La
polizia delle frontiere: "Oltre 800mila immigrati pronti a partire".
E avverte: "Il sistema è ormai al collasso". Ci sono 800mila persone,
se non di più, pronte a partire dall’Africa verso l’Europa. Il
direttore centrale dell’immigrazione e della polizia delle frontiere, Giovanni
Pinto, sancisce davanti alle commissioni Difesa ed Esteri riunite del Senato il
fallimento di Angelino
Alfano.
Il leader di Ncd, che da quando Enrico Letta è salito al governo manda avanti
il Viminale, non solo non ha saputo affrontare un'emergenza senza precedenti ma,
accettando dall'Unione europea il diktat dell'accoglienza, ha addirittura
aplificato il problema. E a certificare questo flop colossale è il suo stesso
ministero dell'Interno. "Sicuramente
- ammette Pinto - l’operazione Mare Nostrum ha dato risultati
eccellenti, anche se ha incrementato le partenze dalla Libia".
mercoledì 30 aprile 2014
martedì 29 aprile 2014
IL SOLE 24 ORE. 80 EURO NON LI PERCEPIRA’ NESSUNO. ECCO PERCHE’
Il testo
definitivo del decreto Renzi (Dl 66/14, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale
95/14 di ieri) conferma quasi tutte le anticipazioni della vigilia, con alcune
significative novità. Destinatari del nuovo credito introdotto dal comma 1 bis
dell’articolo 13 del Tuir, sono, con riferimento alla tipologia del reddito,
tutti coloro che percepiranno nel 2014 redditi di lavoro dipendente e alcune
categorie di redditi assimilati al lavoratore dipendente. Ne rimangono esclusi i pensionati.
lunedì 28 aprile 2014
giovedì 24 aprile 2014
PAROLE, PAROLE…….
Berlusconi – La campagna elettorale è iniziata e
ancora una volta come è successo negli ultimi venti anni il protagonista è solo
lui. E non ce n'è per nessuno.
Concretezza – La concretezza e l'onestà di Berlusconi
gli hanno sempre fatto promettere cose che avrebbe realizzato e non illusioni
come fa Renzi. Perché non è onesto dire che si hanno le soluzioni ai problemi
quando non è vero, così si perde la credibilità come è già avvenuto quando ha
scalzato Letta per prendere il suo scranno a Palazzo Chigi.
Ahi, ahi Renzi – Ha fatto un’Opa sul suo partito ma non
ha la maggioranza in Parlamento. Non lo controlla. Ahi ahi Renzi, che guai!
Ncd & Udc – Ncd è una neo Udc. Alfano e Casini
appiattiti totalmente come la Bassa Padana. Senza identità alcuna. Senza quid
ma neanche quod.
Nulla – Renzi non ha portato a casa nostra nulla
se non tasse, patrimoniale, stress, violenza. Nel tran tran delle sue chiacchiere
peroniste lascia che disoccupazione e povertà salgano alle stelle.
Calcio – Renzi non giocherà la Partita del Cuore.
Giusto così. C’è differenza tra un calciatore e un pallonaro professionista.
Riforme – Attendiamo con grande preoccupazione la
riforma fiscale di cui non si vede traccia...
TORNA BERLUSCONI PROTAGONISTA E RENZI SI SQUAGLIA NEL LAGO DELLE SUE CHIACCHIERE. SORPRESE IN ARRIVO
Qualcuno
si sta accorgendo che un vulcano dato per spento si sta risvegliando. Anzi,
aggiorniamo la metafora, visto che non ha mai avuto bisogno di risvegliarsi. Trattasi
di Berlusconi.
Il
rumore è quello di legacci che si rompono, è quello di un Prometeo incatenato
che si sta liberando. È un paradosso. Ma ora che conosce i confini della
sua pena, potrà esprimersi. Certo: con una metrica definita da altri, invece
che in versi liberi, ma le poesie più belle sono in endecasillabi, neanche
sciolti. Tranquilli: la rima la trova. Ed è il protagonista dei giorni che
verranno. Per questo c’è nervosismo a sinistra e nei Cinque Stelle. I
giornaloni si interrogano sulle mosse di Berlusconi. Si domandano quali armi segrete tirerà fuori,
visto che è il migliore di tutti nelle campagne elettorali. L’arma segreta è
presto detta: è lui stesso, nella sua sincerità, e capacità di esprimere il
sentire profondo del popolo italiano, in specie il ceto medio. È la sua
gente. Sono quelli che più di tutti hanno pagato e stanno pagando la crisi, e
che Matteo Renzi sta invano cercando di circuire con promesse da
magliaro, mentre sta appioppandogli nuove tasse. Con Berlusconi finalmente
sciolto dal vincolo del silenzio, in cui era confinato da 14 mesi, ha poco da
ballare sull’aia con la Maria Elena Boschi.
