sabato 7 febbraio 2015

RENZI SI COMPRA SCELTA CIVICA: SE LO FA LA DESTRA SONO “SCILIPOTI”


Renzi:le ultime parole “chi cambia partito deve lasciare la politica”. Una riflessione a quanti di Forza Italia e Grillini, che ci hanno fatto perdere le elezioni politiche nel 2013 per 120mila voti
Che il progetto di Mario Monti fosse finito, era sotto gli occhi di tutti. In Scelta civica se ne sono accorti tardi.
Giusto in tempo, però, per saltare sul carro del Pd di Matteo Renzi e prolungare l'agonia di un governo ferito dalla rottura del Patto del Nazareno, dai mal di pancia del Ncd e dai continui sgambetti della minoranza dem. Nel Pd entreranno il ministro all'Istruzione Stefania Giannini, il viceministro allo Sviluppo economico Carlo Calenda, i senatori Gianluca Susta, Alessandro Maran, Linda Lanzillotta e Pietro Ichino. Per quanto riguarda gli esponenti di Scelta civica alla Camera passeranno al partito di Largo del Nazareno Ilaria Borletti Buitoni e Irene Tinagli. Una campagna acquisti magistrale che permette al premier di dormire sonni più tranquilli. "Il grande progetto di Monti ha avuto un grande senso, ora ha esaurito la sua funzione". "L'invito di Renzi a Scelta Civica per stabilire e rafforzare un percorso comune nel cammino delle riforme, direzione che i nostri elettori ci hanno chiaramente indicato con il voto delle elezioni europee che ha dato al partito un irrilevante 0,3% - ha spiegato la Borletti Buitoni - non può rimanere inascoltato". All'appello hanno subito risposto (quasi) tutti i montiani. Tranne Monti, appunto. E il sottosegretario all'Economia Enrico Zanetti che non si è fatto problemi ad accusare i transfughi di aver fatto "una scelta demenziale"

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