GRAZIE A
SCANDALI FINANZIARI E COMMISSARIAMENTO IL COMUNE EMILIANO E’ FINITO A
PIZZAROTTI. “ORA LO RICONOSCE ANCHE IL SUOP ASSESSORE, IL ROSSO NON E’ DI UN
MILIARDO MA D I100 MILIONI.D
di
Luciano Capone- LIBERO-. Parma è stata la città simbolo
del grillismo, una città travolta dalle vicende giudiziarie e sull’orlo
del fallimento. L’allora sindaco Pietro
Vignali cercava di difendersi sui conti della città, sosteneva
inascoltato che il debito di oltre un miliardo di euro stimato dal
commissario Mario Ciclosi era molto inferiore. Ora proprio la giunta grillina
di Federico Pizzarotti sembra dargli ragione. Vignali,
cosa è emerso dal consiglio monotematico sulla relazione dell’ex commissario
Ciclosi? «Per la prima volta si sono dette le cose come stanno:
Parma non è al dissesto, è in una situazione comune a tanti altri centri, alle
prese con i tagli dello Stato, le restrizioni del patto di stabilità e la
crisi». Lei lo sosteneva già prima, qual
è la novità? «Che ora lo dice anche Gino Capelli, il neo
assessore al bilancio grillino. Capelli ha svelato la grande bufala del
dissesto dei conti, a lungo sbandierato per far cadere e diffamare la mia
giunta». Insomma si parlava di oltre un
miliardo di debiti... «No. Secondo il rendiconto ufficiale del
2011, l’indebitamento non è “né di centinaia di milioni” né “di un miliardo” ma
di circa 165 milioni, pari a 880 euro per abitante. Parma ha un bilancio migliore
di città come Milano, Torino, Siena e secondo il ministero dell’Interno è
oltre il cinquantesimo posto nella classifica di indebitamento».
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