sabato 28 giugno 2014
PUTIN: SIGLATO COL GIAPPONE CONTRATTO DI FORNITURA DI 20 MILIARDI DI METRI CUBI DI GAS! (ERA EUROPEO)
I parassiti di Bruxelles
oltre ad essere arrogati e spietati sono anche dei perfetti idioti visto che la
loro politica antirussa si sta rivelando come una delle piu’ grosse idiozie
degli ultimi anni.
Da tempo non si fa che parlare di sanzioni da imporre alla Russia per danneggiarla economicamente ma fino ad ora gli unici che stanno rischiando grosso sono i cittadini europei visto che il governo russo ha gia’ trovato nuovi mercati lucrativi per il suo gas. A tale proposito proprio in questi giorni la Russia ha firmato un nuovo accordo commerciale col Giappone per la fornitura annuale di 20 miliardi di metri cubi di gas tratti dalla quota precedentemente destinata all’Europa. Dopo la chiusura degli impianti nucleari causata da disastro di Fukushima il governo giapponese era alla disperata ricerca di fonti alternative di energia e, sebbene il governo americano abbia cercato di impedire questo accordo, molti parlamentari giapponesi si sono dimostrati a favore visto che questa era la soluzione migliore.
Da tempo non si fa che parlare di sanzioni da imporre alla Russia per danneggiarla economicamente ma fino ad ora gli unici che stanno rischiando grosso sono i cittadini europei visto che il governo russo ha gia’ trovato nuovi mercati lucrativi per il suo gas. A tale proposito proprio in questi giorni la Russia ha firmato un nuovo accordo commerciale col Giappone per la fornitura annuale di 20 miliardi di metri cubi di gas tratti dalla quota precedentemente destinata all’Europa. Dopo la chiusura degli impianti nucleari causata da disastro di Fukushima il governo giapponese era alla disperata ricerca di fonti alternative di energia e, sebbene il governo americano abbia cercato di impedire questo accordo, molti parlamentari giapponesi si sono dimostrati a favore visto che questa era la soluzione migliore.
Ecco spiegato il motivo
per il quale il governo giapponese ha approvato un fiananziamento da 6 miliardi di dollari
per la costruzione un gasdotto sottomarino di 1350 km che colleghera’ l’isola
giapponese di Hokkaido all’isola di Sakhalin. Però, fino a quando l’oleodotto
non sarà pronto, Gazprom
s’impegnerà a rifornire il Giappone di gas liquefatto via mare.
Tale accordo segue quello
firmato poche settimane fa con la Cina
per 400 miliardi di dollari e dimostra l’abilita’
del governo russo di trovare nuovi mercati per il suo gas con
buona pace di coloro che sperano di danneggiare
la Russia economicamente imponendo nuove sanzioni. Inoltre, non
e’ da escudere che altri paesi possano seguire l’esempio della Cina e del
Giappone.
D’altra parte chiunque
abbia un po’ di buon senso avrebbe capito che l’atteggiamento della UE verso la Russia e’ un
vero suicidio politico,
ma si sa che i burocrati
comunitari di buon senso non ne hanno mai avuto e per questo motivo
e’ ora che usciamo da questa istituzione malefica. Ma Renzi ha annunciato d’essere d’accordo con
Obama per le sanzioni alla Russia… Come dire: insistere con le
idiozie.
mercoledì 25 giugno 2014
BERLUSCONI A TUTTO CAMPO
Questo sì che è un leader. “Torniamo uniti.
Io non mollo”. Altro che svendita al renzismo. “Le elezioni forse non sono
lontane”. E il centrodestra dovrà essere pronto a candidarsi a guidare l’Italia
contro una sinistra che dietro la figurina già sbiadita di Renzi nasconde il
nulla. Collaborare solo a vere riforme che rendano il Paese governabile e
battersi per l’elezione del Presidente della Repubblica da parte dei cittadini
LA PROVINCIA RISPONDE ALL’INTERROGAZIONE DI FORZA ITALIA SU: MARE NOSTRUM QUANTI PROFUGHI NEL RAVENNATE.
Il consigliere di Forza Italia Galassini, il 13
maggio, aveva chiesto alla Provincia con un’interrogazione, l’esatta situazione
dei profughi in Provincia di Ravenna in base ai continui flussi conseguenti
agli sbarchi nelle coste italiane dei naufraghi raccolti in mare dalla missione
«Mare Nostrum», per conoscere; ”se con la
convenzione MARE NOSTRUM fra la Prefettura di Ravenna, la Provincia di Ravenna
e i diciotto comuni, quanti sono i profughi previsti per i prossimi mesi e in
quali Comuni, della Provincia saranno distribuiti; se esistono già altri
profughi nei vari comuni della Provincia; La spesa prevista nei bilanci
pubblici, per l’assistenza dei profughi e il costo giornaliero, a carico dei
ravennate”. Ieri in consiglio
provinciale Francesco Rivola assessore alla Formazione Professionale, Mercato del Lavoro, Servizi per l’Impiego,
Politiche Abitative, Immigrazione, Protezione
Civile,
Parchi a così
risposto:
1)
Per quanto concerne l'operazione Mare Nostrum non ci sono convenzioni in essere
fra la Prefettura di Ravenna la Provincia di Ravenna e i Comuni della nostra
provincia ma tutta l'operazione è stata passata dal Governo direttamente alle
prefetture, dove il tavolo di regia regionale è gestito dal Prefetto di
Bologna.
2)
Nella ripartizione regionale sulle province alla Provincia di Ravenna sono
destinati al momento come quota massima 115 persone, la ripartizione regionale
è fatta sulla percentuale degli abitanti lasciando fuori i comuni coinvolti nel
terremoto. Saranno distribuiti sul territorio provinciale dove ci sono strutture
in grado di effettuare attività di accoglienza.
3)
Sui profughi e la loro presenza c'è una evoluzione continua sia per quello che
riguarda i numeri che per quello che riguarda i luoghi in quanto molti di loro,
come il consigliere ricordava nella premessa, arrivano e partono in tempi
brevi. Al momento ne sono presenti 82.
4)
Per quanto riguarda i costi sono a carico del governo e il tutto passa
attraverso la Prefettura.
5)
Per quanto riguarda il Nostro ruolo di Ente, è quello di fare attività di
coordinamento con i nostri
comuni
per trovare le strutture necessarie all'accoglienza sui vari territori, ma
sempre di supporto e di collaborazione con la Prefettura.
Ne
prendo atto, anche se non è
possibile conoscere i costi perché tutto è passato alla Prefettura, come la
decisione della sistemazione nei vari Comuni.