Per questo Renzi
è inquieto e sta esagerando. Ha finora avuto cinque ore al giorno di
televisione. Da quando è a Palazzo Chigi invade i prati della nostra vita
come uno sciame di cavallette.
È obbligato a
restare dov’è, a occupare il video, per paura che quando appena appena si
scosti, lasci intravvedere che ha distrutto tutto con le chiacchiere. Ieri
abbiamo assistito a un’ennesima performance al Tg1, dove dinanzi a
domande offertegli come babà al rum ha insultato chi cerca di fargli obiezioni
additandolo paradossalmente con il titolo di chiacchierone di cui è primatista
galattico.
Matteo
è sempre più ansioso, si sta accorgendo che la realtà è più testarda del suono
delle parole, anche se sono folte come foreste amazzoniche, e presto o tardi
presenta il conto.
Questo
conto ce l’ha in mano Silvio Berlusconi.
I giorni che
verranno saranno una iniezione di verità. Ne vedremo delle belle. La
mongolfiera di Renzi sarà sgonfiata.
Ci sono solidi mattoni su cui costruire la riscossa
dell’Italia in Europa.
L’ONESTA DEL GIUDICE DIPENDE DAL LIVELLO DI RICCHEZZA DELL’INDAGATO
È una brutta scivolata dei
giudici collegare l’ammontare
della loro retribuzione all’indipendenza nello svolgimento della loro funzione:
sarebbe come dire che al di sotto di un certo livello di stipendio essi sarebbero – legittimamente –
corruttibili.
Se le cose stanno così,
non si capisce come essi possano condannare i politici corrotti, se guadagnano
meno di loro, oppure i ladri o i truffatori più o meno indigenti.
A CERVIA DALLA LEGA ALL’ EDERA INSIEME PER SOSTENERE SAVELLI E IL SOGNO DEL BALLOTTAGGIO
Ampia coalizione per il giovane
avvocato che sfida lo storico primato del Pd di Federica Angelini
È riuscito in un’impresa senza precedenti a Cervia
e forse in tutta la provincia: unire tutte le forze di centrodestra, incluso il
Pri. Paolo Savelli sarà sostenuto dai simboli quindi dell’Edera, di Forza
Italia, dell’Ncd, dell’Udc e, notizia questa dell’ultima ora, anche della Lega
Nord. Per quanto, dopo lo scioglimento del Pdl in cui credeva, Savelli non
abbia più la tessera di alcun partito (all’epoca si dimise anche da consigliere
comunale dove era stato il più votato). Quando gli chiediamo cosa e chi voterà
alle europee, come tanti civici ci risponde sibillinamente: «Vedrò le
candidature prima di decidere».
