- Cari Amici, la stabilità di governo è un bene se si
nutre di due cose: un governo capace di lavorare bene e una maggioranza
unita sulle cose da fare e fondata sul rispetto reciproco.
Invece nelle ultime settimane abbiamo avuto un governo capace solo di rinviare, di proporre il blocco dell'Iva aumentando altre tasse, di tagliare l'Imu solo a metà per ricattare il Pdl e costringerlo a stare al governo, un governo prono rispetto ai diktat dei burocrati dell'Unione europea. - Abbiamo avuto il
nostro maggior alleato, il PD, che si vergogna di stare in un governo
"contro natura" e che per bocca di tutti i suoi esponenti di
vertice annuncia l'intenzione di buttare fuori dal Parlamento il leader
del partito alleato, violando la Costituzione. In questo modo assecondano
gli istinti della loro base, nutrita da venti anni nell'odio contro di me
e pensano di chiudere una partita che dura dal 1994.
- Abbiamo pazientemente
offerto soluzioni a ogni livello istituzionale per evitare di fare
precipitare la situazione. Non ci hanno voluto ascoltare.
- Per questo ho deciso
di chiedere ai ministri PDL di dare le proprie dimissioni. So bene che è
una scelta dura e impopolare. Ho previsto tutte le accuse che mi stanno
rovesciando addosso in queste ore e anche lo sconcerto di parte del nostro
elettorato, preoccupato giustamente della situazione economica e sociale.
- A loro dico di non
credere a coloro che da vent'anni hanno bloccato le nostre riforme per
cercare di eliminarmi dalla scena politica. Sono gli stessi che oggi mi
dicono di non anteporre me stesso al bene dell'Italia. Ciò non è mai stato
in discussione per me e per la mia forza politica, in tutti questi anni.
- Noi siamo quelli che
negli anni Novanta hanno salvato i governi della sinistra quando non
avevano maggioranza sulla politica estera. Noi siamo quelli che hanno
voluto Monti, Bonino, Prodi in posizioni di vertice in Europa, perché
italiani. Noi siamo quelli che non abbiamo mai lavorato all'estero contro
il governo italiano quando eravamo all'opposizione. Noi siamo quelli che
due anni fa hanno votato contro l'arresto di un senatore del PD, nello
stesso giorno in cui loro votavano per far arrestare un nostro deputato,
che fu peraltro scarcerato dopo alcune settimane. Noi siamo quelli che
hanno voluto il governo Monti e il governo Letta, sperando potesse essere
un governo di riforme e di pacificazione.
- So e sappiamo
distinguere il reale interesse dei cittadini. Per questo motivo, se il
governo proporrà una legge di stabilità realmente utile all'Italia, noi la
voteremo. Se bloccheranno l'aumento dell'Iva senza aumentare altre tasse
noi lo voteremo. Se, come si sono impegnati a fare, taglieranno anche la
seconda rata Imu, noi voteremo favorevolmente. Noi ci siamo e ci saremo su
tutte le altre misure utili, come il rifinanziamento della cassa
integrazione, delle missioni internazionali, il taglio del cuneo fiscale.
- A chi mi chiede di
farmi da parte e accettare con cristiana rassegnazione la mia sorte
giudiziaria, presente e futura, dico con la mia consueta chiarezza che lo
farei senza esitazione, se ciò fosse utile al Paese, se il mio sacrificio
significasse una svolta positiva nei rapporti tra politica e
"giustizia".
- Invece
per come si sono messe le cose darei semplicemente il mio avallo a una
situazione di democrazia dimezzata, dove non il popolo ma i magistrati
politicizzati decidono chi deve governare, dove i governi sono fatti dai
giornali-partito e dalle gazzette delle procure e le leggi riscritte a
colpi di sentenze.Non sono sceso in campo per questo; non ho messo a
repentaglio una vita di lavoro, di successi e di sacrifici per lasciare in
queste condizioni il mio Paese.
- Per questo ritengo mio
dovere continuare a restare in campo, per offrire una alternativa ai
poteri non democratici - perchè non eletti dal popolo - che loro sì
irresponsabilmente vogliono mettere in ginocchio il nostro Paese.
lunedì 30 settembre 2013
NON LASCIO IL PAESE IN QUESTE CONDIZIONI
PROFILO POLITICO DEBOLE NELLE POSIZIONI TARDO MONTIANE DI ALCUNI NOMINATI DA SILVIO BERLUSCONI
Azzurri '94 come già è avvenuto nell'autunno del 2012 conferma la sua piena e convinta
adesione alle decisioni indicate dal Presidente Berlusconi che rimane il
catalizzatore della maggioranza degli italiani stanca di subire gli interessi
dei poteri forti intrecciati con la sinistra che perseguono una politica di
oppressione fiscale e umiliano la sovranità nazionale agli interessi della
Germania e delle banche. Dispiace ma non sorprende che alcuni nominati del PDL
come già avvenne nell'autunno del 2012 quando ritenevano la stagione di
Berlusconi esaurita e guardavano per usare un eufemismo a Monti e
all'importazione nel PDL del rito delle finte primarie del PD nel nostro
movimento, oggi riesumino le loro miopi e probabilmente opportunistiche
posizioni così clamorosamente bocciate dagli italiani e dal ritorno ai valori,
ai principi ed al simbolo di Forza Italia. Noi continuiamo ad essere parte ed
interpreti di quella maggioranza che continua ad esprimere assoluta fiducia in
Berlusconi e Forza Italia nonostante questi nominati
che volontariamente o involontariamente cercano di fare il gioco della sinistra
e che fortunatamente nonostante la generosità del Presidente Berlusconi che li
ha nominati ministri, senatori e deputati rappresentano solo se stessi come è
già accaduto a Gianfranco Fini
Rodolfo Ridolfi Coordinatore del Movimento Azzurri
'94
domenica 29 settembre 2013
È INACCETTABILE L'ULTIMATUM DI LETTA E DEL PD. HO CHIESTO AI NOSTRI MINISTRI DI DIMETTERSI
La decisione assunta ieri dal Presidente del Consiglio dei Ministri Enrico Letta, di congelare l'attività di governo, determinando in questo modo l'aumento dell'Iva è una grave violazione dei patti su cui si fonda questo governo, contraddice il programma presentato alle Camere dallo stesso Premier e ci costringerebbe a violare gli impegni presi con i nostri elettori durante la campagna elettorale e al momento in cui votammo la fiducia a questo esecutivo da noi fortemente voluto.
Per queste ragioni, l'ultimatum lanciato dal Premier e dal Partito Democratico agli alleati di governo sulla pelle degli italiani, appare irricevibile e inaccettabile. Pertanto ho invitato la delegazione del Popolo della Libertà al governo a valutare l'opportunità di presentare immediatamente le proprie dimissioni per non rendersi complici, e per non rendere complice il Popolo della Libertà, di una ulteriore odiosa vessazione imposta dalla sinistra agli italiani.