Una
riflessione “Renzi il nuovo”, che ha
il 41%, aveva detto che le Prefetture andavano eliminate, in pratica hanno
ricevuto nuovi compiti, ugualmente come le Province che sono rimaste come prima
esclusa l’elezione dei rappresentanti.
Non
ero convinto dell’operazione Mare nostrum voluta dal ministro Alfano e Renzi
rimango della stessa idea.
martedì 24 giugno 2014
MERKEL RICONOSCE LA VISIONE DI FORZA ITALIA
“Il Presidente Berlusconi
fu il primo a contrastare in Europa la politica del rigore e dell’austerità.
Adesso la Cancelliera Merkel apre, seppure con molta cautela, a una maggiore
flessibilità nell’interpretazione del Patto di Stabilità. Cominciamo a
raccogliere i frutti della battaglia pro-crescita che costò al Governo
Berlusconi la scomunica della Ue e dei poteri forti. È gioco facile ora dire che il merito é di
Renzi e del suo appeal in Europa. La realtà é che una maggiore flessibilità in
questo momento conviene anche alla Germania visto che la crisi fa traballare
persino la sua economia. Ecco quindi che Merkel cambia strategia. Forza Italia
aveva visto lontano e adesso speriamo che si continui nella direzione
intrapresa anche dalla Germania. Ma sia chiaro: dovrà essere una virata decisa,
senza timidezze. Privilegiare politiche di sviluppo é l’unico modo per superare
la crisi, creare occupazione, preparare per le prossime generazioni un futuro
di benessere”.
IMMUNO DEFICENZA
L’immunità parlamentare è
cosa buona e giusta. Il Parlamento che vi rinunciò lo fece per salvare alcuni
mandano al macello molti, ma ottenne il solo risultato di suicidarsi. Non c’è
sistema democratico in cui tale istituto non esista, perché non è un privilegio
dei parlamentari, ma una tutela avverso la sopraffazione della rappresentanza.
L’immunità parlamentare, però, non può che riguardare gli eletti, mentre nel
nuovo Senato, così come emendato da un presunto accordo fra Partito
democratico, Forza Italia, Nuovo centro destra e Lega, coprirebbe anche i
delegati delle regioni. Non ha senso. E’ bislacco e fuorviante. Un fritto misto
di paranza condito con crema cacio e pepe, guarnito con panna montata e
grattatina di rabarbaro. Un torcibudella. Una giusta guarentigia consiste nel
fatto che nessuno deve essere perseguito per quel che dice o vota in un’Aula
parlamentare. In generale in un’assemblea elettiva. Se offende o calunnia
devono provvedere le norme regolamentari (interna corporis). Ma vi pare
accettabile che un consigliere regionale, per il solo fatto d’essere stato
delegato a rappresentare l’autonomia locale nell’ircocervico Senato del futuro,
non può essere arrestato, intercettato, perquisito? Gli altri come lui sì, gli
altri eletti sindaci o consiglieri regionali sì, ma lui (o lei) no, perché lo
hanno mandato al Senato. E non voglio neanche immaginare quale tipo di
selezione s’innescherà, se dovesse passare una simile corbelleria. Posto che
nessuna regione potrà avere meno di tre senatori, c’è spazio perché ciascuno ci
metta il proprio miglior delinquente, il proprio campione nell’esporsi al
pericolo d’indagini. Se c’era un modo per umiliare e ridicolizzare il sano,
giusto e necessario istituto dell’immunità, lo hanno trovato.
lunedì 23 giugno 2014
RENZI CAPOLAVORO: 80 EURO A QUALCUNO, 240 EURO A TUTTI I GALEOTTI D’ITALIA
Risarcimenti ai detenuti
che hanno vissuto o vivono in celle e spazi al di sotto dei tre metri, dunque
in condizioni definibili disumane e per questo hanno fatto ricorso alla Corte dei diritti dell’uomo a Strasburgo:
il Consiglio dei ministri ha dato il via libero al decreto d’urgenza che li
sancisce. E stabilisce il prezzo per risarcire: 8 euro al giorno, che in un mese fanno 240
euro.
Il testo, su proposta del
premier Matteo Renzi e del ministro della Giustizia Andrea Orlando, prevede per
le persone ancora detenute uno sconto
di pena pari a un giorno ogni dieci vissuto in celle troppo
piccole, mentre per chi è già uscito dal carcere un risarcimento di 8 euro per
ogni giornata di detenzione trascorsa in condizioni non conformi alle
indicazioni della Corte dei
diritti dell’Uomo e tali da determinare, appunto, il
«trattamento disumano e degradante».
sabato 21 giugno 2014
NAPOLI, SILVIO BERLUSCONI DOPO L’ATTACCO ALLE TOGHE RISCHIA LA REVOCA DEI SERVIZI SOCIALI
"Magistratura incontrollabile. E impunita". Un duro sfogo, quello di Silvio Berlusconi, ascoltato come testimone a Napoli sulla tentata estorsione dell'ex direttore dell'Avanti Valter Lavitola ai danni di Impregilo. Uno sfogo che, stando alle indiscrezioni, è stato "stuzzicato" dalla presidente di corte, Giovanna Ceppaluni. In partiicolare da una domanda, quella in cui ha insistito chiedendo al Cavaliere perché lui, all'epoca capo del governo italiano, accettasse di offrire a Massimo Ponzellini, ex amministratore di Impregilo, informazioni importanti solo sulla base di una richiesta piovuta da Lavitola. Su questa insistenza Berlusconi ha sbottato. E ora, lo sfogo, gli può costare caro. Dopo il diverbio in Aula, le toghe sfruttano l'occasione per riportare Silvio Berlusconi alla sbarra. La procura di Napoli infatti valuterà lunedì, avendo ricevuto per quel giorno la trascrizione completa dei verbali di udienza del processo a carico di Valter Lavitola in cui ieri l’ex premier ha testimoniato, se aprire un procedimento a carico di Silvio Berlusconi su un’ipotesi di reato di oltraggio a magistrato, dopo lo scambio di battute con il presidente della sesta corte penale Giovanna Ceppaluni.
Cosa rischia - A valutare l'episodio sarà pure la procura di Mpresidente della sesta corte penale Giovanna Ceppaluni. Cosa rischia - A valutare l'episodio sarà pure la procura di Milano, e non quella di Napoli che potrà invece valutare autonomamente se con quella frase l'ex premier abbia commesso il reato di oltraggio alla corte (ipotesi piuttosto improbabile, ma che se fosse riscontrata si tradurrebbe in un nuovo fascicolo e in un nuovo possibile processo nei suoi confronti). A Milano, invece, si valuterà la "condotta" del leader di Forza Italia, attualmente in affidamento ai servizi sociali per la condanna Mediaset. Il pool meneghino era stato chiaro: basta attacchi alle toghe. Ma Silvio si è ribellato. E ha picchiato giù duro. Così i giudici di milano hanno già fatto sapere che i servizi sociali "sono a rischio". Se venissero revocati, per il Cavaliere si spalancherebbero le porte degli arresti domiciliari, e il conteggio della pena da scontare riprenderebbe dall'inizio".