Avvocato, gentile e cortese nei modi, giovane, cervese doc,
sulla sua bacheca di Facebook ama regalare perle di saggezza romagnola e
battute in dialetto. Sta conducendo una campagna elettorale, dice, «tutta
basata sul concreto» e non tanto sulla polemica e dice di essere orgoglioso ed
emozionato dall’appoggio di una coalizione così vasta e, appunto, senza
precedenti. Nessuna delle cinque forze a suo sostegno sembrano al momento
godere di ottima salute. Dovrà vedersela oltreché con il candidato Pd Luca
Coffari e il candidato Prc-Pdci Antonio Antonelli, anche con il civico
indipendente Michele Fiumi e con il grillino Alessandro Marconi, questi ultimi
due entrambi potenzialmente rivolti anche al suo elettorato. «Sono convinto
però – ci dice l’avvocato classe 1977 – che alle amministrative prevalgano
logiche diverse, si faccia più attenzione a quel che accade sul territorio». Quando
gli chiediamo quale di tutte le scelte fatte dalle passate amministrazioni del
Pd gli sembra la più sbagliata ci risponde che difficilmente si può scegliere:
«Quando ero in consiglio comunale ho votato contro credo al 90 percento delle
delibere, abbiamo fatto la battaglia contro il grattacielo, contro questa
organizzazione dei servizi sociali, credo che in generale Cervia sia stata
lasciata indietro, abbia dovuto spesso subire supinamente decisioni prese
altrove, a Ravenna, Bologna o perfino Roma». Su www.paolosavelli.it c’è un
programma articolato in vari punti, per esempio la salt valley e l’insediamento
di nuove industrie, l’attenzione all’entroterra del Comune, e che in alcuni
tratti si sovrappone a quello di altri candidati. Sul bilancio Savelli risponde
«che la bassa tassazione si deve all’alta presenza di attività produttive e di
seconde e terze case, oltre a una sollecitazione continua dell’opposizione in
questo senso, ma noi siamo convinti che si potrebbero anche risparmiare ancora
almeno due milioni di euro l’anno dalla spesa corrente con una
riorganizzazione». Anche Savelli lamenta l’eccessiva cementificazione del
territorio e denuncia la nuova ultima lottizzazione della zona Amati e su
Pentagramma dice: «Temo che si sia solo tentato di eliminarlo dai temi di
campagna elettorale, in realtà non c’è alcun impegno formale e tornerà
sicuramente magari rivisto al ribasso, e al ribasso saranno anche gli oneri che
Pentagramma dovrà spendere in opere pubbliche e considerando che a noi
sembravano inadeguati già i 18 o 20 milioni...
martedì 22 aprile 2014
E IO PAGO: BUTTATI 300MILA EURO AL GIORNO OPERAZIONE “MARE NOSTRUM”
Roma - Sbarchi, fughe,
polemiche. È stata una Pasqua trafficata sulle coste a Sud della Sicilia, che
ha riacceso i riflettori su Mare Nostrum, la task force messa in piedi dal
governo Letta per affrontare l'emergenza migranti: ci costa 9 milioni al mese,
vale a dire 300mila euro al giorno ma - secondo molti - finisce per attrarre
invece che respingere i disperati con il sogno dell'Europa. Gli ultimi «acquisti» nel giro di poche ore
tra domenica e ieri: tre sbarchi rispettivamente da 434, 176 e 218 persone a
Pozzallo, nel Ragusano; un soccorso a opera della nave San Giorgio della Marina
Militare per 321 migranti in difficoltà su un barcone di legno nelle acque a
Sud di Lampedusa. Forza Italia: «La
Marina non può diventare un traghetto per clandestini. Siamo ormai alla farsa,
con la segnalazione delle partenze da parte degli scafisti stessi, che fa
scattare l'intervento delle navi italiane che portano da noi quantità
sterminate di clandestini»,
sabato 19 aprile 2014
BERLUSCONI CON IL VOSTRO AIUTO FAREMO VINCERE I MODERATI
Cari Amici,
nei
vent’anni passati sono sempre stato candidato alle europee portando intorno a
tre milioni di voti. Questa volta sono stato colpito da una ingiustizia enorme,
c’è stata una sentenza mostruosa che sono convinto la Corte europea annullerà.
Nella decisione ultima del Tribunale di sorveglianza c’è stato anche
l’affidamento ai servizi sociali ad una residenza di anziani in difficoltà, “La
Sacra famiglia" di Cesano Boscone. Questo non mi ha fatto
assolutamente dispiacere perché io ho cercato sempre di aiutare chi ha avuto e
ha bisogno, e anzi per quanto riguarda la residenza degli anziani, ci sono
andato spesso accompagnando mia mamma e cercando di portare a queste
persone conforto e magari aiuti concreti. Comunqe nella scheda elettorale ci
sarà il simbolo di Forza Italia e nel simbolo, Forza Italia ha voluto mettere il nome Berlusconi. Questo
garantisce a tutti i moderati che io, durante questa campagna elettorale,
sarò in campo. E’ assolutamente vero che non si possono dividere più le
elezioni tra elezioni per l’Europa ed elezioni nazionali perché ormai la
politica è insieme, nazionale ed europea. Noi stiamo scontando questo
fatto perché l’Europa a trazione tedesca ci ha imposto la politica di rigore
che ha portato soltanto crisi. Quindi in Europa dobbiamo riscrivere, e
dobbiamo essere forti per questa ragione, tutti i trattati europei
qualcuno dei quali abbiamo firmato sotto la minaccia della pistola alla
tempia dell’imbroglio degli spread. Dobbiamo soprattutto che si possa ottenere
lo sforamento del 3% di deficit che è qualcosa di imprescindibile.
