Ma Silvio e Angelino potrebbero lavorare
comunque in tandem...
"Angelino si tenga il
Pdl".Silvio Berlusconi vuole andare per la sua strada. In
un vertice ieri sera ad Arcore con i suoi fedelissimi, Verdini,
Santanchè, Gelmini, Romani, Mantovani e Crimi. Una riunione per capire
cosa fare. Il Cav è determinato a fondare una nuova Forza Italia. Ma a questo
punto bisognerà capire Angelino Alfano cosa farà del Pdl. Alfano ieri ha
ribadito la sua partecipazione alle primarie nonostante una probabile ridiscesa
in campo di Berlusconi. Ma il nuovo partito di Silvio per il segretario
potrebbe essere una croce ed una delizia. Croce perchè ridimensiona il nuovo
Pdl. Delegittima la leadership di Alfano nel centrodestra e lo
costringe a fare guerra in casa propria. Delizia perchè la nuova formazione del
Cavaliere potrebbe essere un buon progetto per recuperare i voti dei nostalgici
di Silvio da accorpare a quelli raccolti dal nuovo Pdl che appartengono a chi
cerca un rinnovamento. Posizioni
lontanamente vicine - Un progetto apparentemente che va su due
binari separati ma che in realtà potrebbe portare in una sola direzione:
fermare in tutti i modi la fuoriuscita di voti dal centrodestra verso il nuovo
centro. Silvio ancora vorrebbe coinvolgere il segretario nel nuovo progetto:
"Chi vuole venire, tra chi se lo merita, venga e per Angelino c'è sempre
posto. Io parto, loro facciano quello che vogliono", ha detto Berlusconi.
Insomma lui va avanti. Angelino deve scegliere. Alla fine i due andranno per
strade diverse lavorando però per un centrodestra ritrovato e più forte. Il
problema è uno solo. Chi del Pdl seguirà il Cav? Si teme che il Pdl venga
svuotato e trasferito nel nuovo partito di Silvio. Questo per Alfano è un
pericolo da evitare assolutamente. E lo stesso segretario avverte: "Una
cosa è fondare una lista nuova da affiancare al pdl per arricchirlo, un 'altra
cosa è svuotare il Pdl. Questa sarebbe una scissione". Un nuovo look - Angelino
sa bene che il suo nuovo Pdl potrebbe avere un look nuovo. Lui crede nel
rinnovamento del partito. E la maschera ricostituente potrebbe essere così
forte da far pensare ad un Pdl che possa dare anche un appoggio a quel centro
di Casini e Montezemolo che invoca un Monti bis. A quel punto Angelino farebbe
quello che il Cav non può fare. Alfano e il suo Pdl potrebbe essere più
credibile per costruire nuove alleanze. Ma il segretario sa anche che quando la
nuova Forza Italia partirà allora lui dovrà dimostrare di essere davvero forte
e autonomo. Il richiamo del nuovo partito del Cav potrebbe ammorbidire Alfano e
farlo tornare sotto l'ombrello del suo padre politico. Di questo e
dell'orientamento del nuovo Pdl si discuterà almeno fino a giovedì, quando il
Cav presenterà secondo le indiscrezioni il suo nuovo vascello. Pronto a
salpare. da Libero
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