ALFANO ANNUNCIA UNA GRANDE MANIFESTAZIONE CONTRO LA MAGISTRATURA
POLITICIZZATA
La ha annunciato Angelino Alfano
dopo la notizia dell'indagine su Silvio Berlusconi accusato a Napoli
di corruzione e finanziamento illecito ai partiti. "Non sono ancora
esauriti i commenti sui giornali dei successi elettorali e già ricomincia
l’aggressione della magistratura nei confronti di Silvio Berlusconi", ha
detto il segretario del Pdl, "Tutto
ciò mentre il Paese vive una delicatissima fase di transizione istituzionale
nella quale il presidente Berlusconi sarà chiamato ad
esercitare grandissima influenza come leader del Pdl. Questa circostanza rende
chiara l’azione politica della magistratura e noi renderemo chiara ed evidente
la difesa della sovranità popolare e ci batteremo con tutte le nostre forze
perche questa sovranità venga rispettata". "Semplicemente
ridicolo che Berlusconi sia indagato a Reggio Emilia per voto di scambio, dopo
la promessa della restituzione dell’Imu, e a Napoli per corruzione e
finanziamento illecito ai partiti", aggiunge Daniela Santanché,
"I magistrati militanti
di inistra non si danno per vinti nonostante l’evidente segnale arrivato
dagli italiani due giorni
fa con la riconferma di Berlusconi e del centrodestra e con la clamorosa
sconfitta e bocciatura del partito degli ex pm giustizialisti, capeggiati da
Ingroia. È evidente comunque che la loro è ormai una battaglia persa".
"La magistratura ha voluto lanciare il suo fischio d’inizio della nuova
legislatura, che ci consegna ancora una volta una democrazia appestata dal
virus dell’uso politico della giustizia", sottolinea Gaetano
Quagliariello, "Chi
fra i nostri avversari in queste ore delicatissime invoca responsabilità non
può far finta di niente: l’Italia sarà sempre un Paese a sovranità limitata, privo di qualsiasi
prospettiva di stabilità, finché non sarà data soluzione al nodo del rapporto
tra giustizia e politica. In piazza accanto al presidente Silvio Berlusconi e
insieme al Pdl ci sarà tutto il grande popolo che crede nella libertà, nella
sovranità del popolo, nella democrazia".
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