martedì 5 marzo 2013

PERCHE’ LE INTERCETTAZIONI DI MUSSARI (DEFINITE “DEVASTANTI PER IL PD”) NON ESCONO FUORI?



Lo scandalo Mps-Pd ha contorni sempre più misteriosi. La vicenda, esplosa in campagna elettorale, non ha comunque visto coinvolti, così come sembrava ovvio, i vertici Pd. Anche perchè, come riporta Il Giornale, vengono tenute nascoste alcuni importanti fatti.  Le intercettazioni tra l’ex presidente Mps Mussari e l’ex sindaco Pd di Siena Ceccuzzi fanno fatica a vedere la luce. Non escono fuori. Di quei quattro mesi di fitte chiacchierate telefoniche (gennaio-aprile 2010) c’è una nitida traccia nei brogliacci. Chi le ha ascoltate, poi, assicura siano «politicamente» devastanti per il partito di Bersani che si è sempre dichiarato estraneo alle logiche e alle spartizioni della banca della città del PalioMa se quelle intercettazioni non escono in modo integrale un motivo c’è. A detta degli inquirenti – e la cosa non può che non lasciare perplessi – non sarebbero state trascritte integralmente (ma solo in modo parziale o riassuntivo) perché all’epoca vennero ritenute non utili all’inchiesta sulla gestione e la compravendita di ristoranti e immobili targati Mps. Possibile che, solo quando si parla di sinistra, le intercettazioni vengono definite non utili e sepolte nei cassetti? Possibile che, solo con il Pd, le intercettazioni non escono? dal il Fazioso


Nessun commento:

Posta un commento