martedì 9 febbraio 2016

BAD (cattiva) BANK SARA’ LA PAROLA SCRITTA SULLA LAPIDE DEL GOVERNO RENZI


Oltre alle sofferenze da 200 miliardi, le nostre banche nascondono 185 miliardi di euro di incagli. Renzi non fa nulla e tira troppo la corda con l’Ue. Bisignani: “Presto ci troveremo la Troika”
Luigi Bisignani scoperchia il bluff di Matteo Renzi che siede su uno dei più grandi buchi economici della storia bancaria italiana. Oltre alle sofferenze da 200 miliardi di euro il governo dovrà, infatti, fare prima o poi i conti con 185 miliardi di euro dei cosiddetti “incagli” che le banche tengono nascosti per non fare saltare l’interno sistema. “Il braccio di ferro con Bruxelles sarebbe sacrosanto se si votasse presto – avverte Bisignani – ma alla lunga rischia di diventare un dramma”. A essere esposto al fuoco di tiro degli investitori è l’intero sistema bancario italiano, oberato dai crediti in sofferenza per oltre 200 miliardi. A questi, si aggiungono appunto altri 185 miliardi di incagli. A certificarli c’è un rapporto riservato della Bce. “A Francoforte – svela Bisignani – serpeggia il sospetto che buona parte di questi ultimi venga forzatamente trattenuta in questa categoria per non far saltare il sistema. Prima della direttiva sul bail in se le banche erano in difficoltà interveniva lo Stato, ciò dava sicurezza ai risparmiatori, ora invece a pagare sono chiamati gli azionisti, gli obbligazionisti e i correntisti oltre 100mila euro, che, terrorizzati anche dalle inchieste, sono pronti a ritirare i depositi”. Quello che paventa Bisignani è il panic selling o “panico finanziario”. Una iattura ben più pericolosa dello spread.
Anziché muoversi a tamponare una situazione di per sé già abbastanza drammatica, il governo continua a rinviare i provvedimenti per banche e risparmiatori. “Renzi – incalza Bisignani – dimostra di non sapere come muoversi e contribuisce al clima di smarrimento”. E per questo la partita in Europa sta diventando sempre più pericolosa. Tanto che, fa notare Bisignani, “il premier ha legato il tema banche, rimpinzate di debito pubblico, con quello della flessibilità e dell’immigrazione, per la quale subiamo la minaccia della chiusura di Schengen e dell’invasione di milioni di disperati”. “Se Renzi non risolve le tre questioni intrecciate – conclude – ci troveremo in una difficile situazione di ordine pubblico, e con la Troika che ci rimetterà i conti in ordine”.

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