di Claudio Cerasa Lavoro, Quirinale, futuro, elezioni (con una
sorpresa). Due ore in carrozza a origliare i non detti renziani Bologna,
giovedì due ottobre, treno, ora di pranzo. Il cronista sale su una carrozza di
prima classe di un Frecciargento diretto a Roma Termini e pochi minuti dopo
aver lasciato la stazione di Bologna Centrale scopre che di fronte alla sua
poltrona c’è, seduto accanto a un amico, un pezzo grosso del governo che a
quanto pare ha voglia di chiacchierare. L’amico è curioso, si vede che è in
confidenza con il sottosegretario, cerca di capire cosa succede a Palazzo
Chigi, al governo, nel Pd, nel mondo che ruota attorno al presidente del
Consiglio, e, passo dopo passo, stazione dopo
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