IL COMUNE DI ROMA HA 867 MILIONI DI DEBITI, FALLISCA E PAGHINO I SINDACI E I COMMISSARI PREFETTIZI RESPONSABILI: DA RUTELLI, VELTRONI, ALEMANNO;
BASTA I NOSTRI SOLDI A COMUNI
SPENDACCIONI CHE NON RISPETTANO LA LEGGE COME GLI ALTRI!
Appello del sindaco di Roma Ignazio Marino al governo perché salvi
Roma dalla bancarotta.
"L'analisi ci dice che abbiamo 867 milioni di debiti. Noi vogliamo un confronto con
il governo affinchè la Capitale abbia ciò che le spetta", ha detto in una
conferenza stampa sul bilancio. "L'analisi ci dice che abbiamo 867 milioni
di debiti. Noi vogliamo un confronto con il governo affinchè la Capitale abbia
ciò che le spetta", ha detto in una conferenza stampa sul bilancio della
capitale."Faccio un appello a chi ha senso di responsabilità l'obiettivo è
salvare Roma e lo dobbiamo fare insieme. O si è con Roma o contro. Il governo
deve fare gli stessi sforzi che stiamo facendo noi"."Nelle prossime ore
chiederò a tutti i parlamentari eletti a Roma di aiutarci nel dialogo con il
governo. La Capitale d'Italia non può fallire e non fallirà". Così il sindaco di Roma
Ignazio Marino durante una conferenza sul tema bilancio. "Stiamo comunque
lavorando su diverse ipotesi - aggiunge - da un lato senza aiuti del governo,
dall'altro con".
Marino, per salvare bilancio cessione immobili e
tagli -
Il Campidoglio è pronto a vendere i propri immobili per salvare le casse dal
default. E non solo. Smetta di sperperare dai doppioni del Festival del cinema,
spese folli e mancanza di controllo, formula uno, campionati del mondo di
calcio, basta sperperare i nostri soldi
sabato 28 settembre 2013
VOTARE E’ MEGLIO CHE FARSI FOTTERE. LETTA ESPERTO A NON TAGLIARE LE SPESE O AUMENTARLE E RINVIARE
“Votare la fiducia al governo Letta? E perché
dovremmo, qual è la logica? Quale la coerenza?”, si chiede Giancarlo Galan,
l’ex governatore del Veneto, manager di Publitalia 80, uno della vecchia
guardia. “Stiamo solo perdendo tempo, andremo comunque alle elezioni”, dice,
“la grande coalizione non funziona, non soltanto non serve a Berlusconi, ma non
serve all’Italia. Il presidente della Repubblica dovrebbe essere più elastico,
sciogliere le Camere sarebbe liberatorio per tutti”. L’andatura dei falchi non
ha nulla di ozioso e dilatorio, e così, dentro l’agitato partito di Silvio
Berlusconi, serpeggia un conflitto che non ha più soltanto a che vedere con la
linea politica, non è soltanto la complicata dialettica interna che ormai
separa persino Renato Brunetta (“votare ‘sì’ alla fiducia non è un problema”)
dal resto dei duri. Ma tra governisti e crisaioli la distanza è persino
estetica. “Noi siamo veloci, non vogliamo perdere tempo”, dice Daniela
Santanchè, la Pitonessa che pone una distanza tra sé e Angelino Alfano, Gianni
Letta, Gaetano Quagliariello, Maurizio Lupi: “Vogliamo le elezioni, subito”,
dice lei. Da una parte, dunque, quel riserbo, quel gioco obbligato di futilità
introduttive, cortesi temporeggiamenti e garbo istituzionale che sono il
mestiere di Gianni Letta e della diplomazia, da sempre, quegli strumenti che
ieri il gran visir del berlusconismo ha estratto forse per l’ultima volta – ma
chissà – in una giostra di telefonate e di incontri per rimpannucciare un
contesto esplosivo (o forse già esploso). Dall’altra il fare lupesco, spiccio,
pragmatico, funzionalista, e in definitiva molto, molto, berlusconiano di
Santanchè, di Galan, di Denis
L’EXPORT DEI PRODOTTI REGGIANI
Il Consigliere regionale di Forza Italia, Fabio
Filippi ha chiesto, attraverso un atto ispettivo, alla Giunta della Regione
Emilia-Romagna cosa abbia fatto, fino ad ora, per favorire l’esportazione dei
prodotti industriali ed agricoli dell’Emilia Romagna e, in particolare, di
Reggio Emilia e Parma: area territoriale considerata la “food valley” della
regione. Il Consigliere Filippi ha dichiarato: “E’ indubbio che non è stato
fatto tutto il necessario per favorire l’esportazione nel mondo di un “prodotto
principe” come il formaggio Parmigiano-Reggiano: alcune iniziative, messe in
campo dal Consorzio, si sono rivelate dei veri e propri fallimenti, mentre
quella recente assunta dalla Provincia di Reggio Emilia, all’interno
dell’iniziativa denominata ‘Anno ReggioEmilano’, si è dimostrata una bolla di
sapone, che non ha prodotto nulla di significativo nel campo dei volumi
esportati. In generale, le vendite di prodotti reggiani all’estero hanno
raggiunto, nel primi sei mesi del 2013, il valore di 4.315 milioni di euro
contro i 4.322 dell’anno passato, registrando una variazione del -0,2%. Un dato
che desta una qualche preoccupazione. Persiste inoltre il limite rappresentato
dal fatto che il 71,5% delle esportazioni reggiane è limitato ai paesi europei.
E’ positivo invece il fatto che l’export verso la Russia e la Turchia sia
aumentato del 5,5% e dell’8,8%. Anche se è cresciuto l’export reggiano verso il
mercato asiatico, l’Africa e l’Oceania è indubbio che il mercato statunitense
costituisce ancora una nicchia marginale per il prodotti reggiani.