Cosa rischia - A valutare l'episodio sarà pure la procura di Mpresidente della sesta corte penale Giovanna Ceppaluni. Cosa rischia - A valutare l'episodio sarà pure la procura di Milano, e non quella di Napoli che potrà invece valutare autonomamente se con quella frase l'ex premier abbia commesso il reato di oltraggio alla corte (ipotesi piuttosto improbabile, ma che se fosse riscontrata si tradurrebbe in un nuovo fascicolo e in un nuovo possibile processo nei suoi confronti). A Milano, invece, si valuterà la "condotta" del leader di Forza Italia, attualmente in affidamento ai servizi sociali per la condanna Mediaset. Il pool meneghino era stato chiaro: basta attacchi alle toghe. Ma Silvio si è ribellato. E ha picchiato giù duro. Così i giudici di milano hanno già fatto sapere che i servizi sociali "sono a rischio". Se venissero revocati, per il Cavaliere si spalancherebbero le porte degli arresti domiciliari, e il conteggio della pena da scontare riprenderebbe dall'inizio".
venerdì 20 giugno 2014
IMMIGRATI ACCOLTI NELLE CHIESE, ACQUASANTIERE USATE PER LAVARE I CALZINI. PERCHE’ NON LI METTIAMO NELLE MOSCHEE?
A Palermo numerose chiese sono state svuotate e
al posto delle panche per i fedeli e dell’altare sono stati sistemati lettini
per i migranti giunti oggi e nelle scorse settimane. Il centro Caritas Santa
Rosalia, tra statue di santi, stucchi e mosaici, crocifissi ha sistemato decine
di brande dove i volontari hanno sistemato i profughi. La Caritas ha attrezzato
centri ed ex scuole per ospitare 550 profughi.
Queste sono recenti alcune foto diffuse da Repubblica dove si vede
che fine stanno facendo le nostre chiese, costruite col sangue dei martiri, in
centinaia di anni, edificate con tanta fede e con i risparmi delle vedove, con
le donazioni dei poveri e dei ricchi, difese dagli invasori nelle guerre fino
alla morte.
Queste sono recenti
alcune foto diffuse da Repubblica dove si vede
che fine stanno facendo le nostre chiese, costruite col sangue dei martiri, in
centinaia di anni, edificate con tanta fede e con i risparmi delle vedove, con
le donazioni dei poveri e dei ricchi, difese dagli invasori nelle guerre fino
alla morte. Ma perchè non
proviamo a metterli nelle moschee, … così solo per farli sentire più a proprio
agio.
IL GOVERNO RENZI VUOLE OBBLIGARE I COMUNI AD ACCOGLIERE CLANDESTINI: CERCANO 100MILA POSTI LETTO
Un decreto urgente per
affrontare l’emergenza che si è creata con la famigerata operazione Mare Nostrum.. Il decreto
obbligherebbe i Comuni di tutta Italia che si stanno rifiutando di sobbarcarsi pericolosi criminali ad accogliere i clandestini e
aumenterebbe il già enorme stanziamento dei fondi necessari a garantire
l’assistenza delle migliaia di clandestini già arrivati e di quelle che nelle
prossime settimane continueranno ad approdare sulle nostre coste. Perché non
c’è un piano di difesa, ma di proseguire nella folle politica a novanta gradi. Soprattutto
per trovare adeguata sistemazione alle centinaia di presunti minori giunti
negli ultimi mesi. Non avete soldi per le vacanze? Ci pensa Mare Nostrum.
DENUNCIA CHOC DAL COMUNE DI FAVARA: ‘CI
INVIANO CENTINAIA DI CLANDESTINI
INFETTI SENZA ALCUN CONTROLLO E SENZA MEDICI’
L’impegno di questo
decreto, sarebbe stato preso dal presunto ministro
dell’Interno Angelino Al Fano con i sindaci siciliani Enzo Bianco
di Catania e Leoluca Orlando
di Palermo, che ieri sono tornati a invocare misure immediate di fronte a una
situazione che hanno definito ‘fuori controllo’. Ma le misure sono, per questi
criminali, non i respingimenti,
ma la requisizione di edifici
comunali per ospitare
i clandestini da stipendiare a 45€ al giorno. Un altro genio del governo, uno
di quelli probabilmente incontrati da Della Valle, il presunto ministro della Difesa Roberta Pinotti piange:
«tutto il peso dell’operazione “Mare Nostrum” ricade sulle spalle del
dicastero, ma noi non ce la facciamo più, quindi se deve continuare bisogna
inserirla nel decreto Missioni». Le ‘loro spalle’, sono le nostre. Sono tutti soldi delle nostre tasse.
BOLDRINI FA LA TOUR OPERATOR SULLA PELLE DEGLI ITALIANI LA SITUAZIONE SBARCHI E’ AL COLLASSO, MA LA PRESIDENTE DELLA CAMERA SPALANCA LE FRONTIERE AGLI IMMIGRATI
M a quale emergenza
immigrazione, suvvia. Non esageriamo. Migliaia di sbarchi di sfollati ogni
giorno e Laura Boldrini è lì lì per sbarcare in Sicilia, non a nuoto come Beppe
Grillo perché non ha ancora fatto la prova costume ma portandosi dietro un mare
di belle parole da dire agli immigrati, sentite qui: «Welcome, benvenuti in un
posto sicuro, nessuno vi torturerà, nessuno vi ammazzerà, nessuno vi
perseguiterà più». Una figata. Un
discorso sensibilissimo, annunciato in un'intervista alla Stampa, che passerà
alla storia come il discorso del welcome. Welcome, che problema c'è, è l'uovo
di Colombo, l'ovetto fresco di Laura. Perfino l'Europa, un pachiderma
addormentato che si è reso conto di Hitler solo quando ha invaso la Polonia,
registra una situazione gravissima, gli svizzeri se ne fregano e con un
referendum hanno chiuso le frontiere, ma per Laura la soluzione è semplice, è
welcome, accogliere tutti con una ghirlanda di fiori come alle Hawaii, tanto
diciamo la verità, Mare Nostrum per ora sono solo cavoli nostri. Attenzione, Laura mica parla a vanvera. Lei è
stata in Sudan, lì si dorme nelle bettole, il bagno è un buco per terra, sarà
di quelli alla turca, ma senza offesa per i turchi, ci mancherebbe. Ci sono
posti in cui ti camminano addosso gli scarafaggi, lo sapevate? Se è per questo
ci sono pure in molte periferie italiane, ma mica si possono imbarcare per
tornare qui a prendere il welcome di Laura. Comunque sia: «Ora che siete qui
organizzatevi, non riposate sugli allori, perché bisogna essere realistici,
l'Italia può fare molto, ma non può fare tutto». Veramente in Italia non
riescono a organizzarsi neppure gli italiani per se stessi, siamo annientati
dalle tasse, nei supermercati la gente toglie un detersivo dalla busta della
spesa perché non ce la fa a arrivare a fine mese e non ha gli occhi per
piangere e neppure la scorta per ridere. La disoccupazione forse si smuoverà
nel 2017, con questa data che si sposta sempre più avanti, praticamente i
giovani disoccupati già adesso hanno cinquant'anni. Ma non ci camminano mica
addosso gli scarafaggi, al limite ci camminano addosso gli africani, ma questi
sono discorsi egoistici. Anche perché gli italiani, non dimentichiamolo, sono
occidentali, e per una di sinistra l'Occidente è come il peccato originale per
un cattolico.
