C’è Qui,
che di nome si chiama Matteo e gioca a fare il leader delle giovani
marmotte; c’è Quo che si chiama Filippo e si occupa di economia,
e poi c’è Qua, la Marianna che si interessa di lavoro senza aver
mai lavorato un giorno in vita sua. La descrizione della squadra di Renzi fatta
da Luca Ricolfi sulla Stampa nei giorni scorsi riprende quanto Il
Mattinale provò a scrivere al momento dell’insediamento della nuova segreteria
Pd: i garzoni del fiorentino sono tutti chiacchiere e distintivo, tanto fumo
e niente arrosto. E lo diciamo semplicemente fotografando la realtà per
quella che è.
Matteo ha messo in campo una strategia niente male per risollevare le sorti
del Paese, pescando come sempre dal suo universo mentale fatto di marionette e
pupi siciliani. Con abilità e destrezza, manda avanti i
suoi uomini (anzi, le sue donne leopoldine) per diffondere la buona novella in
tutto il territorio di questa dannata Italia. C’è bisogno di accelerare
sull’agenda digitale? Nessun problema. Basta un click e tutto si risolve. Il
numero dei giovani disoccupati cresce a vista d’occhio? Preoccuparsi non serve
perché c’è Marianna che ha messo nero su bianco alcune proposte che potranno
essere migliorate.
Marianna, che è Qua, di cognome fa Madia, e
da quando è nel Pd ha espresso simpatie per tutte le correnti del partito. Un
bel giorno ha deciso di mettere la sua “inesperienza al servizio del Paese” e
proprio per questa sua inesperienza è stata scelta da Matteo Renzi che l’ha
voluta nella sua squadra, affidandole nientemeno che il settore lavoro. La
punta di diamante della sua produzione intellettuale doveva essere il Jobs
Act, che però è finito nel dimenticatoio, trattandosi di pensierini
in libertà.
Anche i
ragazzi di Renzi non scherzano. Di loro si è parlato parecchio i giorni
successivi all’insediamento della nuova segreteria, poi silenzio assoluto. Sarà
che stanno lavorando a testa bassa e quindi non hanno tempo di perdersi in
dichiarazioni, ma facciamo difficoltà a conoscere i loro pensieri. Per Francesco
Nicodemo, ad esempio, responsabile comunicazione, Debora Serracchiani è
“meglio ‘e Pelé” quando va in tv, ospite fissa di Ballarò dove arriva
puntualmente con un volo di Stato.
I giovani di Renzi sono
belli e scattanti, vanno bene per il chiacchiericcio televisivo della sera, per conciliare il sonno a chi fatica ad addormentarsi. Ma in quanto a
preparazione e competenze meglio sorvolare. Ha ragione Ricolfi: a vedere Renzi
e i suoi, sembra di essere finiti in un episodio di Paperino.
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