L’esportazione dei prodotti metalmeccanici,
considerando le potenzialità produttive e la qualità tecnologica delle aziende
che operano nel settore, potrebbe essere incrementata. Conforta l’incremento
dell’export nel campo dei prodotti ceramici anche perché le aziende emiliane,
sul mercato interno, deve compensare una perdita dovuta alla crisi edilizia e
ad una politica fiscale pesante che ha colpito la proprietà immobiliare; anche
qui però il mercato arabo risulta scarsamente penetrato dai prodotti ceramici,
per cui l’export andrebbe maggiormente sostenuto. Preoccupa, infine, la
diminuzione delle esportazioni nel settore del tessile-abbigliamento
il cui valore è passato da 718
a 667 milioni di euro, pari ad un -7,1%. In questo contesto quindi
si impone alla Regione il compito di svolgere, nel campo delle politiche
economiche, un ruolo maggiormente attivo nell’export, allo scopo di sostenere i
prodotti industriali ed agricoli e le aziende produttive”.
venerdì 27 settembre 2013
DA NAPOLITANO GIUDIZI POLITICI
Sandro Bondi ha respinto le critiche del Presidente della
Repubblica alle annunciate dimissioni dei parlamentari del Pdl. "Prima di
prendere carta e penna per definire un 'fatto politico istituzionalmente
inquietante' la decisione assunta nel corso della riunione dei gruppi
parlamentari del Pdl, il Presidente della Repubblica avrebbe dovuto a mio
parere ascoltare personalmente i presidenti dei nostri gruppi parlamentari per
avere piena contezza delle nostre decisioni", ha dichiarato. "Se lo
avesse fatto, prima di rendere pubbliche dichiarazioni, che suonano
inevitabilmente come giudizi di
carattere politico, avrebbe potuto comprendere e riconoscere l'alto valore
istituzionale, politico e etico del nostro gesto", ha aggiunto il
coordinatore del Pdl
TUTTI UGUALI DA SANTORO A FLORIS. BALLARO’, LE BALLE DI FLORIS: BERLUSCONI COLPEVOLE ANCHE QUANDO LO ASSOLVONO
Su Raitre ricostruiscono la vicenda giudiziaria del Cav, ma negano i proscioglimenti in Cassazione per la vicenda Mediaset. In chiusura dell’ultima puntata di Ballarò, il direttore di Panorama Giorgio Mulè solleva una contraddizione sulla condanna subita da Silvio Berlusconi: com’è possibile che per lo stesso reato la Cassazione lo abbia assolto per due volte, mentre una volta l’ha condannato? «Il pubblico deve sapere - dice Mulè - che ci sono due sentenze della stessa Corte di Cassazione che prosciolgono Berlusconi per lo stesso identico reato». «No, non è vero! - ribatte Giovanni Floris - Andiamo oltre, lei dice una cosa che non interessa a nessuno, ormai è condannato». Mulè chiede di controllare, sul finire della trasmissione il conduttore di Ballarò si fa passare un foglietto ed emette la sentenza: «Oltre al processo Mediaset ci sono altri due processi Mediatrade su cui è intervenuta la prescrizione. Ci vediamo martedì, alè!». Mulè cerca di ribattere, dice che non è vero, ma scorrono i titoli di coda e cala il sipario. Chi dice la verità? Quali sono i fatti? I due procedimenti di cui si parla sono i processi Mediatrade - uno a Milano e uno a Roma - entrambi filoni del processo Mediaset (quello in cui Berlusconi è stato condannato). La sentenza definitiva sul procedimento milanese arriva il 18 maggio 2012: la seconda sezione penale della Cassazione conferma il proscioglimento di Berlusconi, confermando la decisione del Gup di Milano dell’ottobre 2011. Secondo la Corte «l’esame delle prove indicate dal pm a sostegno della richiesta di rinvio a giudizio non consentiva di individuare alcun concreto elemento probatorio da cui poteva evincersi una partecipazione materiale o anche solo morale di Silvio Berlusconi ai reati contestati nel procedimento». Berlusconi viene prosciolto per frode fiscale, mentre la prescrizione riguarda solo l’appropriazione indebita. Floris quindi ha detto una bugia.
giovedì 26 settembre 2013
FORZA ITALIA: SE IL CAV CADE I PARLAMENTARI PRONTI A DIMETTERSI DOPO LA SENTENZA.
DOBBIAMO DIFENDERE IN TUTTI I MODI IL
NOSTRO PRESIDENTE, CONTRO LA SINISTRA CHE VUOLE FARCI CAMBIARE IL NOSTRO CAV.
pENSINO A CASA LORO!
"Sono
sicuro che mi arresteranno". Silvio
Berlusconi avrebbe confidato il fosco presagio ai gruppi
parlamentari del Pdl che
si sono riuniti questa sera a Montecitorio. L'occasione è di quelle
fondamentali: gli azzurri hanno deciso la strategia da tenere con il governo
Letta e le voci filtrate nel tardo pomeriggio, con l'ipotesi di dimissioni in massa (e conseguente, pressoché
automatica sfiducia all'esecutivo), sono state confermate dal vertice romano.
Il nodo, naturalmente, è quello sul tavolo da qualche mese: la decadenza
dell'ex premier. Dopo l'ultimo voto in Giunta (a inizio ottobre) in Senato si
voterà a metà ottobre. E a questo proposito, come detto, il Cav è decisamente
pessimista. Tuttavia, con i suoi, ha ancora la forza di scherzare: "Il mio
epitaffio? Me lo suggerì mia madre: Fu
un uomo buono e giusto". Resta l'amarezza di questi "55
giorni di passione, i più brutti della mia vita. Ho perso 11 chili, un chilo
per ogni anno di galera che mi vorrebbero far fare. Se sarò in campo, sarò in
forma. Il Cav all'attacco: "A sinistra c'è il tripudio perché credono
di avermi eliminato, ma si illudono". Si susseguono i vertici a Palazzo
Grazioli. Parlamentari di Forza Italia e della Lega Nord pronti a dimettersi in
massa qualora la Giunta per le elezioni dovesse votare la decadenza. Forza
Italia passa al contrattacco e si prepara a respingere l'assalto della sinistra
giustizialista che punta a far fuori Silvio
Berlusconi votando la sua decadenza da senatore.
BERLUSCONI: UNICO IMPRENDITORE A NON AVERE USUFRUITO AIUTI STATO
''Le vicende di questi giorni, stanno rivelando
chiaramente i caratteri del capitalismo italiano, un capitalismo tenacemente
avvinto allo Stato e abituato a spolpare le aziende alle spalle dei
risparmiatori, degli azionisti e dell'intera collettivita'''. Lo afferma il
coordinatore e senatore del Pdl Sandro Bondi. ''L'unico imprenditore italiano
che ha creato ricchezza con i propri mezzi senza usufruire degli aiuti dello
Stato e' stato il Presidente Silvio Berlusconi, e per questo appare ancora piu'
esilarante, paradossale e terribilmente ingiusto che l'unico imprenditore
condannato per una supposto illecito fiscale sia proprio chi in Italia ha rappresentato
l'unico modello imprenditoriale sano, innovativo e soprattutto un modello che
non ha mai usufruito di un solo euro da parte dello Stato'', conclude Bondi.
mercoledì 25 settembre 2013
GOVERNO: NAPOLITANO NON IGNORI CHE PRESTO SI ARRIVA ALLA PARALISI
"Questo Governo è ormai simile a una nave
su cui nessuno voleva salire, sulla quale tutti litigano dentro e fra i
partiti, e da cui tutti vogliono scendere al più presto". E' la
considerazione affidata dal coordinatore
del Pdl Sandro Bondi a una dichiarazione alle agenzie: "Solo
l'ipocrisia e la furbizia della politica italiana, che consiste nel gioco del
cerino acceso, impedisce di riconoscere questa realtà. Nei panni del presidente
della Repubblica - rincara il senatore azzurro, riferendosi a Giorgio
Napolitano - non ignorerei questa situazione di fatto, che è destinata a
peggiorare di giorno in giorno e a condurre in breve alla paralisi dell'azione
del governo, già oggi debolissima e contraddittoria e senza slancio e coesione
politica"
DUE PESI E DUE MISURE? TERREMERSE: GIUSTIZIA INGIUSTA IN ITALIA
Credendo di fare cosa
gradita trasmetto il mio intervento, pubblicato in data odierna da diversi
quotidiani dell’Emilia Romagna sul tema della “giustizia “ingiusta” nel nostro
Paese.
