Perché la politica riduce tutto a un dato
ragionieristico e non altrettanto avviene per l’immigrazione?
Ci
hanno spiegato che sanità, pensioni, stipendi, scuole, giustizia, polizia
devono contenere le loro richieste entro limiti fissati. Esiste un confine
economico della alla spesa per l’accoglienza? Non porsi il problema è
volerlo nascondere. Gli intellettuali dal loro palco ci diranno che siamo dei cinici
economisti. In realtà ribaltiamo esattamente lo stesso ragionamento che essi ci
fanno quando chiediamo di mettere un po’ di benzina nel motore dell’economia
che non gira: se ogni attività pubblica oggi cade sotto la mannaia della dura
legge dell’austerity, perché ce n’è una al di fuori del controllo?
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