Fabio Filippi- Gli
imprenditori emiliani, colpiti dagli effetti prodotti dal sisma del 20 e 29
maggio di quest’anno, a fatica stanno tentando di rialzarsi, contando solo
sulle proprie forze, in quanto finora nessuno, tanto meno Errani, li ha aiutati
concretamente. Al di là delle tante parole spese, delle tante promesse, delle
tante “passerelle”, dell’onnipresente Commissario straordinario per il
terremoto, ben poco, infatti, è stato
fatto per aiutare concretamente gli imprenditori
emiliani e le loro imprese distrutte o gravemente danneggiate dal sisma. Gli
imprenditori stanno ancora aspettando i contributi promessi dal Governo
centrale per la ricostruzione e che Errani, in quanto Commissario
straordinario, mantenga le promesse fatte a loro. A ciò si aggiunge il fatto
che il Governo centrale ha concesso alle imprese colpite dal sisma una
sospensione dei loro obblighi fiscali solo fino a novembre. Elisa Stabellini,
titolare insieme al fratello della società Edilteco Group di San Felice sul
Panaro, in occasione di un’intervista, commentando il recente provvedimento di
sospensione fiscale fino al novembre 2012, avrebbe dichiarato: “E’ un colpo
basso. E’ ridicolo”. Il Consigliere regionale del Pdl Fabio Filippi ha osservato:
“E’ in gioco il futuro dell’industria emiliana, a fronte della poca incisività
della Giunta regionale. Circa un terzo delle superfici coperte di molte aziende
emiliane sono state distrutte dal terremoto. Sono stati distrutti magazzini,
uffici ed impianti di produzione. Molte aziende, ad oggi, lavorano all’interno
di prefabbricati o di tensostrutture, in condizioni climatiche molto difficili,
ma nonostante ciò non sono ricorse alla cassa integrazione e quindi gli
stipendi ed i salari dei loro dipendenti non sono stati decurtati. Dopo gli
iniziali trasferimenti le strutture aziendali sono state messe in sicurezza, ma
le spese per i traslochi, la rimozione delle macerie e le opere di messa in
sicurezza sono state sostenute esclusivamente dagli imprenditori stessi, in
quanto dalla Regione non hanno ancora ricevuto un euro. Inoltre, le procedure
per accedere ai finanziamenti non sono chiare. La Regione, prima dei Municipi,
deve pensare alle aziende: senza produzione non c’è lavoro e senza lavoro
diminuiscono i consumi e l’economia regionale rischia una profonda recessione”.
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