“SCIOGLIAMO LE ALI ALLA LIBERTA’”
Cervia –Milano Marittima (Ravenna)- Rimini-Gabicce
(Pesaro-Urbino) Domenica 29 giugno
L’iniziativa della Nave azzurra è alla seconda edizione la
prima quella indimenticabile del 2013 aveva il titoto “Salpiamo alla volta di
Forza Italia” e così è stato. L’evento politico di Azzurri ’94, Free
Foundation, Clubs Forza Silvio, Giovani e Seniores di Forza Italia porta il
titolo “Sciogliamo le ali alla libertà”. Una iniziativa lontana dalle polemiche
interne su primarie, assetti interni, conflitti fra movimentisti, rottamatori,
formattatori, club Forza Silvio. Il movimento Azzurri ’94 nato nel 2012 che ad
agosto terrà la sua VIII Convention, vive i malesseri di queste settimane come
una riproposizione del clima dell’autunno 2012 e come allora accetta la sfida:
scegliere i valori, i programmi, il confronto sulle idee con un'unica stella
polare la leadership del Presidente Silvio Berlusconi. “Siamo abituati alle
sfide. Non ci spaventano. Perché i militanti di Forza Italia in Emilia-Romagna,
come in tutte le Regioni Rosse sono animati da una forte passione civile e da
un preciso impegno morale: rendere effettiva e compiuta la democrazia
dell’alternanza e superare il monopolio politico-istituzionale del
centro-sinistra.- Afferma Rodolfo Ridolfi il fondatore e coordinatore di
Azzurri’94- e continua “Sappiamo di dover sacrificare molto, nel lavoro
e negli affetti, perché la speranza di rinnovamento delle istituzioni e della
politica non vada delusa. Per vincere questa sfida dovremo avere testa ed
essere capaci di parlare
giovedì 19 giugno 2014
PRESIDENZIALISMO ADESSO. BERLUSCONI INDICA LA DIREZIONE FUTURA DEL PATTO DEL NAZARENO
Il Cav.: "Forza Italia resta
all'opposizione ma dialoghiamo". E su Napolitano dice: "E' andato al
di là della funzione prevista dalla Costituzione".
Questa mattina, Silvio Berlusconi ha presentato alla Camera la nostra
proposta per l'elezione diretta del Presidente della Repubblica e la connessa
campagna, che si fonda su tre azioni parallele:
A) Abbiamo presentato al Senato emendamenti al progetto di riforma ora in esame.
B) Da settembre raccoglieremo le firme per una proposta di legge di iniziativa popolare.
C) Proponiamo un referendum propositivo, per il quale presenteremo una proposta di legge di riforma costituzionale.
Come ha ribadito stamattina Berlusconi, noi vogliamo la governabilità e le riforme che la rendono possibile. Per questo rilanciamo questo nostro antico cavallo di battaglia.
A) Abbiamo presentato al Senato emendamenti al progetto di riforma ora in esame.
B) Da settembre raccoglieremo le firme per una proposta di legge di iniziativa popolare.
C) Proponiamo un referendum propositivo, per il quale presenteremo una proposta di legge di riforma costituzionale.
Come ha ribadito stamattina Berlusconi, noi vogliamo la governabilità e le riforme che la rendono possibile. Per questo rilanciamo questo nostro antico cavallo di battaglia.
Puoi dire cosa pensi della
proposta lasciando il tuo commento qui: https://forzasilvio.it/comunita/approfondimento
Sarà per noi utile avere
il tuo feedback su questa prima iniziativa politica dopo le elezioni.
Ti ringrazio per
l'attenzione. Buon pomeriggio, on. Antonio Palmieri responsabile internet Forza
Italia
Sostieni
Forza Italia, dona adesso! Grazie per il tuo aiuto.
FORZA ITALIA VUOLE LE RIFORME, E LE VUOLE BUONE. VIA ALLA CAMPAGNA PER L'ELEZIONE POPOLARE DIRETTA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA DI SILVIO BERLUSCONI
1. Forza
Italia sostiene l'elezione diretta del Capo dello Stato da parte dei cittadini.
Oggi inizia una campagna di
mobilitazione che intende coinvolgere milioni di elettori e rivolgersi ad
ogni cittadino, che appartenga a questo o quello schieramento politico o non si
riconosca in nessuno di essi. A questo fine depositeremo in Cassazione le
proposte di legge di iniziativa popolare rivolte a questo scopo. E
successivamente inizieremo la raccolta delle firme.
2. (I
moderati con questa iniziativa si confermano il motore autentico di un percorso
inderogabile di riforme).
3. Nella
storia repubblicana sono state proposte riforme fin dalla prima legislatura.
Nessun parlamento è però riuscito ad approvare una revisione compiuta della II
parte della Costituzione. Dal 1948 ad oggi solo il Governo Berlusconi nel
2005 - sostenuto da Forza Italia, Alleanza Nazionale, Lega Nord e Udc - è
riuscito a realizzarne una (dal 1948 ad oggi).
4. Quella
legge conteneva una riforma organica all'insegna della semplificazione
decisionale, all’insegna della riduzione del numero dei parlamentari,
all’insegna della fine del bicameralismo e del rafforzamento dei poteri del
capo dell’esecutivo.
Conteneva norme antiribaltoni e
lo statuto dell'opposizione.
