Sino ad oggi viale Mazzini ha nascosto tutti i
dati, a partire dal faraonico contratto del finto buono Fabio Fazio. Sostiene
Renato Brunetta che il Festival di Sanremo potrebbe essere l’occasione giusta
per far diventare la Rai un’azienda pubblica come le altre, chiara e
trasparente, e non un affare privato dei partiti come afferma Beppe
Grillo. Difficile dar ragione al secondo. Pressochè impossibile non essere
d’accordo con il primo. Soprattutto ora che il governo ha deciso di dar ragione
all’esponente di Forza Italia, assecondando le sue ragioni. Per
ragioni di carattere squisitamente politico, una tv pubblica che va per conto
suo non serve a nessuno, anzi rischia di fare solo danni, il
sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giovanni Legnini, con
la delega all’ediroria, rispondendo ad un’interpellanza urgente presentata
da capogruppo di Forza Italia alla Camera, Renato Brunetta, ha affermato che
“Il dipartimento della Ragioneria generale dello Stato ha già predisposto una
prima bozza di documento di lavoro per la definizione delle procedure di
acquisizione dei dati utili a soddisfare le necessità informative previste
dalla norma, che peraltro riguarda una pluarità di soggetti”. In buona sostanza
Palazzo Chigi, volendo dar corso all’applicazione della norma contenuta nel dl
101 del 2013 sulla razionalizzazione della Pa, ha deciso di estendere gli
effetti del provvedimento anche alla Rai,
intimandogli la comunicazione del costo del
personale utilizzato, andando a specificare anche il costo dei singoli rapporti
di lavoro. Insomma, diteci quanto guadagnano le star del video, i direttori e i
dirigenti. E sai le sorprese… Sulla base di tale bozza di documento
Legnini ha sostenuto che c’è già stata “la prima riunione di
coordinamento tra i rappresentanti del dipartimento della Ragioneria generale
dello Stato, del Dipartimento della Funzione pubblica della presidenza del
Consiglio”, per avviare “il percorso attuativo della norma, per verificare le
modalità di rilevazione più idonee all'interno del suddetto sistema
conoscitivo”. In riferimento alla Rai, 2per la quale la norma prescrive
l’acquisizione di informazioni di maggior dettaglio”, ha detto Legnini,
tale percorso, “richiederà specifiche modalità di trattazione”.
Successivamente, ha proseguito il sottosegretario alla presidenza del
Consiglio, “per la piena operatività della norma si provvederà a implementare
il sistema informativo Sico (sistema conoscitivo del personale dipendente
dell'amministrazione pubblica) e a svolgere tutte le attività propedeutiche
all’avvio della rilevazione”. Brunetta, pur dichiarandosi soddisfatto di quanto
detto da Legnini, ha chiesto di stringere i tempi di queste procedure: “Voglio
essere tranchant”, ha risposto il capogruppo FI alla Camera, “tra qualche
settimana ci sarà il festival di Sanremo: vorrei che i dipartimenti siano in
grado di predisporre le modalità di attuazione della legge, tali per cui si
possa arrivare nei prossimi giorni e nelle prossime settimane ad avere
l’esplicitazione dei compensi da parte della Rai a partire da quelli dei
conduttori del festival di Sanremo. È un elemento di chiarezza per quanto
riguarda l’opinione pubblica”. Parole sante caro onorevole, solo un così un
Paese può dirsi civile e le star de Noantri la smetteranno di sentirsi al di
sopra di tutto e di tutti. Perché li paghiamo noi… E ora aspettiamo i fatti.
Nostri non vostri…
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