Dobbiamo anche allontanare nel tempo o addirittura cancellare il fiscal
compact. Per quanto riguarda Alitalia, gli ultimi governi ma anche
l’attuale governo, non hanno fatto nulla di veramente concreto e significativo
nella direzione di un sostegno alle imprese. La riduzione dell’Irap è diventata
un fantasma su cui non si può fare conti concreti; non c’è stata nessuna
riduzione delle tasse, anzi i governi della sinistra hanno intanto
mantenuto la tassa -l’Imu - sulla casa che invece noi consideriamo sacra.
Poi c’è
stato recentemente anche l’aumento dell’imposta sui risparmi privati, sulle
rendite finanziarie. Comunque la si giri la frittata, comunque si sia capaci di
presentare con brio, con slide e con tutto il resto le misure del governo, non
si riesce ad evadere da quella che è la ricetta sempiterna della sinistra, cioè
sempre più tasse. Credo che dobbiamo offrire a tutti i moderati una chiara
fotografia della situazione. Oggi non siamo più in una democrazia, che
significa governo del popolo. Se i governi non sono eletti dal popolo, non c’è
più una democrazia. E io penso che se noi riusciremo a rendere la maggioranza
dei moderati consapevole di questo, la maggioranza numerica dei moderati che
adesso nessuno contesta esserci forse riuscirà a trasformarsi in una
maggioranza politica. E quindi noi con questa richiesta, con questo appello che
facciamo alla maggioranza degli italiani, pensiamo non solo di poter arrivare
ad un ottimo risultato nelle elezioni del parlamento europeo, ma alle elezioni
politiche che seguiranno - che non potranno andare oltre un anno, un anno
e mezzo - pensiamo di riportare con i moderati una grande vittoria che
dia la possibilità di avere una grande maggioranza in parlamento, magari senza
alleati, che possa eleggere e sostenere un governo tutto formato da ministri
che appartengono a Forza Italia.
venerdì 18 aprile 2014
RENDICONTO 2013: MA QUALI CONTI IN ORDINE!!!
A
seguito dell'esame in Commissione bilancio della proposta del rendiconto del
2013 del Comune di Ravenna, l'Assessore Morigi si è affrettata a presentare
alla stampa un quadro idilliaco che non si può in nessun modo condividere.
L’avanzo di amministrazione che viene sbandierato infatti è con tutta evidenza
niente più di un mero escamotage tecnico-contabile,
per coprire perdite annuali nel bilancio. Da più di tre anni infatti il conto
economico del bilancio comunale presenterebbe ingenti perdite di gestione (per
limitarci al 2013 l’ordine è di circa 9 milioni di euro), perdite che non
essendo il comune una società privata con scopo di lucro, se tutto fosse
gestito nel migliore dei modi non sarebbero per forza da stigmatizzare. Il
punto però è che per non farle risultare come perdita, l'amministrazione
comunale procede ad un gioco di “sopravvenienze attive derivanti da aumento del
valore delle immobilizzazioni”, insomma
una specie di finanza creativa. Tali rivalutazioni quest'anno ammontano per
l'esattezza ad € 15.035.002,18
di cui € 2.103.000,85 provengono da “allineamenti del valore patrimoniale
rispetto a quanto rilevato nell’inventario dei beni immobili” e per €
12.932.001,33 da “incrementi del valore delle partecipazioni finanziarie
ascrivibile in gran
parte alla rivalutazione del patrimonio netto di Ravenna Holding spa
conseguente alla iscrizione di una riserva di
valore determinata dall’incorporazione del patrimonio di Area Asset spa
in Ravenna Holding avvenuta nel 2012.
Ora, posto che non è affatto pacifico che la
rivalutazione delle partecipazioni finanziarie
possa essere considerata nel conto economico in maniera così diretta, a
destare forti perplessità sono i 2.103.00,85 euro di rivalutazioni immobiliari.
Ora, come il nostro esperto Massimiliano Guandalini ha spiegato ieri nel corso
della commissione bilancio convocata a Palazzo Merlato, con il mercato
immobiliare stagnante tale rivalutazione appare incredibile se non miracolosa e
dunque i casi sono due: o si tratta di beni in precedenza non censiti, oppure
di
rettifiche di valore.