La vicenda è nota, un milione di euro approvati
dalla Giunta regionale emiliana a favore dell’azienda vitivinicola guidata dal
fratello del Presidente Errani, fondi pubblici poi risultati illegittimi,
ottenuti attraverso un imbroglio. Questo è quanto ha sentenziato il Tribunale
di Bologna che ha condannato a 14 mesi di carcere e all’interdizione dai
pubblici uffici il funzionario regionale Aurelio Selva Casadei, per truffa
aggravata e falso in atto pubblico. Casadei era il funzionario del servizio
“aiuti alle imprese” della Regione Emilia-Romagna che materialmente firmò il
verbale in cui si attestò (falsamente ha riconosciuto il giudice) che i lavori
per la costruzione dello stabilimento enologico di Imola si erano conclusi
entro il termine del 31 maggio 2006; termine ultimo per accedere ai
finanziamenti. In realtà, il lavori proseguirono per molti mesi ancora. Errani, come prevedibile, non è nemmeno
stato sfiorato dal problema: non poteva sapere…
Questo conferma che la giustizia, in Italia, non è
sempre uguale per tutti. Fabio Filippi Consigliere regionale del Pdl
LETTA CONTABALLE!: IL BUCO (2,6 MILIARDI IN 4 MESI) LO HANNO FATTO LUI E SACCOMANNI, NON L’INSTABILITA’ POLITICA!
1.
CI HA PROPRIO SCRITTO JO CONDOR SULLA FRONTE! ALTRO
CHE PREMIER PRODIGIO, LETTA ENRICO SBAGLIA I CONTI E IN QUATTRO MESI CREA UNA
VORAGINE DI 2,6 MILIARDI! -
2. L’INSTABILITÀ POLITICA NON C’ENTRA ASSOLUTAMENTE NULLA: LA MAGGIORE SPESA PER INTERESSI RAPPRESENTA SOLO UN QUARTO DEL BUCO DI STATO, ED È RIMASTA SOTTO LE PREVISIONI! L’ERRORE DA DUE MILIARDI DIPENDE TUTTO DAL GOVERNO IN CARICA -
3. LA PREMIATA DITTA LETTA NIPOTE IN DUPLEX CON IL DUO EURO SACCOMANNI-DRAGHI FA SCARICABARILE SUI PARTITI MA I NUMERI PARLANO CHIARO: LE COPERTURE FARLOCCHE DI IMU, IVA, ESODATI E CASSA INTEGRAZIONE HANNO CREATO NUOVO DEBITO -
4. GIALLO QUIRINALE: NAPOLITANO ERA ALL’OSCURO DEL CAOS CONTI E HA CONVOCATO LETTA PER CAZZIARLO? –
2. L’INSTABILITÀ POLITICA NON C’ENTRA ASSOLUTAMENTE NULLA: LA MAGGIORE SPESA PER INTERESSI RAPPRESENTA SOLO UN QUARTO DEL BUCO DI STATO, ED È RIMASTA SOTTO LE PREVISIONI! L’ERRORE DA DUE MILIARDI DIPENDE TUTTO DAL GOVERNO IN CARICA -
3. LA PREMIATA DITTA LETTA NIPOTE IN DUPLEX CON IL DUO EURO SACCOMANNI-DRAGHI FA SCARICABARILE SUI PARTITI MA I NUMERI PARLANO CHIARO: LE COPERTURE FARLOCCHE DI IMU, IVA, ESODATI E CASSA INTEGRAZIONE HANNO CREATO NUOVO DEBITO -
4. GIALLO QUIRINALE: NAPOLITANO ERA ALL’OSCURO DEL CAOS CONTI E HA CONVOCATO LETTA PER CAZZIARLO? –
Enrico Letta ha
ufficializzato ieri che l`Italia sfonderà – di 0,1 punti percentuali –
l`obiettivo del 3% di rapporto deficit/pil al 31 dicembre 2013, e ha dato tutta
la colpa a Silvio Berlusconi (e forse un po` anche a Matteo Renzi). «L`interruzione della
discesa dei tassi e la ripresa dell`instabilità politica», ha spiegato il
premier in conferenza stampa, «pesa sui conti e sul deficit che è cresciuto
rispetto alle stime al 3,1%».
martedì 24 settembre 2013
DUE PESI E DUE MISURE? TERREMERSE: VI FURONO TRUFFA E FALSO
“Se per il caso della coop rossa Terremerse, i giudici avessero
applicato nei confronti del Presidente della Regione Vasco Errani, il
teorema pseudogiuridico del “non poteva non sapere”, come invece è
stato fatto per Silvio Berlusconi, Vasco Errani avrebbe dovuto essere già
condannato da tempo: a conferma che la giustizia, in Italia, non è sempre
uguale per tutti.”
Quel famoso finanziamento da un milione di euro
che la cooperativa Terremerse, presieduta da Giovanni Errani, fratello di Vasco
Errani, ottenne con facilità dalla Regione Emilia-Romagna fu conquistato
attraverso un imbroglio, senza avere le carte in regola per riceverlo. Questo è
quanto ha sentenziato il Tribunale di Bologna che ha condannato a 14 mesi di
carcere e all’interdizione dai pubblici uffici il funzionario regionale Aurelio
Selva Casadei, per truffa aggravata e falso in atto pubblico. Casadei era il
funzionario del servizio “aiuti alle imprese” della Regione Emilia-Romagna che
materialmente firmò il verbale in cui si attestò (falsamente ha riconosciuto il
giudice) che i lavori per la costruzione dello stabilimento enologico di Imola
si erano conclusi entro il termine del 31 maggio 2006; termine ultimo per
accedere ai finanziamenti. In realtà, il lavori proseguirono per molti mesi
ancora.
