Intervista a RENATO
BRUNETTA di Antonella Coppari sul Quotidiano Nazionale
“Comunque vada a finire il premier
non ha futuro. Per Renzi è una situazione lose-lose”. 11 Scusi, presidente. Brunetta? “Comunque andrà a finire lo scontro
sulle riforme, lui perde”. La battaglia
al Senato è strumentale? L`obiettivo della minoranza Pd è far fuori il premier?
“Senza ipocrisia, noi vogliamo far
fuori il premier. Questa è la linea di Forza Italia, che vede in lui una
iattura per il Paese. Penso che la parte più consapevole del Pd abbia questa
visione”. Spesso la minoranza Pd nel momento chiave si è sciolta. Stavolta
andrà fino in fondo? “E` l’ultima chance che ha, l`ultimo treno per Yuma. Per noi è
diverso: siamo all`opposizione e conduciamo da lì la battaglia”. Sia sincero: boccerete qualsiasi
mediazione? “Beh, no. Saremmo ben felici se il premier dicesse che mi sono
sbagliato, i senatori vanno eletti, se aggiungesse che ci vuole il premio alla
coalizione nell`Italicum e non alla lista, se insomma venisse sulle nostre
posizioni. È chiaro che il Renzi 2 sarebbe un Renzi morto”. Tanto vale per lui cercare i voti
altrove sulle sue proposte. “Anche se
facesse la faccia feroce, costringendo il presidente Grasso a mille acrobazie,
non ne uscirebbe vincitore perché avrebbe di fronte un Parlamento devastato e
un Paese con l`amaro in bocca. Ha fatto il deserto e l`ha chiamato riforme,
parafrasando Tacito. Si è spinto troppo oltre con la sua arroganza. In Europa
l`hanno sgamato, ora anche in Italia tutti hanno scoperto che il re è nudo”. Ottenendo il
premio alla coalizione per l`Italicum non votereste il bicameralismo, offrendo
a Renzi una via d`uscita? “No. Le due
cose stanno insieme”. Romani sembra tessere la tela del nuovo Patto del Nazareno
mentre lei la disfa.... “Figuriamoci. All`ultimo consiglio nazionale di
Forza Italia abbiamo approvato all`unanimità un documento in cui si richiede il
Senato elettivo e la modifica dell`Italicum insieme”. Con Verdini
la maggioranza si è allargata. “Mettiamola così: da un punto di
visto politico, con la sua maggioranza democratica, i transfughi di Alfano e
quelli di Verdini, Renzi non può cambiare la Costituzione in modo tanto
dirompente. Al capo dello Stato vorrei ricordare le parole che diceva quando si
trattò di votare la riforma costituzionale del centrodestra. Lui, all’epoca
deputato, lamentava l`involuzione autocratica di
norme che davano troppo potere al
premier. Norme all’acqua di rose, rispetto al combinato disposto della riforma
del bicameralismo e dell`Italicum. In ogni caso, visto che Renzí non ha i
numeri perché ha 176 senatori contro a Palazzo Madama, Mattarella dovrebbe
convocarlo al Quirinale come fece Napolitano con Berlusconi nel novembre 2011”.
Si approdò poi al governo tecnico di
Monti. “Soluzione
tragica. Piuttosto, visto che mancano due anni e mezzo alla fine della legislatura
si può tranquillamente fare una Grosse Koalition che risponda alle esigenze di
massima coesione rispetto al difficile momento politico-economico”. Malgrado le previsioni tetre Renzi
gioisce perché i dati Inps rivelano che crescono i contratti a tempo
indeterminato. “Questi dati
sono un imbroglio. I posti di lavoro aumentano solo se il tasso di crescita
aumenta del 2% per un anno consecutivo. Qualsiasi altro provvedimento, tipo
Jobs act, redistribuisce l`occupazione trasformando quella precaria in
occupazione a tempo indeterminato. E siccome concede sgravi contributivi ai
datori di lavoro, crea un buco nell`Inps. Ne sa qualcosa dell`imbroglio il 44%
dei giovani disoccupati che, Inps o non Inps, non ha un lavoro”. RENATO BRUNETTA
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