In entrambe le ipotesi, il servizio Patrimonio del
Comune non potrebbe certo essere indenne da responsabilità per un'enorme
inefficienza negli anni precedenti. Ma, a prescindere da questo, i principii
contabili in vigore prevedono che tali rivalutazioni - qualunque ragione le
produca – non possano passare come conto economico ma che debbano essere
rappresentate come patrimonio netto.
Non
possiamo dunque condividere l'entusiasmo dell'Assessore Morigi così come non
possiamo assegnare all'odiato Patto di Stabilità – su cui comunque ci
allineiamo a chi ne contesta la ratio per i comuni cosiddetti virtuosi – anche
colpe che non sono sue.
In realtà infatti questo rendiconto, in linea con
quello degli ultimi due anni certifica come l'Amministrazione comunale
colpevolizzi il Patto di Stabilità per l'impossibilità di farle gestire “avanzi esorbitanti” che tali, in realtà, non
sono affatto. Alberto
Ancarani
FABIO FILIPPI: SONO ONORATO DI CORRERE ALLE EUROPPE PER FORZA ITALIA
“Sono onorato e lusingato di essere candidato
nelle liste di Forza Italia per l’elezione dell’europarlamento, la più alta
istituzione che abbiamo. Ad affermarlo è il afferma il Consigliere regionale di
Forza Italia Fabio Filippi. “Mi sono messo – aggiunge Filippi – con spirito di
servizio a disposizione di Forza Italia, fa piacere che la dirigenza del
partito abbiano valutato positivamente la mia candidatura, che sia stato
apprezzato il lavoro politico svolto a Reggio e in Emilia-Romagna. I vertici
nazionali mi hanno invitato ad accettare una candidatura difficile, ciò mi
inorgoglisce e mi spinge a fare sempre di più. Mi aspetta una campagna
elettorale dura, prevediamo colpi bassi da parte delle sinistre, che
contrasteremo con determinazione. In Europa mi batterò per gli interessi dei
cittadini emiliani e del nord-est, stanchi di fare sacrifici senza vederne i
risultati. A Bruxelles mi impegnerò in prima persona per la difesa del made in
Italy, tedeschi e francesi devono capire
che gli italiani non sono secondi a nessuno. Voglio ringraziare il Coordinatore
nazionale di Forza Italia, il Sen. Denis Verdini, il Coordinatore regionale,
l’On. Massimo Palmizio e la Senatrice Anna Maria Bernini per l’opportunità che
hanno voluto concedermi, inserendomi, assieme ad altri amici, nell’importante
lista di Forza Italia per le elezioni europee. Da oggi gireremo tutto il
nord-est per farci conoscere e per far conoscere il nostro impegno, sapremo
farci apprezzare. I consensi che otterremo saranno la miglior risposta al
nostro lavoro.”
giovedì 17 aprile 2014
FORZA ITALIA, LE LISTE PER LE EUROPEE
Chiuse
le liste di Forza Italia per le europee. Tra i 73 candidati “30 donne“.
E’ quanto sottolineano fonti del partito spiegando che l’ultimazione delle liste
ha avuto la sua accelerazione finale ieri nella serata. Il Cav in campo
- Tra i candidati anche Domenico Giovanni Arena, Johnny D’Andrea; Federica de
Benedetto e il calabrese Santo Raffaele Mercuri. Resta fuori l’ex europarlamentare
Riccardo Ventre. Dopo il vertice per le liste Giovanni Toti ribadisce ancora
una volta la volontà di Silvio Berlusconi di restare in campo per la campagna
elettorale: "Silvio Berlusconi sarà in campo anche in questa
campagna elettorale per le elezioni Europee per far sì che Forza Italia
guadagni in Europa una delegazione forte così da difendere gli interessi
degli italiani a Bruxelles". Eccoi candidati Nord-est
- Elisabetta Gardini, Amalia
Sartori detta Lia, Simone Furlan,
Massimiliano Barison, Elisabetta Bolzoni,
Walter Ferrazza, Fabio Filippi, Paolo Gottarelli, Mattia Sebastiano Malgara
detto Mattia, Ilaria Paparella, Francesca Rescigno, Gianpiero Samorì, Sandra
Savino, Remo Sernagiotto.
mercoledì 16 aprile 2014
ORA BERLUSCONI PUO’ ABBRACCIARE IL SUO POPOLO
“Silvio
Berlusconi - adesso che sono state definite le misure alternative per la
condanna nel caso Mediaset potrà abbracciare il suo popolo. Pur di fronte alla
grave ingiustizia subita con la condanna, siamo lieti della decisione del
Tribunale di sorveglianza nei confronti del Presidente Berlusconi. Ora il
leader di Forza Italia potrà con ancor più entusiasmo ritornare fra il suo
popolo per sostenere la nostra battaglia per un’Europa libera dai diktat
dell’austerità e del rigore che hanno soffocato in questi anni imprese,
aziende, lavoratori, cittadini e famiglie".
