Chiusura degli spread a 512.
Borse tutte negative, con palma nera a Milano che chiude in perdita quasi del
5%. Euro a picco. Purtroppo, ogni pessimistica previsione si è realizzata. In
un pomeriggio si sono bruciati oltre 60 punti di speranza, a partire da metà
conferenza stampa di Draghi, nonostante gli sforzi interpretativi del professor
Monti e della sua esegesi filologica, in inglese, delle dichiarazioni del
presidente della Banca Centrale Europea. Draghi, di fatto, ha ripassato la
patata bollente agli Stati, dopo aver suscitato tante aspettative. E i mercati
non hanno gradito! Adesso c’è da temere l’effetto boomerang: cioè, visto che la
BCE, che rischia di perdere la sua credibilità, non è stata in grado non solo
di impugnare il bazooka, ma neanche una pistola ad acqua, la speculazione torna
ai suoi riti famelici, giocando contro l’euro e contro i Paesi considerati più
deboli (nonostante i tanti, troppi, insopportabili compiti a casa). A poco
serviranno i ‘viaggi della speranza montiani’, tanto seri quanto inutili.
Meglio far da soli e mettere in atto immediate strategie di attacco al nostro
debito. Dalla BCE, dal Fondo salva-Stati, siamone certi, non arriverà nulla se
non polpette avvelenate.
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