MAGISTRATURA DEMOCRATICA

corrente
di sinistra delle toghe italiane. Una «toga rossa», insomma. Giangiacomo
coordina il gruppo interno di Md dedicato all'ordinamento giudiziario. È una
delle articolazioni più importanti della corrente, quella che si occupa del
governo interno della magistratura. Il gup Giangiacomo, che è stato anche
membro del Csm, è attivissimo nel partecipare a convegni di Magistratura
democratica, a rappresentarla in vari appuntamenti e a firmare appelli sempre
apertamente schierati. L'ultimo quello promosso dalla rivista Micromega in
difesa di Roberto Scarpinato su cui il Csm ha aperto una pratica: il
procuratore di Caltanissetta aveva detto di essere «imbarazzato» nel
partecipare a commemorazioni delle stragi di mafia con «autorità la cui
condotta di vita sembra essere la negazione dei valori» per i quali è morto il
giudice Borsellino.
Il magistrato bolognese ha sottoscritto anche
l'«appello contro il culto della personalità nei simboli elettorali» proposto
dai Comitati Dossetti per la Costituzione (cioè l'intellighenzia rossa
bolognese) contro la presenza del nome Berlusconi sulle schede di voto. E
figura tra i firmatari - tra gli altri, con gli scrittori Andrea Camilleri e
Marcello Fois - della recente «Lettera aperta ai parlamentari per una buona
politica a difesa della Costituzione» contraria al progetto di riforme
costituzionali in discussione al Senato.Sul caso Terremerse si è già
pronunciato un gip emiliano, Mirko Margiocco, che ha sequestrato ad alcuni
indagati una serie di beni (14 case, un'auto e quote societarie) per un milione
di euro, l'equivalente dei finanziamenti ricevuti dalla coop rossa. Il 7
novembre tocca a Giangiacomo. Errani è accusato di aver fornito una falsa memoria
difensiva per documentare il buon operato della regione e difendere il
fratello, mentre per gli altri indagati l'accusa è di truffa aggravata, falso e
abuso d'ufficio.
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