Il
giudice per le indagini preliminari di Taranto, Patrizia Todisco, ha
respinto il piano di interventi presentato dall’Ilva per il risanamento
degli impianti inquinanti. Un piano da 400 milioni di euro che contemplava
la richiesta di permettere la produzione minima. Gli impianti non si
possono fermare, avevano obiettato i vertici dell’Ilva, perché questo
significherebbe interrompere il ciclo continuo dell’acciaio e quindi
chiudere l’intero stabilimento siderurgico ora del gruppo Riva, prima della
Finsider, società pubblica. Se fossimo costretti a chiudere, era stata poi
la seconda obiezione, non potremmo più pagare gli operai e ci toccherebbe
licenziarli o metterli in...
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