IL SOLITO VELENOSO D’ALEMA
“Sono rispettoso delle
sentenze dei magistrati. Berlusconi ha avuto una certa attenzione per il suo ruolo
politico e pubblico… Quella su Berlusconi “è una decisione presa dalla
magistratura con particolare attenzione al ruolo politico di Berlusconi: è
comprensibile. Certo viene da pensare che cittadini meno fortunati, meno ricchi
e potenti per reati molto minori vanno semplicemente in prigione. E’ una
giustizia a velocità variabili”. Lo ha detto Massimo D’Alema intervenendo a
‘Porta a porta’. Insomma, per l’esponente Pd c’è una “giustizia a velocità
variabile”. Strano che non si accorga
che quando le inchieste lambiscono il suo partito democratico finiscano su un
binario morto che le porta a prescrizione!
lunedì 14 aprile 2014
CI VOGLIONO MORTI PERCHE’ HANNO PAURA. LA RISCOSSA DI BERLUSCONI E FORZA ITALIA PER VINCERE
La
prova paradossale che anticipa la nostra riscossa nelle urne e nel Paese è il
fatto che ci danno per morti, e poi cercano di ucciderci. Se fossimo già
stecchiti perché organizzare ogni ora del giorno e della notte agguati
giudiziari, trappole mediatiche, abbandoni a orologeria? Lo si capisce dai titoli
dei giornaloni, ma anche dai talk show. Sono almeno tre settimane
che il "Corriere della Sera" annuncia con mestizia e con il
sorriso a fior di labbra che il nostro leader e il suo movimento giacciono
insepolti, e si cercano volontari per sotterrarli. Salvo oggi stesso, con un
editoriale di Antonio Polito, già senatore dei Il Mattinale – 14/04/2014 democratici, e dunque
ovviamente imparziale, ridichiararci mortissimi.
E insistere sul
trattamento Dell'Utri – ignobile caso di custodia cautelare per un uomo
libero sottoposto a un processo alle intenzioni senza diritto di difesa – per
spandere tenebre sull'uomo più capace di dar luce di speranza al popolo
italiano che sia apparso da decenni.
Diciamolo. Berlusconi
fa paura.
Hanno sperato che
il Tribunale di Sorveglianza gli mettesse il bavaglio, e già lo vedevano
compilare da sepolto vivo come Silvio Pellico un testo edificante, lontano
dalle campagne elettorali.
Non andrà così.
Qualunque espediente truffaldino escogiti il nuovo potere renzian-grillino, se
le condizioni minime di libertà di espressione e di comunicazione del pensiero
saranno garantite, il 21 per cento di consensi che oggi viene attribuito alle
nostre liste per le elezioni europee prenderà un ascensore rapido. Ricordiamo
un numeretto: 12. Questa era la percentuale che aveva il Pdl quando nel dicembre
del 2012 Berlusconi fulminò Monti togliendogli la fiducia. Nel giro di due mesi il Pdl aumentò di dieci
punti (in realtà – al netto dei brogli – molti di più). Ora l'obiettivo è il medesimo. E abbiamo
uno strumento potente in più: i Club Forza Silvio, comunità umane e
politiche innervate tra la gente e sentinelle del voto.
GRATTA, GRATTA
Debiti della PA – La prima promessa mancata di Renzi: il 12 marzo
aveva annunciato il pagamento entro luglio 2014 di 68 miliardi di debiti della
Pa, che si
aggiungevano
ai 22 già pagati dal governo Letta. Ebbene, nel Def è previsto il pagamento
solo di 13 miliardi. Perché così pochi?
Fannulloni
– Brunetta che voleva convertire i fannulloni al
lavoro pena il licenziamento fu linciato. Ora sindacati e sinistra lasciano
tranquillamente calpestare da Renzi milioni di dipendenti pubblici trattati
come complici di una macchina mostruosa.
