giovedì 7 marzo 2013
DAL “COMPAGNO” NAPOLITANO PAROLE AL MIELE PER CHAVEZ. E ALLORA DIA L’INCARICO A GRILLO.
Le sentite condoglianze del Capo dello Stato per la morte del
caudillo venezuelano. Uno che verso i partiti e l'opposizione non la pensava
tanto diversa dal capo assoluto dei 5 stelle. Passi il "doloroso e difficile frangente";
passino i "sentimenti di sincero cordoglio alla famiglia"; ma nel
messaggio inviato al Presidente ad interim della Repubblica Bolivariana del
Venezuela Nicolas Maduro, il "ricordo dell'impegno per il progresso
sociale del suo popolo", il presidente Giorgio Napolitano poteva anche
risparmiarselo. Hugo Chavez, scomparso ieri a Caracas dopo una lunga malattia,
ha di fatto isolato il suo paese e il suo popolo per tutti gli anni del suo
"regno" con un solo obiettivo: ledere gli interessi degli Stati
Uniti". E per farlo non ha esitato, tra le altre cose, a intessere un
rapporto speciale forte col presidente iraniano Ahmadinejad, uno che tutte le
rotelle a posto non le ha e che da anni rappresenta una minaccia per la pace
del pianeta. Il modello di occupazione del potere da parte di Chavez era
assimilabile a quello attuato in nordafrica dai vari "capi di stato"
abbattuti dalle cosiddette "primavere arabe" per le quali Napolitano
ha avuto parole di elogio. E poi vien da chiedersi perchè, apprezzando uno come
Chavez, Napolitano a casa nostra non
straveda per Beppe Grillo. In vista del "progresso sociale" del
nostro paese, è al capo indiscusso del Movimento 5 stelle che il l'inquilino
del Quirinale dovrebbe conferire l'incarico di formare il prossimo governo. E
buona notte a partiti e opposizioni. Venezuela-style.
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