La condanna, con rito abbreviato, di Selva
Casadei, segna il riconoscimento, in Tribunale, che la truffa ai danni della
Regione c’è stata. Per questa stessa vicenda sono stati rinviati a giudizio per
truffa aggravata e falso il fratello di Vasco Errani, Giovanni. Sono stati
invece, assolti il Presidente Vasco Errani e i dirigenti regionali Filomena
Terzini e Valtiero Mazzotti, accusati di falso ideologico per una relazione
inviata in Procura, prima che partissero le indagini, nella quale si assicurava
che il finanziamento era regolare. Rispetto a questa assoluzione la Procura è
ricorsa in appello.
Sul caso della coop Terremerse mi sono battuto
contro un uso improprio di risorse pubbliche, sempre a favore delle coop
possibilmente rosse e mai a favore di privati: commercianti, artigiani, aziende
agricole. Ho chiesto chiarezza e trasparenza di fronte al sospetto, oggi
divenuto certezza dopo la condanna emessa dal Tribunale di Bologna, che fosse
stata commessa una truffa ai danni della Regione.
Non vogliamo vedere la gente in galera,
semplicemente pretendiamo la restituzione dell’assegno di un milione di euro,
più interessi e sanzioni di legge, da parte della coop Terremerse. Fabio FILIPPI
LE DONNE E GLI UOMINI DI AZZURRI ’94 SONO GIA’ AL LAVORO PER FORZA ITALIA IN TUTTI I COMUNI DELLA PROVINCIA DI RAVENNA
Tutti coloro che anche
nella nostra provincia undici mesi fa, sottoscrissero Il manifesto appello Azzurri
’94 con Silvio Berlusconi un iniziativa aperta a tutti gli elettori del
centro-destra hanno confermato il loro impegno a ricostruire Forza Italia in
provincia di Ravenna primo fra tutti Rodolfo Ridolfi consigliere politico
dell’on Renato Brunetta, uno dei Fondatori di Forza Italia, Coordinatore
di Azzurri’94 e con lui Gian Guido Bazzoni Presidente del Gruppo Forza Italia
in Consiglio Regionale e tutti i militanti e gli eletti di Azzurri ’94.
Azzurri ’94 con Silvio Berlusconi terrà la Conferenza
Stampa giovedì 26 settembre prossimo a Ravenna. A livello della
Provincia di Ravenna tutti i promotori di Azzurri ’94 hanno dimostrato
lungimiranza politica e determinazione nel condividere, lo spirito, i
principi e le idee che hanno caratterizzato la politica di Silvio Berlusconi e
di Forza Italia e si sono impegnati ad essere un punto di riferimento per chi
sa coniugare il rinnovamento con l’antico cuore ( che non significa affatto
nostalgia) di proposte e programmi politici concreti e capaci di generare
ripresa e sviluppo. Azzurri ’94 diventa quindi un momento fondante per Forza
Italia, movimento che va a configurarsi come lo avevano immaginato quelli di
Azzurri ’94, una struttura agile, flessibile e radicata sul territorio. Capace
di autofinanziarsi attraverso il modello del crowd-funding. Formata nei suoi
gangli organizzativi per lo più da fedelissimi del '94, e tanti giovani.
Inaugurata ufficialmente la sede nazionale di piazza San Lorenzo in Lucina,
destinata a diventare presto il quartier generale di Forza Italia, primo passo
di Forza Italia anche in Provincia di Ravenna è la creazione dei club e dei
gruppi degli eletti. Per ora Forza Italia ha un suo nuovo sito Internet (dove
campeggia la scritta blu su sfondo bianco 'In campo con Forza Italia!' e chi
vuole può dare la disponibilità ad aprire dei club) e un account su twitter. I
clubs promossi da Azzurri ’94 sono già partiti anche nei comuni della Provincia
di Ravenna e saranno sicuramente i protagonisti delle prossime scadenze
elettorali e della difesa del voto come ha ripetutamente indicato Silvio
Berlusconi.
lunedì 23 settembre 2013
LETTA: COMINCI A TAGLIARE LE SPESE, E’ ORA, BASTA ASPETTARE, SIAMO STANCHI……………
Sono stufo di sentire dire che un provvedimento di
estremo interesse non può essere preso perché mancano i fondi. Cosa ce ne
facciamo di nove corpi di polizia, compresa quella mortuaria, e di 7 sale
operative di pronto intervento in ogni provincia quando la Germanica si
fronteggia la situazione con uno solo? Ma il porre rimedio a spese e a sprechi
insensati è impresa titanica. Tutti sappiamo dove bisognerebbe tagliare e tutti
invocano tagli. Ma altrove, non nel settore in cui svolgono la loro attività. I
governanti dovrebbero affrontare con machete la giungla di numeri telefonici di
pronto intervento? Cosa si aspetta per ridurre il numero delle infinite facoltà
universitarie? Perché non si trasferiscono nella magistratura ordinaria i
magistrati militari, che con l’abolizione del servizio di leva non hanno più
molto da fare? Perché non si procede all’eliminazione degli edifici giudiziari
superflui invece di mandare personale
della provincia, che dovrebbero essere eliminate, Perchè.…..probabilmente
ci sarà sempre un sindaco con la fascia tricolore, un sindacato, un avvocato,
un magistrato impugnati i codici che hanno espresso chiassosamente il loro
dissenso ve n’erano molti che, quando si parla in generale, sono per la mannaia
virtuosa. Lo scoglio degli interessi campanilistici e corporativi rende titanico,
in Italia, ogni tentativo di risparmio pubblico: essendo introvabile “altrove”
che non indispettisca nessuno e non lo induca ad alzare la voce. Povera Italia.