Bankitalia –
Il governatore Visco dà una legnata al governo e al ministro dell'Economia su
banche e coperture assenti. Gli 80 euro non arriveranno...
COSA NON SI FA PER TORTURARE UN’AVVERSARIO POLITICO
Dell’Utri – Mistero Bianconi. Scrive
sul “Corriere della Sera” Gio. Bia. (Giovanni Bianconi) vicinissimo a
magistrati e inquirenti. “Se…la Corte di Cassazione dovesse confermare la
condanna e farla diventare definitiva, si passerà a una richiesta di
estradizione per l’esecuzione della pena. Allora comincerà la disputa sul reato
contestato, previa traduzione in libanese della sentenza (si tratta di oltre
600 pagine) o almeno di una sintesi che i magistrati starebbero già
preparando”. Molto istruttivo: il libanese non esiste; la sentenza non esiste
ancora. Come si fa a tradurre una sentenza che non c’è in una lingua che non
esiste? Cosa non si fa per torturare un avversario politico.
CARITAS. NON DICONO “NON FATE ENTRARE PIU’ CLANDESTINI”, NO, PREFERISCONO L’ALTRA OPZIONE: “DATECI PIU’ SOLDI”
Come dire, ‘vittime del proprio
successo’.
Ormai nemmeno la Caritas riesce più a mantenere le migliaia di clandestini che
sbarcano quotidianamente, anche perché, ogni tanto, devono pur fingere di sfamare qualche
italiano
colpito dalla crisi. Ma proprio ‘ogni tanto’.
Alfano è riuscito
nell’impresa di prosciugare anche l’8 per mille, impresa mai riuscita prima
d’ora a memoria d’uomo.
Ma tranquilli, non dicono ‘non fate entrare più
clandestini’,
no, preferiscono l’altra opzione: ‘dateci più soldi’.
INTOCCABILI PER MATTEO RENZI: 1.490 EURO AL GIORNO CHE IN UN ANNO FANNO 545.900 EURO
Ci sono almeno trenta
“intoccabili” ai quali Matteo Renzi non può tagliare lo stipendio pur volendo.
Il loro stipendio supera di gran lunga il tetto fissato dal premier per i manager dello Stato, cioè i 238 mila euro del
presidente della Repubblica, ma la spending
review su loro non può essere usata. Si tratta degli alti
magistrati e dei giudici
contabili
e amministrativi. Toccare i loro stipendi, spiega la Stampa, significherebbe
violare la Costituzione. Chi sono? Il più pagato di tutti, scrive Paolo Baroni, è Gaetano Silvestri, primo magistrato di Cassazione
che si mette in tasca qualcosa come 1.490 euro al giorno che in un anno fanno 545.900
euro che arriveranno a 560 mila quest’anno. A ruota lo segue il
segretario generale della Camera Ugo Zampetti che con i suoi 1309 euro al
giorno prende l’esatto doppio di
quanto Renzi avrebbe fissato come soglia. Al terzo posto, ex equo
con altri 14 giudici della Corte Costituzionale che guadagnano 454 mila euro l’anno, ovvero
1243 euro al giorno. A seguire c’è Elisabetta Serafin, segretaria generale del
Senato, che viaggia sui 427mila euro, ci sono i vice di
Zampetti, Aurelio Speziale e Guido Letta (entrambi a quota 358mila euro), ci
sono otto funzionari di Montecitorio a 300 mila euro, altri sette a 375 mila e
no oltre i 400 mila.
L’IRONICO DESTINO DEGLI ANTICAV E LE “CONVERSIONI IN TARDA ETA’”
Il
paradosso è che mentre ci si applica per eliminare dalla scena politica
Berlusconi, le sue battaglie trovano spazio laddove ieri erano contestate
o negate
Si chiamano “segni dei
tempi”: sono quelle manifestazioni apparentemente scollegate tra loro
che individuano una trasformazione in atto di portata eccezionale. I
filosofi li chiamerebbero “epifenomeni”; noi, che siamo più terra terra e
anche più cattivelli, le chiamiamo “conversioni in tarda età”. E così
succede che ieri, sul Corriere
della Sera, due dei principali editorialisti del quotidiano dei
poteri che contano, hanno scritto cose che non ti aspetteresti neppure dai
più agguerriti berluscones.
