martedì 17 febbraio 2015

SI ALL’INTERVENTO IN LIBIA, MA IL GOVERNO COINVOLGA IL PARLAMENTO

"La drammatica evoluzione della situazione in Libia é la dimostrazione di quanto furono sbagliate le scelte occidentali relative al Nord Africa negli anni passati. Scelte che non abbiamo mai mancato di criticare e denunciare, ben prefigurando quali nefasti scenari futuri avrebbero prodotto.
Oggi purtroppo la realtà ci dà ragione. L'Italia non può tollerare la minaccia derivante dall'esistenza di un califfato dichiaratamente ostile alle proprie porte, sulle coste di uno Stato, la Libia appunto, ormai totalmente fuori controllo e distante poche centinaia di chilometri dalle nostre coste. Accogliamo con favore l'intento del governo di non abdicare alle responsabilità che ci derivano dal ruolo che il nostro paese deve avere nel Mediterraneo e nella difesa del nostro continente, della sua civiltà e dei suoi valori di libertà, oggi minacciati.  Forza Italia, in questi venti anni sia da forza di governo che di opposizione, non ha mai rinunciato ad assumersi le proprie responsabilità e anche oggi é pronta a contribuire in modo costruttivo alle difficili scelte che il nostro paese dovrà prendere. Ci auguriamo che l'esecutivo voglia al più presto coinvolgere il Parlamento tutto nell'assunzione di decisioni che, per la loro gravità, debbono trascendere le appartenenze di parte e di schieramento".
Dopo la notizia del possibile invio di 5mila soldati italiani nell'ex colonia, il Cavaliere si dice d'accordo con l'ex alleato del Nazareno. Prodi: "Non so perché non fui coinvolto quando le autorità libiche mi chiesero come mediatore". Salvini: "I migranti? Lasciamoli al largo" Forza Italia ha detto sì: il partito ex alleato del Pd in tema di riforme garantisce il proprio appoggio al governo su un eventuale intervento militare in Libia. E’ stato il leader azzurro in persona a giudicare positivamente il possibile invio di 5 mila soldati nell’ex colonia per contrastare l’avanzata dell’Isis: “Un intervento di forze militari internazionali, sebbene ultima risorsa, deve essere oggi un’opzione da prendere in seria considerazione – ha detto Silvio Berlusconi- accogliamo con favore l’intento del governo di non abdicare alle responsabilità che ci derivano dal ruolo che il nostro paese deve avere nel Mediterraneo”. La questione libica offre quindi al Cavaliere, nonché contraente del patto del Nazareno, l’occasione per tendere la mano all’ex alleato Matteo Renzi e per far intravvedere la possibilità di una riappacificazione.
Giovanni Toti è ancora più chiaro: “L’esecutivo – ha dettol’europarlamentare e consigliere politico di Forza Italiadeve coinvolgere tutte le forze politiche e non solo quelle che sostengono il governo perché qui si parla di 5mila soldati italiani che rischiano la vita. Il nostro partito – ha sottolineato – non ha mai fatto mancare il suo supporto, per cui saremo sicuramente d’accordo in caso di un intervento in Libia”.

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