PDL GRUPPO EMILIA ROMAGNA VERSO FORZA ITALIA, DECIDE MARTEDI
NON AVREBBERO OBIEZIONI 9 DEGLI 11
CONSIGLIERI REGIONALI
(ANSA) - BOLOGNA, 20 SET -
Anche in Emilia-Romagna, dopo Friuli Venezia Giulia e Lombardia, il gruppo Pdl
in Regione si avvia a trasformarsi in Forza Italia. Lo decideranno gli 11
consiglieri regionali in una riunione del gruppo martedì. In ambienti del
partito si apprende che non avrebbero obiezioni alla trasformazione del gruppo
in Forza Italia forse nove consiglieri, compresi diversi ex An, ma non tutti. RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA
sabato 21 settembre 2013
DEF: BONDI A LETTA, SUPERAMENTO DEL 3% NON E’ COLPA INSTABILITÀ
''Sostenere che il superamento del 3% nel rapporto
deficit/pil sia la conseguenza dell'instabilità politica non fa onore a Enrico
letta. Il superamento del 3 per cento era ampiamente prevedibile a causa della
recessione che quest'anno si attesta a meno 1,7 mentre le previsioni
ottimistiche per l'anno venturo sono semplici vaticini''. Sandro Bondi
LETTA: COMINCI A TAGLIARE LE SPESE, E’ ORA, BASTA ASPETTARE, SIAMO
STANCHI……………
NON TROVANO 1 MILIARDO PER NON AUMENTARE L’IVA, L’IMU, MA…………………PD E PDL DANNO 7 MILIARDI DI EURO AGLI IMMIGRATI POVERI
Il
governo Kyenge ne studia
una al giorno. Così ha concepito l’ennesima
rapina ai danni dei pensionati italiani, si chiama S.I.A., l’acronimo di Sostegno per
l’Inclusione Attiva. Con il quale il Pd-Pdl-Sel vogliono regalare oltre 7
miliardi di euro agli immigrati sottraendoli dai fondi INPS per le pensioni. L’hanno
presentato ieri a Roma il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Enrico Giovannini e la viceministro Cecilia Guerra, che solo ieri era a
distribuire altre risorse a Rom e Sinti
insieme alla congolese. Il SIA è un contributo economico che verrà
elargito – immaginatevi le file di africani appena sbarcati quando avranno
nozione della cosa – solo ai poveri e dovrebbe ammontare alla differenza tra le loro risorse (attestate dall’ISEE) e
il livello sotto il quale, secondo la legge, si è in una situazione povertà. Quindi,
riepilogando, dovremo pagare il
clandestino o il regolare per la differenza che c’è tra il suo
stipendio – spesso assente almeno ufficialmente – e quello che il governo
ritiene sia quello adeguato. L’idea è
ridicola. Perché la vulgata mediatica dice che l’immigrato è
una ‘risorsa’ e serve all’economia. Ma se così fosse, l’immigrato che vive in
Italia dovrebbe avere un permesso basato sulla capacità di sostenersi, invece
qui, prima si fanno venire, poi li
dobbiamo mantenere noi. Perché in realtà non servono a nulla, tanto meno alla
nostra economia. Il Sia, che a regime dovrebbe costare allo Stato 7 miliardi l’anno, verrebbe pagato
dall’Inps – sottraendo quindi risorse alle pensioni – sotto forma di una carta di debito. Toccherebbe invece ai
Comuni gestire tutta la macchina, prendendo in carico i poveri e avviando i
percorsi di “attivazione sociale” in collaborazione con centri per l’impiego,
scuole, Asl, altre amministrazioni e associazioni di volontariato e patronati
sindacali che già si leccano i baffi per le marchette
da rapinare. Tra i beneficiari ci sarebbero anche gli
immigrati, colpiti dalla crisi economica allo stesso modo, se non in maniera
più grave, degli italiani. “L’accesso alla prestazione a regime – spiega la
relazione – andrebbe condizionato a un periodo minimo di residenza in Italia,
non superiore a due anni. In una fase transitoria si potrebbe limitare
l’accesso a quanto previsto come standard minimo dalle norme e dalla
giurisprudenza comunitaria”, quindi sarebbe necessaria la cosiddetta carta di
soggiorno. Giovannini è un incapace
figlio di Kyenge, ministro di un governo di delinquenti. Mentre
diminuiscono le risorse disponibili, loro ampliano la platea dei beneficiari: folli.
venerdì 20 settembre 2013
FORZA ITALIA NON E’ UN PARTITO MA IL MOVIMENTO POLITICO DI TUTTI I MODERATI CHE SONO LA MAGGIORANZA DEGLI ITALIANI
Rodolfo Ridolfi Forza
Italia sarà, sempre e comunque guidata da Berlusconi. Da lui riparte il riscatto
di questo Paese Ha ragione il
presidente dei deputati Renato Brunetta che ha detto, dell’ intervento potente
e generoso del presidente Silvio Berlusconi: “Aveva detto che dal male può
nascere un bene maggiore. È così. Il sacrificio che Silvio Berlusconi,
innocente, ha patito e patisce nella sua carne viva fonda una Forza Italia più
nuova e più matura di quella iniziata nel 1994" Berlusconi scalda il cuore
agli italiani liberi. "Questa Forza Italia sarà, sempre e comunque, decaduto
da senatore o no, guidata da Berlusconi. Possono fargli di tutto, ma è
impossibile schiacciare quest'uomo. Da lui riparte il riscatto di questo
Paese'' Per espressa indicazione di Silvio Berlusconi Forza Italia tornerà ad
essere un movimento, non un partito. Con una struttura agile, piu' flessibile e
radicata sul territorio. Capace di autofinanziarsi attraverso il modello del
crowd-funding. Formata per lo più nelle sue strutture portanti da fedelissimi,
uomini del '94, e tanti giovani. Per ora, vige lo statuto originario e vale
l'atto costitutivo firmato 19 anni fa. La sede è stata inaugurata in piazza San
Lorenzo in Lucina, destinata a diventare presto il quartier generale azzurro.
Primo passo verso il nuovo partito sarà la creazione dei gruppi degli eletti. Forza
Italia ha già un suo nuovo sito Internet (dove campeggia la scritta blu su
sfondo bianco 'In campo con Forza Italia!' e chi vuole può dare la
disponibilita' ad aprire dei club e un account su twitter.
VISITA
IL NUOVO SITO DI FORZA ITALIA CLICCA
PUTIN: “ SE BERLUSCONI FOSSE STATO GAY NESSUNO LO AVREBBE TOCCATO.
IL PRESIDENTE RUSSO: SOTTO PROCESSO
PERCHE’ VIVE CON LE DONNE
Vladimir
Putin,
oggi a un incontro organizzato dall'agenzia d'informazione Ria Novosti, ha detto la sua
sulla serie di procedimenti giudiziari che hanno colpito e colpiscono Silvio
Berlusconi. Davanti a Romano Prodi, anche lui invitato al dibattito
internazionale, il presidente russo ha detto che se il Cavaliere è sotto
processo è "perché vive con le donne". "Se Berlusconi fosse
stato un gay - ha aggiunto Putin - nessuno lo avrebbe toccato con un dito
giovedì 19 settembre 2013
’NON HO COMMESSO ALCUN REATO, SONO INNOCENTE - SIAMO DIVENTATI UN PAESE IN CUI NON VI È PIÙ CERTEZZA DEL DIRITTO - FORZA ITALIA È L’ULTIMA CHIAMATA PRIMA DELLA CATASTROFE”
«Forza Italia - dice - è
l'ultima chiamata prima della catastrofe. Scendete in campo anche voi. Per
questo dico scendi in campo anche tu con Forza Italia. Diventa anche tu un
missionario di Forza Italia». Il Cavaliere non perde poi l'occasione per
sferrare un nuovo attacco contro i giudici «politicizzati»: «Non ho commesso
alcun reato, sono innocente. Siamo diventati un paese in cui non vi è più
certezza del diritto, siamo una democrazia dimezzata. La magistratura da ordine
dello Stato si è trasformata in un contropotere in grado di condizionare il
potere legislativo e il potere esecutivo e si è dato come missione la via
giudiziaria al socialismo. La magistratura ha frugato nel mio privato, messo a
rischio le mie aziende, aggredito il mio patrimonio con una sentenza
completamente infondata, con dei pretesti hanno attaccato me e la mia famiglia.
