lunedì 3 agosto 2015

Nell'ultimo triennio cè stato un “incremento progressivo della pressione fiscale” comunale, passata dai 505,5 euro del 2011 ai 618,4 euro pro capite del 2014, +22%. Lo scrive la Corte dei Conti nella relazione sulla finanza locale. “I livelli massimi di riscossione tributaria” si registrano nei Comuni con più di 250mila abitanti, dove arriva a 881,94 euro a testa. Adesso, a noi non piace vincere facile, come dice un noto spot televisivo, ma chi governava il Paese fino a novembre del 2011? Un certo signore che di nome fa Silvio Berlusconi. E chi ha governato il Paese dal 2011 ad oggi? Tre signori che di nome fanno Mario Monti, Enrico Letta e Matteo Renzi, e che nessun italiano ha scelto per questo delicato ruolo. 

Tre governi non eletti, tre governi delle tasse. 
Davvero un bel primato…


Ma torniamo alla fredda oggettività dei numeri della Corte dei Conti. La dinamica delle entrate locali, scrivono i magistrati contabili, è dovuta principalmente a “due fenomeni: il deterioramento del quadro economico,   con effetti penalizzanti soprattutto sul gettito risultante dalle più ridotte basi imponibili” e dalle “numerose manovre di risanamento della finanza pubblica, i cui effetti prodotti dal disorganico e talvolta convulso succedersi di interventi sulle fonti di finanziamento degli enti locali hanno determinato forti incertezze nella gestione dei bilanci e nella formulazione delle politiche tributarie territoriali”. A pagare di più, in generale, sono i cittadini che abitano nei Comuni più grandi, da un lato, e in quelli piccoli o piccolissimi, sotto i duemila abitanti Guardando alle entrate per „macro aree, la Corte dei Conti osserva che “gli anni 2012 e 2014 segnano, in generale, livelli molto elevati di incassi da tributi, con punte particolarmente accentuate nelle Isole, dove il livello raggiunto nel 2014 risulta quasi doppio rispetto al 2011, con un incremento del 93,62%”. Le Isole e il Sud sono anche le aree dove maggiore è stata la riduzione dei trasferimenti (rispettivamente -49,5% e -34,6% tra 2011 e 2014). Una bella fotografia della situazione italiana, non cè che dire. Ci chiediamo e chiediamo con rispetto ma determinazione: ma cosa hanno fatto i governi che si sono succeduti dal 2011 ad oggi per tentare di risanare una situazione insostenibile? Cosa ha fatto Monti? Cosa ha fatto Letta? Cosa ha fatto e cosa sta facendo Renzi? Evidentemente nulla. E il costo di questo inesorabile declino lo pagano sempre i cittadini  le imprese. Più tasse, anche e soprattutto a livello locale, e meno servizi. Altro che rivoluzione copernicana…

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