La manovra della sventura italiana. Così il Principe e la sua Sfinge, cioè Renzi-Padoan, si dividono i ruoli. Il primo spara balle, il secondo le copre. Fenomenologia della coppia più brutta del mondo
In meno di due anni da Ministro dell’Economia, Pier Carlo , è riuscito a sconfessare quanto costruito e sostenuto nei Padoan precedenti trenta. Colpa, probabilmente, di quel sentimento di ferrea sottomissione nei confronti di un Presidente del Consiglio disposto a tutto pur di mantenere alto il consenso degli elettori.
La definizione dei ruoli nel duo Renzi-Padoan è netta: il primo promette meraviglie, il secondo prova a coprirle come meglio può, salvo poi essere sbugiardato dai maggiori soggetti istituzionali nazionali ed internazionali. Se fosse una favola si intitolerebbe . Sono “Il Principe e la Sfinge”innumerevoli le giravolte che il ministro Padoan, senza tradire la minima emozione, ha dovuto compiere per assecondare le pressanti richieste di Matteo Renzi.
Pensiamo all’dal innalzamento del tetto per l’uso del contante 1.000 a 3.000. Misura pro evasione? Niente affatto. Eppure non si può fare a meno di notare che, solo un anno prima, rispondendo ad un question time alla Camera, il ministro dell’Economia aveva sostenuto che: “La scelta di limitare la circolazione del contante e di procedere ad un progressivo abbassamento della soglia, è motivata
dall’esigenza di fare emergere le economie sommerse in considerazione del vasto utilizzo di tale modalità di pagamento in Italia e alla necessità di aumentare la tracciabilità delle movimentazioni finanziarie per contrastare il riciclaggio dei capitali di provenienza illecita; l’evasione e l’elusione fiscale”.
Pensiamo al 2013, quando Enrico Letta, a seguito delle pressioni di Forza Italia, aveva promesso . l’abolizione dell’Imu sulla prima casaIn quell’occasione Pier Carlo Padoan, allora capo economista dell’Ocse, diceva: “Se le priorità sono crescita e occupazione la prima cosa da tagliare sono le tasse sul lavoro. Ridurre le tasse sul lavoro è più importante che ridurre l’Imu”. Oggi? Inversione di rotta a 180°.
E ancora. Spending reviewdimezzata? “Ha vinto la sensibilità politica di Renzi”. Per non parlare della sforbiciata sull’fino al 2018, che altro non sono indicizzazione delle pensioni che prelievi forzosi a carico di quei contribuenti che, dopo una vita di sacrifici, percepiscono un assegno pari o superiore a 2.000 euro lordi al mese.
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