Decaduto o no, sarò con voi. Si illudono di essere riusciti a estromettermi
dalla vita politica con una sentenza politica, mostruosa che potrebbe non
essere definitiva perché mi batterò per ottenere la revisione in Italia ed
Europa». Infine l'appello: «Forza
Italia, Forza Italia, Forza Italia. Viva l'Italia, viva la libertà. La liberta
è l'essenza dell'uomo e Dio, creando l'uomo, l'ha voluto libero».
FORZA ITALIA NON E’ UN PARTITO, MA UN IDEA
VINCENZO GALASSINI IN CAMPO CON FORZA ITALIA!
Caro Vincenzo,
voglio
parlarvi con la sincerità con cui ognuno di noi parla alle persone alle quali
vuole bene quando bisogna prendere una decisione importante che riguarda la
nostra famiglia. Che si fa in questi casi? Ci si guarda negli occhi, ci si dice
la verità e si cerca insieme la strada migliore.
Siete
certamente consapevoli che siamo precipitati in una crisi economica senza
precedenti, in una depressione che uccide le aziende, che toglie lavoro ai
giovani, che angoscia i genitori, che minaccia il nostro benessere e il nostro
futuro. Il peso dello Stato, delle tasse, della spesa pubblica è eccessivo:
occorre imboccare la strada maestra del liberalismo che, quando è stata
percorsa, ha sempre prodotto risultati positivi in tutti i Paesi
dell’Occidente: qual è questa strada? Meno Stato, meno spesa pubblica, meno
tasse. Con la sinistra al potere, il programma sarebbe invece, come sempre,
altre tasse, un’imposta patrimoniale sui nostri risparmi, un costo più elevato
dello Stato e di tutti i servizi pubblici.
I nostri ministri hanno già messo a punto le nostre proposte per un vero rilancio dell’economia, proposte che saranno principalmente volte a fermare il bombardamento fiscale che sta mettendo in ginocchio le nostre famiglie e le nostre imprese. Ma devo ricordare che gli elettori purtroppo non ci hanno mai consegnato una maggioranza vera, abbiamo sempre dovuto fare i conti con i piccoli partiti della nostra coalizione che, per i loro interessi particolari, ci hanno sempre impedito di realizzare le riforme indispensabili per modernizzare il Paese, prima tra tutte quella della giustizia.
I nostri ministri hanno già messo a punto le nostre proposte per un vero rilancio dell’economia, proposte che saranno principalmente volte a fermare il bombardamento fiscale che sta mettendo in ginocchio le nostre famiglie e le nostre imprese. Ma devo ricordare che gli elettori purtroppo non ci hanno mai consegnato una maggioranza vera, abbiamo sempre dovuto fare i conti con i piccoli partiti della nostra coalizione che, per i loro interessi particolari, ci hanno sempre impedito di realizzare le riforme indispensabili per modernizzare il Paese, prima tra tutte quella della giustizia.
mercoledì 18 settembre 2013
QUEST’EUROPA SARA’ ROVINA DELLA NOSTRA ECONOMIA.
Bondi
"Fino a quando dovremo tollerare che uno sconosciuto signore di nome Olli
Rehn si rivolga al nostro Paese senza il minimo rispetto della nostra sovranità
di popolo, di Nazione e di Stato? Fino a quando dovremo accettare che anonimi
funzionari o rappresentanti di istituzioni non legittimate democraticamente ci
dicano quello che dobbiamo o non dobbiamo fare, con toni ultimativi e perfino
minacciosi, senza che ne' il governo ne' le nostre istituzioni più
rappresentative avvertano la necessità di tutelare la nostra dignità e i nostri
interessi?" Queste le parole del senatore del Pdl, Sandro Bondi.
"Quest'Europa sarà la nostra rovina: la rovina della nostra economia, la
minaccia più grave della nostra coesione sociale, la rinuncia alla nostra
sovranità nazionale".
LODO MONDADORI MARINA BERLUSCONI: SCHIAFFO ALLA GIUSTIZIA.
Marina Berlusconi: la
sentenza è uno schiaffo alla giustizia Rompendo il
tradizionale riserbo, scende in campo anche la presidente di Finenvest, Marina
Berlusconi, che si scaglia senza mezzi termini contro la pronuncia della III
sezione civile della Suprema Corte: «Questa sentenza non è giustizia, è un
altro schiaffo alla giustizia. Rappresenta la conferma di un accanimento sempre
più evidente. E la sua gravità lascia sgomenti». Lo sfogo di Marina Berlusconi
prosegue in un una nota in cui sottolinea come «Da vent'anni certa magistratura
assieme al gruppo editoriale di Carlo De Benedetti tentano di eliminare dalla
scena politica mio padre aggredendolo su tutti i fronti». Con la sentenza di
oggi, prosegue, «La magistratura ci impone definitivamente di finanziare
proprio il gruppo De Benedetti, per un importo spropositato, infinitamente
superiore al valore della partecipazione Fininvest nella Mondadori. Tutto ciò é
compatibile con la democrazia? Davvero si può far finta di niente di fronte ad
una simile anomalia?». Bondi (Pdl): in Italia nessuno può sentirsi al sicuro Passano solo pochi
minuti dal deposito della sentenza della Cassazione che subito dalle fila del
Pdl si leva l'accusa di ennesimo esempio di accanimento giudiziario contro il
Cavaliere. Tra i primi a lanciare l'allarme è il coordinatore del partito,
Sandro Bondi: «La sentenza conferma che nessuno in Italia può sentirsi più al
sicuro: nessuno può sentirsi sicuro della propria libertà personale, sicuro dei
propri beni, sicuro dei propri diritti».
TERREMOTO EMILIA ROMAGNA, 4000 STUDENTI A SCUOLA NEI CONTAINER.
A sedici mesi dal sisma che ha
colpito l'Emilia-Romagna, 12mila studenti ritornano a scuola nelle zone che
hanno subito i maggiori danni. La situazione non è cambiata per un terzo degli
studenti: saranno infatti quattromila
gli alunni che dovranno seguire le
lezioni nei container. La situazione più critica è quella che si registra
nella provincia di Modena, mentre nel Ferrarese è migliorata, e si contano poco
più di un centinaio di moduli provvisori in due frazioni di Cento. Ad quasi un
anno e mezzo di distanza dal sisma, la situazione è nettamente migliorata: dopo
le operazioni di messa in sicurezza con il supporto della Protezione Civile,
molti studenti hanno fatto rientro negli edifici ordinari.
martedì 17 settembre 2013
GOVERNO: BONDI, RENZI PIU’ FAZIOSO DI BINDI E PIU’ TRACOTANTE DI D’ALEMA
''Il prezzo che Matteo Renzi deve pagare per
diventare segretario del Pd è quello di diventare più fazioso di Rosy Bindi, più
aggressivo di Dario Franceschini, più tracotante di Massimo D'Alema. C'e' da
dire che Renzi non fa alcuna fatica a indossare il nuovo abito che deve
indossare per essere il portavoce di questa sinistra''.