5. Quella
riforma fu disprezzata e irrisa dalla sinistra che decise di cancellarla attraverso un
referendum abrogativo, pur di incassare un successo immediato. Oggi molte delle
personalità
Mattinale – 18/06/2014 5
6. Nel
2012 un ramo del Parlamento riuscì ad approvare, sempre grazie al
centro-destra, un'altra riforma organica, federalista e
presidenzialista. Ma purtroppo l'opposizione del centro-sinistra ancora una
volta rese impossibile portarla a termine.
mercoledì 18 giugno 2014
BAZZONI: “LA RIFORMA RENZI-MADIA DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE AUMENTA A DISMISURA LE CLIENTELE ED I COSTI”
Il capogruppo di Forza Italia in Regione,
Gianguido Bazzoni, è molto preoccupato per l’annunciata riforma della PA,
targata Renzi-Madia:- “Questa riforma è un passo indietro, perché favorirà le
clientele ed aumenterà a dismisura i costi, che, come sempre, si tradurranno in
tasse per i contribuenti. Un esempio delle riforme di Renzi lo vediamo in
questi giorni con i famosi 80 euro che stiamo pagando salato con IMU-TASI-TARES
ecc. . Il punto più scandaloso della riforma riguarda l’abolizione delle
limitazioni ai Comuni nelle assunzioni, come: la possibilità di superare il 50%
della spesa totale, per il personale, la possibilità di superare il 50% anche
nelle aziende partecipare dal Comune, l’innalzamento del limite per i dirigenti
dal 10% odierno al 30% nei Comuni sopra i 250.000 abitanti. Ancora più
vergognoso è aver tolto, per gli staff di assessori e sindaci, i vincoli di
curriculum e laurea che valgono per analoghi incarichi nell’organico dello
stesso ente.” -Bazzoni trae le logiche conclusioni da queste mosse che
porteranno ad impinguare le pubbliche amministrazioni di decine di migliaia di
nuovi stipendiati:-” Queste mani libere che si danno agli amministratori locali
hanno tutta l’aria di essere il premio per la vittoria elettorale del PD, che
potrà gonfiare a dismisura gli organici e vivere di clientele. Tali norme”-
conclude Bazzoni:-“sono palesemente in contrasto con l’obiettivo di ridurre la
spesa dello Stato e la burocrazia che uccide le imprese, cosa tanto sbandierata
dal premier e dai suoi seguaci. L’esperienza ci insegna che la sinistra è
sempre la stessa: aumenta solo le spese e le clientele, che si traducono in
nuove tasse per gli italiani.”
martedì 17 giugno 2014
BILDERBERG 2014: LE IMMAGINI MAI VISTE E LE PROVE DEL GOLPE DEI BANCHIERI
Un reportage esclusivo che
ho realizzato in diretta da Copenaghen dove si è svolta la riunione del
Bilderberg 2014.
120 potenti chiusi in un hotel di lusso per 3 giorni a decidere le
sorti dei nostri governi e quindi delle nostre vite. Cecchini sui tetti, no fly
zone, hotel blindato, poliziotti e militari ad ogni angolo eppure sui giornali
nessuna notizia, in Tv nessuna
immagine. La storia si ripete ogni anno dal 1954 ma di questo
Gruppo non si deve parlare. Nessun programma Tv ha accettato di mandare in onda
queste immagini con i 6 minuti che rompono il silenzio e svelano con prove
incontrovertibili gli obiettivi di una delle organizzazioni più censurate del
mondo.
Per approfondimenti: http://www.francescoamodeo.net
lunedì 16 giugno 2014
CARO DELL’UTRI, GRAZIE DI TUTTO
EDITORIALE DALLA “LA VOCE” DI DAVIDE BRULLO”. FA RIFLETTERE
Dico solo grazie . Amo i perdenti e i perduti, mi piace quella frase di
Brecht secondo cui “poiché dalla parte della ragione tutti i posti erano
occupati, ci siamo seduti dalla part edel torto” Ho conosciuto Marcello
Dell’Utri nel 2002. Fui assunto come redattore del “Il Domenicale” . Ricordo
che aveva gli occhi sfuggenti. Prima di allora, sapevo tutto di Rilke o di Conrad
e ignoravo chi fosse dell’ Utri, si dileguarono come foglie al vento,
imparai a conoscere Dell’Utri. Non mi
pareva particolarmente intelligente. Eppure, sponsorizzava la Mostra del libro
antico di Milano, aveva creato la mirabile Biblioteca di via Senato, il cuore
di una rivista di pregio, “l’Erasmus”,
diretta dal luminare Carlo Carena (uno che ha sempre lavorato per Einaudi), su
cui scrivevano penne emerite. Foraggiava 7na collana editoriale che ha pubblicato
Karl Marx e Thomas S. Eliot, Giordano
Bruno e Giovanni Papini.
L’Italia è il Paese che appende a testa in giù chi era adorato l’attimo
prima, che lapida con granate di monetine Bettino Craxi, fino ad allora un
divo. Ostinatamente, allora, dico grazie
a Marcello Dell’Utri, perché è facile, oggi rinnegare tre volte come fatto Pietro. Dell’Utri va in
carcere per “concorso esterno in associazione mafiosa”. Cesare Battisti, che
quest’anno compie sessant’anni, è stato condannato all’ergastolo per aver
concorso all’opera di quattro omicidi. Ma in carcere non va. E’ stato
pubblicato da Einaudi, e ha goduto della solidarietà di moltissimi
intellettuali nostrani, anche di Robeto Saviano. Adesso è in Brasile, libero.
Forse si guarda i Mondiali. Davide Brullo La Voce
domenica 15 giugno 2014
ALTRO CHE BONUS DI 80 EURO, LA TASI NE COSTA IN MEDIA 231
Lunedì scadono
i termini per pagare la Tasi. Per un italiano su due il conto sarà più salato:
con l'aliquota al 2,5 per mille la media nazionale a 231 euro. L'imposta estesa
a 5 milioni di famiglie in più. Le associazioni di consumatori: "Rischia
effetto devastante"
Un coccolone per chi,
incassato il bonus di 80 euro in busta paga, adesso
deve far fronte a una serie di rincari e nuovi balzelli che non lasciano fiato.
Secondo uno scrupoloso studio del servizio politiche territoriali della Uil,
che ha incrociato oltre 75mila combinazioni diverse, per il 52,8% delle
famiglie italiane la Tasi sarà più pesante dell'Imu.
Una famiglia su due
pagherà di più. Ma quanto salata? Per Adusbef e Federconsumatori si tratterà
addirittura di una vera e propria stangata generalizzata. "Le detrazioni, laddove applicate,
sono inferiori a quelle che si pagavano precedentemente con l’Imu", fanno
notare le associazioni di consumatori sottolineando che la nuova imposta sugli immobili "si attesterà nella
media nazionale a 231 euro qualora sia fissata al 2,5 per mille".
