Da oggi il Presidente del Popolo della Libertà,
Silvio Berlusconi, sarà a Dallas (Texas) per l'inaugurazione della Presidential
Library, la grande biblioteca-museo, e insieme centro di studio, ricerca e
iniziative filantropiche, voluta dall'ex Presidente americano George W. Bush.
Si tratta di un evento - riferisce una nota del
Pdl - al quale parteciperanno, insieme all'organizzatore George W.Bush,
l'attuale Presidente degli Stati Uniti Barack Obama e gli altri tre suoi
predecessori, Bill Clinton, George H.W. Bush e Jimmy Carter. Tra i leader
invitati saranno presenti Tony Blair e Josè Maria Aznar. Per l'Italia è stato
invitato il Presidente Silvio Berlusconi.
Ammesso che fosse necessario, l’invito a
Berlusconi in rappresentanza dell’Italia conferma che il leader azzurro,
quattro volte premier, è tuttora uno dei pochissimi rappresentanti del nostro
Paese che gode di stima e considerazione a livello mondiale. Dunque un leader
politico autorevole e prestigioso, uno statista che ha fatto la storia recente
dell’Italia e per questo considerato un invitato di riguardo per dare lustro,
insieme ad altri grandi del mondo, all’inaugurazione della prestigiosa
Presidential Library di Gorge W. Bush.
Un successo personale e politico per Berlusconi,
ma anche una sconfitta clamorosa degli avversari, togati e non, che in questi
anni hanno fatto di tutto per scalfirne l’immagine in patria e fuori. Grazie
all’invito negli Usa, che fa seguito al ruolo centrale e vincente che
Berlusconi ha svolto nella recente crisi politica in Italia, l’antiberlusconismo
come pregiudizio politico lascia finalmente il passo al riconoscimento, non
banale ma concreto, di una verità molto semplice: “meno male che Silvio c’è”.
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