Berlusconi è risorto e ha i suoi
voti. Dobbiamo farcene una ragione e prendere questo fatto come un dato. A Bari
per la seconda volta Silvio Berlusconi
ha radunato le folle, e ha fatto un discorso potente. Bersani, peggio di Occhetto è riuscito nel capolavoro di
fare affondare nei sondaggi una coalizione che solo 3 mesi fa aveva oltre il
40% dei consensi a più di 20 ounti dal PDL. La verità è che se si votasse a
stretto giro è certo che il Centro Destra non scenderebbe al di sotto del suo
30% e avrebbe la possibilità di risultare prima coalizione alla camera e
sfiorare il colpo anche al Senato. Vediamo le conseguenze, questi i dati: a) Il PD ha la maggioranza assoluta
alla camera, dunque nessun governo è possibile se non in coalizione con il PD. b) il
PDL, oggi, non teme più le elezioni, può giocare su entrambi i
tavoli: o formare un governo alle SUE condizioni o andare alla rottura. c) Il
Movimento 5 Stelle sta perdendo consensi perché gli manca
un bersaglio facile, ovvero un governo su cui sparare, e non può neppure
prendersela con il PD e il PDL perchè non formano un governo, i primi a non
averlo voluto formare sono loro. Il Parlamento non funziona ne funzionerà MAI
(giunta per le elezioni in primis) prima di una formazione di un qualsiasi
governo. d) Monti e Scelta Civica sono ectoplasmi pronti a
scomparire dalla scena politica in caso di elezioni. Conseguenze:
Il PD e Bersani, nell’attuale forma sono
crocifissi, se formano un governo con politico Berlusconi
verrebbero distrutti dallo stesso odio che hanno seminato per 2 decenni. E
Berlusconi, sapendo di essere vincente in caso di elezioni può alzare il prezzo
a suo piacimento, sia nella scelta del presidente del consiglio che dei
ministri e del programma di un eventuale coalizione. L’unica via di salvezza
per il PD e per Bersani nell’attuale forma è un intesa con l’M5S. Il PDL, anzi Berlusconi è nella condizione ideale,
ha mantenuto e ricompattato il suo elettorato, a questo giro NON ha alcuna vera
responsabilità nella formazione di un governo,ne nella conduzione dell’attuale
governo dimissionario.
Il Movimento 5 stelle è in un vicolo
cieco, più passano i giorni senza un governo ne un parlamento e
maggiore è la delusione della parte più volatile del suo corpo elettorale, cioè
l’elettorato non grillino ma semplicemente “stufo”. E’ stato un grave errore non proporre un governo a 5
stelle con un suo programma, un suo premier e magari suoi ministri.
Su quella basa andava cercata e va tutt’ora cercata l’intesa con il PD. Se poi,
come probabile, un intesa si rivelasse impossibile (ad esempio la rinuncia del
finanziamento ai partiti e ai giornali di partito oltre che a tutti gli altri,
tanto per dirne una), quanto meno l’M5S avrebbe assolto pienamente al suo
compito potendo dire di averci tentato.
Cosa accadrà? Ammetto di non
averne più idea. La ritrovata potenza di Silvio Berlusconi e la velocità con
cui il PDL ha fatto dimenticare 51 fiduce a Monti e il disastro fatto di
maggiori tasse, debito e buocrazia lasciato a Monti stesso nel 2011 complica
enormemente il quadro lasciando aperte tutte le strade: Accordo PD-PDL Tentativo
di Bersani di formare un governo di minoranza
Accordo PD-M5S Governo tecnico
Ad ogni modo faccio i complimenti
a Pier Luigi Bersani per avere condotto una campagna elettorale persino
peggiore di quella di Ochetto e al PD per non avere fatto passare Matteo Renzi
alla guida del partito.
Per quello che riguarda l’M5S beh,
ragazzi: ora giocate in serie A non state più a fare politica a Parma, in
Sicilia su un blog e nei meetup. La scelta è quella fra lo “stare fuori”
deludendo (a torto, ma tant’è) molti elettori di opinione o se provare, almeno
provare a fare un governo a 5 stelle.
Lo ripeto, Berlusconi è risorto è HA I SUOI VOTI,
si rivotasse domani quel 30% e oltre è SUO! L’M5S può scordarsi di avere le
maggioranza, al massimo se tutto va veramente bene può vincere di un soffio.
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