Ma quel che è peggio è che la Tasi dovrà essere pagata anche da 5 milioni di
famiglie che prima, grazie alle detrazioni sulla prima casa e alle basse
rendite catastali, non pagavano affatto l'Imu. Di queste, infatti, la metà che
beneficerà di una minima detrazione passerà dal non pagare affatto a una media
di 118 euro. L'altra metà senza detrazione arriverà addirittura a sborsare 183
euro. "Una condotta
scandalosa e inaccettabile quella delle amministrazioni comunali, che non sono
state in grado di tutelare le fasce più deboli della popolazione definendo
detrazioni adeguate", affermano Rosario Trefiletti ed Elio
Lannutti. Secondo i dati pubblicati dalle associazioni dei consumatori, l'impatto
della nuova imposta voluta dall'ex premier Enrico Letta rischia di essere devastante.
Soprattutto per i nuclei famigliari più in difficoltà.
Da qui l'appello al
governo Renzi a intervenire per rimettere mano alle detrazioni. Mentre Renzi va
in giro per l'Italia a vantarsi di aver dato un bonus di 80 euro alle famiglie in
difficoltà, quelle stesse famiglie lunedì dovranno sborsare in media 231 euro
per far fronte alla nuova imposta. Una stangata
fiscale che va a sommarsi alla pioggia di tasse, balzelli e
bollette che, come un imbuto soffocante, vanno in scadenza tra giugno e luglio.
venerdì 13 giugno 2014
PIACCIA O NO, SULLA LIBIA AVEVA RAGIONE BERLUSCONI
E se qualcuno s’azzarda a
dire che Berlusconi, almeno in certe occasioni, vedeva più lontano dei suoi
successori e degli stessi colleghi del suo partito, che succede? Dipende. Non
accade alcunché qualora l’opinione venga comunicata privatamente agli amici. Se
invece si ha la pretesa di scriverlo e di pubblicare un pezzo al riguardo su
qualche blog, apriti cielo. Nel migliore dei casi l’articolo viene ignorato o
accolto con sorrisi di commiserazione. Più probabile, tuttavia, essere coperti
da reazioni sdegnate o veri e propri insulti.
Comunque io ci provo, e il
tema prescelto è quello della politica estera. L’ineffabile Hillary Clinton, ex
Segretario di Stato USA, ci racconta ora che, prima della nefasta e non
dichiarata guerra occidentale contro la Libia, l’uomo di Arcore si oppose
con tutte le forze all’idea di Sarkozy il quale, in un summit a Parigi, aveva
manifestato l’intenzione di bombardare unilateralmente il Paese nordafricano,
con il proposito manifesto di abbattere Gheddafi e il suo regime.
Come tutti sanno Cameron e
gli inglesi si accodarono subito con entusiasmo facendo seguire i loro caccia
(e le loro bombe) a quelli francesi. Gli americani abbozzarono senza bloccare
l’iniziativa anglo-francese, e limitandosi a fornire droni in quantità e
supporto logistico.
FAENZA: TASSE LE PIU’ CARE DELLA ROMAGNA
Entro
lunedì prossimo si deve pagare la TASI, una patrimoniale tutta a carico delle
famiglie che a Faenza sarà particolarmente salata.
L’Amministrazione Comunale manfreda ha infatti stabilito di portare l’aliquota al massimo possibile immaginabile, ossia alla quota del 3,3 per mille.
Nell’immagine qui sotto abbiamo riportato il confronto con i principali comuni delle province di Ravenna e Forlì/Cesena: a Ravenna e Cesena non si paga per il momento nulla, a Forlì e Lugo ci si è fermati al 2,5 per mille, a Cervia siamo al 2,2, mentre Faenza svetta incontrastata....
L’Amministrazione Comunale manfreda ha infatti stabilito di portare l’aliquota al massimo possibile immaginabile, ossia alla quota del 3,3 per mille.
Nell’immagine qui sotto abbiamo riportato il confronto con i principali comuni delle province di Ravenna e Forlì/Cesena: a Ravenna e Cesena non si paga per il momento nulla, a Forlì e Lugo ci si è fermati al 2,5 per mille, a Cervia siamo al 2,2, mentre Faenza svetta incontrastata....
Non solo.
A Faenza i cittadini sono chiamati nello stesso
giorno anche a versare la “mini-imu 2013” legata al fatto che anche l’anno
scorso il Sindaco fissò un livello di tassazione abnorme per l’imposta sulla
casa.
Ed ancora: per i proprietari vale la pena ricordare
che c’è anche da pagare, sempre entro il 16 di giugno, l’imposta sui rifiuti.
Insomma un ingorgo di tasse locali che spreme i
faentini in maniera assolutamente maggiore dei loro colleghi romagnoli.
DUE PER MILLE A FORZA ITALIA DELLE TASSE PERSONALI: IO L’HO FATTO! FALLO ANCHE TU.
Caro Vincenzo,
quest'anno, per la prima
volta, è possibile destinare il due per mille delle tasse personali al sostegno
di una forza politica Destina
il tuo due per mille a Forza Italia!
Anche questo è un modo per diventare "azionista della libertà" e sostenere l'impegno del presidente Berlusconi per ricostruire un centrodestra competitivo con la sinistra e con Grillo e per continuare il rinnovamento di Forza Italia. Qui puoi trovare le indicazioni e la modulistica necessaria per compiere questo gesto "piccolo" ma che produce un grande sostegno per Forza Italia:
http://sostieni.forzaitalia.it/notizie/due-per-mille.php
Anche questo è un modo per diventare "azionista della libertà" e sostenere l'impegno del presidente Berlusconi per ricostruire un centrodestra competitivo con la sinistra e con Grillo e per continuare il rinnovamento di Forza Italia. Qui puoi trovare le indicazioni e la modulistica necessaria per compiere questo gesto "piccolo" ma che produce un grande sostegno per Forza Italia:
http://sostieni.forzaitalia.it/notizie/due-per-mille.php
Usalo tu e fallo conoscere
ai tuoi amici. E' davvero importante. Grazie
per quello che farai.
Cordialmente, on. Antonio Palmieri responsabile internet Forza Italia
Cordialmente, on. Antonio Palmieri responsabile internet Forza Italia
giovedì 12 giugno 2014
UN PAESE DI 60 MILIONI DI IMBECILLI, GUIDATI DA UN……. INDOVINATE CHI NON VIENE A CENA AL G7
Vi ricordate il sorrisetto di Sarkozy e della Merkel su
Berlusconi che tanto venne rilanciato dai nostri media? Ben,
l’altra mattina è avvenuto un episodio simile ma molto molto peggio e ben più
grave. Dopo le riunioni ufficiali del G7, Barack Obama ha organizzato una riunione
strategica “con i partner
europei” (quindi niente Cina, niente Giappone) per stabilire
alcuni “punti fermi nella strategia
politica globale dei prossimi mesi”. Questo recitava l’ordine
del giorno e l’ora era le 17. Il
nostro premier, svolazzando come un’oca giuliva si è accodato,
tutto contento. Ed ha avuto una pessima sorpresa, ha infatti scoperto che l’Italia non era stata invitata.
