giovedì 21 marzo 2013

ELIMINATE LE PROVINCE IN SICILIA? UNA BUFALA RINVIATE SOLO LE ELEZIONI, LA SPESA RIMANE LA STESSA


–Abolite le Province regionali in Sicilia. L’Ars ha appena approvato un maxi-emendamento della maggioranza che sospende le elezioni previste a fine maggio. Gli enti saranno commissariati ed entro l’anno dovranno essere sostituiti, con una nuova legge, da liberi consorzi di comuni. La norma, promossa dal governo Crocetta e riscritta da tre capigruppo della maggioranza (Gucciardi, Leanza, Malafarina) dopo i rilievi del commissario dello Stato, prevede il ritorno ai liberi consorzi comunali in sostituzione degli attuali enti. Salta il turno elettorale provinciale di fine maggio (arriveranno i commissari) e si dà tempo all’Assemblea sino al 31 dicembre per varare una nuova legge. In sostanza, ora l’Ars ha otto mesi di tempo per scrivere una vera e propria riforma. Che ancora non c’è. È certo però, ed è scritto nell’emendamento approvato da Sala d’Ercole, che gli organi di governo dei liberi consorzi non saranno eletti direttamente dai cittadini ma scelti con un sistema indiretto di secondo grado. Dovrebbero essere i sindaci interessati a nominare, fra di loro, i vertici dei nuovi enti territoriali che prenderanno il posto delle Province. La norma che, nei fatti, abolisce le Province è passato con 53 voti a favore, 28 contrari e un astenuto. L’opposizione di centrodestra aveva chiesto il voto segreto. Decisivo, alla luce dell’esito, il sostegno dei grillini alla maggioranza.

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