Protagonisti
– Silvio Berlusconi e Matteo Renzi. Sono solo loro i
protagonisti assoluti non solo di un incontro unico nella storia della Prima e
della Seconda Repubblica, ma anche di un'intesa destinata a cambiare il profilo
della politica italiana. Complimenti, il merito va solo a loro. Non se lo
intesti nessun altro. Chi vince sono Berlusconi, Renzi, l'Italia. Berlusconi
– Concorda e promuove le riforme costituzionali. Contro il bicameralismo
perfetto. Nemesi: il Senato l'ha fatto decadere, decaduto sarà il Senato. Ironia
della storia. Renzi – Bisogna dargli atto di aver rottamato il muro di
Berlin(guer), la presunzione ideologica di superiorità morale comunista.
L'altro non è nemico ma avversario. Diamo atto al suo coraggio e perché no alla
sua lealtà e simpatia. Ha rilegittimato non Berlusconi, ma la storia del Pci,
Pds, Ds, Pd facendone finalmente un partito post-non-più-comunista. Se i gruppi
parlamentari glielo lasceranno fare... Sintonia – Se si ha la volontà
politica e si ha apertura umana, è possibile e seria, e senza inciuci, anche
tra personalità di schieramenti diversi. Berlusconi-Renzi – Rinascono le
autentiche larghe intese per le riforme. È la pacificazione di fatto. Li
accomuna il coraggio. Il segretario del Pd ha sicuramente dimostrato coraggio e
determinazione nel decidere di incontrare Berlusconi contro la volontà della parte
più conservatrice e autistica del suo partito. Ma il nostro Presidente dimostra
di avere un coraggio da leone nel continuare ad andare avanti nonostante tutto,
nonostante tutti gli attacchi e le ingiustizie subite, nonostante la
persecuzione di una parte della magistratura, nonostante l'odio della sinistra
più conservatrice. Un esempio di vita per tutti. Uno statista che pensa al suo
Paese e al suo popolo.
Napolitano
– Ha perso. Deve restituire alle forze reali e
democratiche le riforme costituzionali, soccombono la sua idea comunista di
pacificazione, le sue piccole intese. Aveva fatto suoi poteri presidenziali che
la Costituzione non gli assegna. Ora deve rientrare nell'alveo da cui aveva
esondato. E con lui riporti a casa i suoi ministri. Catalogo degli sconfitti
– Letta Enrico del dopo Epifani, Alfano e i suoi cari, le piccole intese. I
Macaluso e gli Scalfari, i travaglisti e i giornaloni.
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