Ci sono andati la Germania,
la Francia, l’Inghilterra. Lui no. A lui hanno sbattuto la porta in faccia.
L’Italia è stata tenuta fuori. Il nostro brillante sistema mediatico
naturalmente ha provveduto a non comunicare la notizia, a tacitarla, non
sottolinearla, come se nulla fosse avvenuto. L’Italia va a guidare il semestre europeo ma nessuno
dice che non è non per
merito, ma per burocrazia. Tocca a noi e ci arriviamo schiaffeggiati e umiliati. Un paese di 60 milioni di imbecilli,
guidato da un cretino. Auguri….
TROMBATO IL SINDACO PIU’ AMATO D’ITALIA! CATTANEO SI E’ AUTO-FORMATTATO
Clamoroso a Pavia. Il sindaco della città, Alessandro Cattaneo, ha
perso il ballottaggio con lo sfidante Massimo Depaoli (a capo di una coalizione
di centrosinistra). Nonostante il risultato fortissimo del Partito Democratico
in questa tornata elettorale, il centrodestra era sicuro di mantenere la guida
di Pavia. Per un motivo molto semplice: Cattaneo ha goduto di altissima
visibilità e di ottima stampa, ed è stato leader dei formattatori del PdL. Quest’ultima esperienza si è col tempo
conclusa con un autentico fallimento dopo minacce, giravolte, figuracce,
inchini, impegni e promesse che venivano rimangiati come se niente fosse e
voleva anche mantenere l’IMU. Recentemente Cattaneo aveva conquistato il titolo
di “sindaco più amato d’Italia” a seguito di una indagine del Sole24Ore. Il
gradimento, secondo il sondaggio, sfiorava il 70% dei suoi cittadini. A quanto
pare un’altro clamoroso errore dei sondaggi. Ieri i cittadini di Pavia hanno
espresso un altro parere.
Anche i giovani di Forza Italia, a volte sbagliano, quando si
comportano come i vecchi tromboni (Fini; Follini, e tutti i rottama tori), non
vanno molto lontano. Occhio e attenti ai nuovi “rottama tori”
RAPINA GIGANTE DELLA TROIKA IN GRECIA: TASSA PER “ABITARE CASA PROPRIA“ (PROVA GENERALE PER L’AUTUNNO IN ITALIA?)
ATENE – La nuova legislazione fiscale della
Grecia è chiara ed è entrata in vigore dal primo gennaio 2014: nel reddito dalle proprietà
viene considerato anche “il reddito
imputabile” dall’uso della propria proprietà, che magari i
genitori hanno donato ai figli per vivere senza affitto. Secondo il quotidiano
greco “Eleftheros Typos”,
come riporta KTG, la tassa su redditi “fittizi” sarà calcolata in base al
valore della proprietà con un moltiplicatore del 3%. I contribuenti che vivono nelle loro
proprietà avranno un carico
fiscale addizionale dell’11-13%, solamente per utilizzare le
proprie case. In altre parole, nella
Grecia sotto commissariamento della Troika i proprietari immobiliari che vivono
nelle loro case saranno chiamati a pagare una tassa “per vivere nella loro abitazione“,
con l’eccezione dei redditi fittizi di case superiori ai 200 metri quadrati,
concessi a figli o genitori per viverci. La tassa sarà del 10% del reddito fittizio di proprietà
superiore ai 12 mila euro e il 33% per ogni valore superiore.
Ad esempio per una propietà di 200,000 euro, il reddito fittizio è di 6 mila
euro ed il proprietario deve pagare 600 euro per viverci. Questa nuova tassa si aggiunge a quelle già esistenti, regolari
e di emergenza, imposte sulle abitazioni e saranno unificate in una unica. E
quindi vivere in una propria abitazione viene considerato come una “presunzione di reddito“. E
l’ufficio delle imposte calcolerà 40 euro a metro quadro come cifra di
riferimento per mantenere la proprietà. E così se un contribuente è disoccupato
ma proprietario di un’abitazione di XY metri quadrati, l’ufficio delle imposte
creerà un reddito fittiziosu misura: 3,000 euro l’anno per i bisogni di
sopravvivenza e 3000 euro per il mantenimento della casa. A cui pagare le
rispettive tasse. La proprietà immobiliare è per la Troika la princiaple fonte
di rendia. Anche se non produce alcun reddito, come nel caso in cui a viverci
sono i proprietari.
CHIACCHERE E MEDAGLIE
Se si potesse appuntare al petto, come i vecchi ufficiali dell’Armata
Rossa, una mostrina per ogni battaglia sostenuta e vinta, a Renzi non
basterebbe il davanti della giacca e dovrebbe utilizzare anche la schiena. Proviamo
ad elencarne alcune, pur rendendoci conto che la lista è largamente incompleta,
chiedendo scusa in anticipo per le mancanti.
Fine dell’immigrazione
clandestina. Operazione Mare Nostrum.
Eliminazione della
disoccupazione generale e giovanile.
Soluzione del problema della
spesa bisettimanale con 80 Euro lordi.
Stop ai suicidi di imprenditori
e di disoccupati.
Apertura di migliaia di nuove
aziende. Rientro di imprese dall’estero.
Boom di investimenti stranieri.
Finalmente più tasse nazionali,
regionali, comunali. Mancano notizie sulle provinciali.
Euforici giudizi di Enti
internazionali (Bce, Fmi, Standard & Poors, Commissione Europea) e
nazionali (Confindustria, Confcommercio, Confartigianato, ecc.).
Sanzioni alla Russia, in
ossequio ai desiderata di Frau Merkel e del Premio Nobel Obama, dopo il trionfo
della Primavera Araba. Per risolvere così il problema del gas.
Par condicio nella Televisione
di Stato. Con ampio spazio sul TgRenzi (ex Tg1) anche per Bonafè e
Serracchiani.
Drastica riforma della
giustizia. Spacciatori finalmente in libertà.
Ad onor del vero bisogna assegnare qualcuna delle mostrine anche ai
suoi due predecessori Monti e Letta,
anche loro come lui, eletti dal Popolo Sovrano.