CAMERA DI COMMERCIO NELLE MANI DEI FUNZIONARI E NON DEGLI IMPRENDITORI
Gianfranco Spadoni.
-Anche la nomina del vicepresidente nella persona del direttore dell’Ascom - Confcommercio,
dott. Giorgio Guberti, conferma un orientamento ormai diffuso di assegnare i
ruoli dirigenziali a funzionari e non ai veri rappresentanti delle
categorie che da più vicino impersonano
e seguono direttamente l’economia,
oltre ad essere i veri
protagonisti, impegnati sul campo, dei
vari settori imprenditoriali. Le imprese
hanno bisogno dei funzionari e delle associazioni di categoria, ma non possono
essere fagocitate dagli stessi che sono tutt’altra cosa rispetto a chi conduce,
lavora e amministra un’azienda, rispondendo del proprio patrimonio personale. In particolar modo l’ente camerale specie in questo periodo particolare, ha bisogno di rappresentanti autorevoli che siano realmente espressione del tessuto economico locale. Nulla
di personale nei confronti del
presidente e del suo vice cui va la mia stima personale, tuttavia appare
inopportuno perseverare su questa linea, mera espressione di dirigenti o ex
dirigenti di associazioni imprenditoriali, come nel caso del dott. Gigante.
lunedì 16 settembre 2013
VAI SILVIO. FAI SUBITO PIAZZA PULITA LETTERA APERTA DI FARRELL A BERLUSCONI. “QUELLO DELLO SPAZZINO E’ IL LAVORO PERFETTO PER UN POLITICO COME TE
Sono
d’accordo Silvio il Martire non deve
mai chiedere la grazia.. Fare così
vorrebbe dire: “ Si, sono colpevole, e chiedo scusa”.. Vorrebbe dire non sol
confessare la sua colpa ma, peggio ancora, dare retta alla magistratura
Italiana – cosa inconcepibile. Le alternative quindi sono due: arresti
domiciliari, o servizi sociali. Silvio, io e te abbiamo tanto in comune. In
anzitutto siamo tutti e due, secondo quella magistratura, delinquenti: io
perché beccato “in stato di ebbrezza” (bastano due calici di sangiovese per
essere così definito) al volante della mia Land Rover Defender, a passo lungo,
cioè, versione anticomunista; tu invece, per qualche frodo fiscale che nessuno
capisce. Naturalmente, le nostre affinità non finiscono qui. Siamo i o e te in
sintonia su quasi tutto, e perciò ti dico questo: fai come ho fatto io, amico
mio, fai lo spazzino. Fare lo spazzino è il lavoro per un politico come te, e
non solo perché ti insegna come fare piazza pulita sul serio. I lati positivi
di stare li in piazza, in una divisa arancione, con quella scopa in mano e una
pattumiera, sono tanti. Essere costretto a spazzare le strade davanti a tutti
(comunisti compresi certamente), che ti ridono in faccia, potrebbe sembrare la
versione moderna della gogna medioevale. come sempre però la però nella vita
dipende da come vedi la cosa. Ad esempio, io trattato le mie 169 ore di “spazzamento”
per una coop romagnola di Forlì come un incrocio tra un corso di terapia
psicofisica in un centro di benessere, e
un master nella psicologia delle folle. fidati di, tuo amico inglese. La
detenzione ai domiciliari invece trasformerà l’Arcore in una gabbia dorata e
fare il leader del più grande partito italiano (secondo gli ultimi sondaggi) da
un bel tal posto sarebbe impossibile.
sabato 14 settembre 2013
“LE TOGHE RIDURRANNO L’ITALIA A MACERIE”
"Quando i magistrati italiani avranno completato la propria missione di pulizia morale e di rinnovamento politico l'Italia sarà finalmente ridotta ad un cumulo di macerie e a una felice povertà. Il caso Ilva dimostra che le imprese possono chiudere e licenziare i propri dipendenti, il Parlamento ridotto a un semplice passacarte, gli unici leader politici ridotti al silenzio per far posto a ragazzini spavaldi quanto ignoranti e impreparati, nell'esultanza della sinistra e nel silenzio e nella paura di tutti gli altri". Sandro Bondi, coordinatore Pdl.
SINISTRA SCANDALIZZATA PER CARTELLO APPESO NELLA SEDE DEL PDL A RAVENNA. COMMENTI
Il
deputato di Sel Giovanni Paglia forse non ha capito proprio il messaggio
(troppo profondo per lui) e lo vuole strumentalizzare a suo uso e consumo. Caro
deputato, è vero o no che le donne violentate, le donne stolkizzate, le donne
ridotte in schiavitù quasi mai ottengono giustizia? quindi è vero che la
giustizia è la più stuprata fra le donne e il suo stupro è il più impunito dei
delitti. Dove non c'è giustizia c'è violenza nei confronti di tutti. un
consiglio non richiesto: smettila di fare l'indignato di professione e nel
tempo libero apri un po' di quei libri che nella tua sprecata adolescenza hai
trascurato.
13/09/2013 - inviato da:
ester
La
giustizia quando è negata è veramente stuprata e che sia rivolta contro donne o
uomini la sostanza non cambia: il suo stupro è il più impunito dei delitti.
bravo Ricossa
13/09/2013 - inviato da:
federico
Se
aveste un po' di acume leggereste nel cartello un grido in favore delle DONNE:
la giustizia è stuprata dai giudici, che non trovano condanne giuste, da
avvocati che difendono gli assassini e politicamente parlando < sprecano
denari e risorse per inseguire il fine di eliminare l'avversario dei loro
politici di fiducia > ! Il senso del cartello sarà quello di prendere due
piccioni con una fava, aiutare le donne nel loro cammino verso una giustizia
vera e se volete anche quello di esprimere solidarietà al loro presidente che
in tanti anni si è visto oppresso dalla Boccassini e soci.
12/09/2013 - inviato da:
zanzi antonio
La
Rai Tre di Bologna nella stesso
giorno ha inviato, certo su richiesta della Sinistra, per u nservizio, ma
guarda il caso per altri avvenimenti come Verso Forza Italia da Cervia giorni non si è fatto viva nessuno. Non era
un servizio che interessase la sinistra!!!! Sappiamo da sempre come la pensa
RAI TRE
12/09/2013 - inviato da: Galassini
Iscriviti a:
Post (Atom)