L’ossigeno sta per finire a
Napoli. Il Comune è in dissesto, come riporta Linkiesta, senza più fondi.. E De
Magistris non riesce assolutamente a mettere una pezza al buco provocato dai
suoi precedessori (ma anche da lui..). Il declassamento da parte dell’agenzia
di rating Fitch, da BBB+ a BBB è notizia di pochi giorni fa. Il problema
principale riguarda alcuni crediti che se saranno svalutati porteranno l’ente a
un probabile commissariamento. L’ex Assessore Realfonzo, appena licenziato dal
sindaco, si scaglia contro De Magistris. La magistratura contabile aveva già
scritto alla precedente giunta sottolineando le proprie perplessità nella
gestione dei crediti, e io già nella mia precedente esperienza con il sindaco
Iervolino feci cancellare dal consuntivo 2008 200 milioni di crediti». «Il 29
agosto 2011 feci fare una due diligence firmata da cinque dirigenti del
Comune su questo aspetto. La parte finale del documento di 24 pagine si chiama
“dissesto”». «Ovviamente l’alternativa al dissesto era l’adozione di misure
incisive, ma scomode, sulle quali sono stato sistematicamente bloccato dal
sindaco. <La Corte dei Conti campana ha recentemente ammonito De Magistris:
inserire i residui attivi a bilancio equivale a commettere un falso. E non
dimentichiamo il buco nero delle società partecipate, tra cui Napoli Sociale,
Bagnoli Futura e il Centro agroalimentare. Mala gestione, assunzioni senza
concorso e debiti fuori controllo, all’ordine del giorno. Le 22 partecipate
portano in dote un rosso di competenza del Comune di 1,3 miliardi di euro. E
Giggino non sa che fare
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