Un problema sarà poi se
qualcuno gli chiederà spiegazione di ciascuno di questi trofei: ma la sua
fantastica abilità nell’intortare di chiacchiere il volgo, tanto da convincerne
undici milioni a votare per lui (peraltro in una elezione europea senza
riscontri pratici), riuscirà con nuove promesse a far dimenticare quelle
elencate qui sopra.
mercoledì 11 giugno 2014
LETTERA DEL COORDINATORE REGIONALE EMILIA-ROMAGNA
Presidenza Comitato Regionale Emilia Romagna
Cari amici, Forza Italia
è stata partecipe a 6 ballottaggi su 9
Sassuolo (Mo); Vignola (Mo) ; Fidenza (Pr) ; Molinella
(Bo) ; Savignano sul Rubicone (Fc) ; Riccione (Rn)
Abbiamo perso tre amministrazioni uscenti: Sassuolo, Fidenza , Molinella.
Abbiamo perso Savignano sul Rubicone che per la
prima volta affrontava il doppio turno ed ha comunque ottenuto un eccellente
risultato.
Abbiamo conquistato Riccione con la lista Forza Italia – Berlusconi per Tosi .
Il
centrodestra ha conquistato Vignola
con una lista civica capeggiata dal Sindaco Smeraldi
I motivi degli
scarsi successi sono : Poca affluenza
generale ; Scandali vari (Expo – Mose etc ) ; A Sassuolo ha trainato la
visita di Renzi; A Fidenza avevamo rotto la maggioranza per colpa del sindaco
uscente ed è stato difficile riconquistare fiducia. A Molinella ci ha penalizzati la spaccatura
nel PSDI , Forza Italia ha tenuto comunque il 17% dei consensi
Nei fatti si può parlare di una
“Costa Azzurra” dove abbiamo aggiunto Riccione a Bellaria Igea Marina, Cesenatico e Gatteo. Un
modello vincente che dovremo approfondire e prendere ad esempio.
Per il
prossimo futuro è aperta la dialettica su congressi e primarie, strumenti che
offrono una maggiore partecipazione democratica della base.
Il presidente
Berlusconi ha già espresso parere favorevole alle primarie di Coalizione. Un
po’ più controversa la questione interna a Forza Italia. In attesa dell’Ufficio
di Presidenza e di linee guida precise, ripartirò con gli incontri sul
territorio per salutare sindaci e consiglieri confermati e conoscere i nuovi. Ringrazio
tutti per l’attività svolta in condizioni oggettivamente difficili.
A tutti auguro
buon lavoro e resto a disposizione per portare a Roma le istanze del
territorio. On. E.M. Palmizio
“BASTA LITI INTERNE” L’ALTOLA’ DI BERLUSCONI
Lo sfogo di
Berlusconi non placa le tensioni nel partito. Caso Ruby, i timori di una nuova
offensiva giudiziaria Adalberto
Signore - Che non avrebbe partecipato all'Ufficio di
presidenza era noto da giorni. Così come si sapeva che non sarebbe stata certo
la riunione di ieri l'occasione per un chiarimento tra le diverse anime di
Forza Italia. Il fatto che tutto sia andato secondo copione,
però, non significa che il problema non esista. Tutt'altro, visto che a piazza
San Lorenzo in Lucina il termometro ha ormai superato il livello di guardia.
Con un Silvio Berlusconi che non solo è stufo di assistere ai continui scambi
di accuse reciproche all'interno del partito, ma che ha pure la testa su ben
altri problemi, visto che è ormai imminente l'avvio del processo di appello per
Ruby.
Nonostante la tempesta che
sta investendo la procura di Milano, l'ex premier è infatti convinto che la
tempistica del secondo e terzo grado sarà ancora una volta piuttosto celere,
con il rischio di vedersi confermare la condanna già entro fine anno. Cosa che
potrebbe influire, e non poco, sul suo attuale status, visto che l'affido ai
servizi sociali per la sentenza Mediaset potrebbe a quel punto essere
ridiscusso e sostituito con pene più restrittive. È questo, nella sostanza, il
timore di un Berlusconi che - pur rispettando la consegna del tribunale di
Sorveglianza ad evitare ogni dichiarazione in tema di giustizia – continua a pensare dei
processi a suo carico esattamente le stesse cose di qualche mese fa.
martedì 10 giugno 2014
NON VOGLIO ALLONTANARE NESSUNO MA DOBBIAMO RINNOVARCI LE DIVISIONI DISORIENTANO IL NOSTRO ELETTORATO E FAVORISCONO L’ASTENSIONISMO
“Le ultime elezioni
amministrative hanno dimostrato che un italiano su due non ha votato e una
diminuzione dei voti all’attuale centrodestra. Certo l’onda lunga di Renzi alle Europee non
dico che si sia arrestata, ma si é arenata. Il Paese, con questa astensione,
richiede cambiamento, ma soprattutto trasparenza. Insomma, ci vuole una classe
politica nuova. Le risorse ’elettorali’ di Renzi, che ha disposto 80 euro per
persone che in realtà non ne hanno bisogno, dovevano andare soprattutto alle
imprese. Per quanto riguarda il centrodestra, Forza Italia da sola non ce la
può fare e c’é bisogno di nuove alleanze, ma su basi nuove. La figura del
politico deve essere una figura di esempio, di trasparenza e di umiltà Il
centrodestra propone cinque anni di sviluppo, ma ci vuole una ricetta
credibile. Tre grandi opere, Tav, Expo e Mose, invece che essere un volano per
l’economia, sono diventate, per colpa della corruzione, tre esempi di
malapolitica”.
IL CENTRO DESTRA CHE VINCE CINQUE CAPOLUOGHI ANCHE NEL CUORE DELLE REGIONI ROSSE
Passata la sbornia
renziana post europee, il centrodestra
riesce in uno scatto di reni a conquistare cinque città capoluogo alle elezioni
amministrative. Al primo turno l'unico pallino azzurro era su Ascoli Piceno,
dove Guido Castelli
non ha faticato troppo per chiudere in prima battuta con quasi il 60% dei voti,
40 punti davanti alla coalizione di centrosinistra. Roccaforti - Nel turno di
ballottaggio dove Livorno crolla sotto i colpi dei grillini, dopo 70 anni
ininterrotti di sinistra, anche il centrodestra può vantare vittorie epocali. A
Perugia Andrea Romizi
del centrodestra ha conquistato il capoluogo umbro con il 58%, sconfiggendo Wladimiro Boccali del Pd
fermo al 42%. Una rimonta incredibile partita al primo turno dal 26,31%. Altro
ribaltone c'è stato a Potenza, dove Forza Italia riconquista la città con Dario De Luca raccogliendo
oltre il 62% delle preferenze, quando il 25 maggio la coalizione di
centrodestra si era fermata al 16,79%. Si conferma primo cittadino di Teramo Maurizio Brucchi, vincitore
alla fine dello spoglio con il 51,54%, dopo aver già sfiorato la vittoria al
primo turno con il 49,77%. Anche Spoleto
al centro destra.
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