Il primo è Ernesto Galli Della
Loggia:
in un articolo sulle difficoltà della sinistra ad intercettare il
consenso, lo storico individua “il fatto che oggi i suoi esponenti vengono
percepiti – giustamente – come una parte dell’élite della società europee,
in molti casi ai vertici del potere. Si pensi ad esempio come la
sinistra domini il sistema dei media”; ed aggiunge poi che la sinistra è
“prona da tempo alla medesima vuota ideologia dell’europeismo a
prescindere”. Il secondo è l’ex ambasciatore Sergio Romano che, parlando del caso
Dell’Utri, è costretto ad ammettere che “in Italia la giustizia si è
inevitabilmente politicizzata; e il passaggio di tanti magistrati alla vita
politica” rende l’anomalia “ancora più vistosa”. Per un attimo si
rimane senza fiato: Galli della Loggia e Romano sembrano attingere alle
argomentazioni che in questi anni il centrodestra ha sollevato per spiegare
il deficit democratico del nostro Paese, il rischio di delegittimazione
giudiziaria della sovranità politica e le contraddizioni di un sistema
sbilanciato a favore di gruppi ristretti di potere economico di cui la
sinistra è il referente politico. Quando Berlusconi denunciava l’uso politico
della giustizia, gli rispondevano con le inchieste a suo carico che
servivano a zittire qualsiasi osservazione oggettiva sull’anomalia di un
sistema in cui la separazione dei poteri non serve più a bilanciarli, ma a
consentire ad uno di essi (quello giudiziario) di non avere più limiti. E
quando Berlusconi, da presidente del Consiglio italiano (per la cronaca,
l’ultimo ad essere eletto dai cittadini nel 2008) sollevava il problema di
un’Europa le cui politiche erano lontane dai bisogni della gente e dai
nostri interessi nazionali, i professori tanto cari ai tecnocrati di Bruxelles
e ai banchieri di Goldman Sachs rispondevano con l’accusa di populismo,
perché si sa, tutto ciò che odora di “popolo” disgusta le élite e fa a loro
lo stesso effetto dell’aglio al conte Dracula. Il paradosso è che mentre ci si
applica per eliminare dalla scena politica Berlusconi, le sue battaglie
trovano spazio laddove ieri erano contestate o negate. E’ l’ironico
destino dell’antiberlusconismo.
sabato 12 aprile 2014
FORZA ITALIA E’ LA CASA DEGLI ITALIANI
opee, Forza Italia subisce senza reagire maldestri tentativi di sottrarle voti con la confusione e con l'inganno. Non si può fare parte di Forza Italia e militare contemporaneamente in un altro partito. In Forza Italia non possono esserci correnti, rivendicazioni territoriali, ambizioni personali, così come invece sta avvenendo in Campania con il movimento Forza Campania che dichiara di aderire a gruppi diversi da Forza Italia in Campania e di essere invece con Forza Italia a livello nazionale.
Forza Italia è una ed una soltanto. I coordinatori regionali sono scelti dal Presidente Berlusconi personalmente dopo approfondite consultazioni e godono della sua piena fiducia. Per questo Forza Italia chiede ai simpatizzanti di Forza Campania di chiarire la propria posizione, anche in vista delle prossime amministrative per le quali solo e soltanto i dirigenti regionali di Forza Italia possono consentire l'utilizzo del simbolo ufficiale nei vari comuni. Per questi motivi, chi intende appoggiare candidati a Sindaco o liste locali diverse da quelle del nostro Movimento non potrà più considerarsi parte di Forza Italia.
FACCIAMO CONTROLLI SANITARI SUGLI IMMIGRATI, IN AFRICA SI STA DIFFONDENDO L’EBOLA
Senegal hanno decretato la chiusura fino a nuovo ordine dei valichi di
frontiera con la Guinea nelle regioni di Kolda e Ke'dougou, nel sud est del
Paese". Massima allerta anche all'aeroporto di Casablanca, in Marocco,
mentre l'Arabia Saudita ha sospeso la concessione di visti ai pellegrini in
arrivo dal paese africano del contagio (e dalla Liberia) per visitare la Mecca.
L'organizzazione Mondiale della Sanità
(Oms) non ha ancora proibito i viaggi e gli scambi commerciali ma i numeri
dell'epidemia fanno paura: 78 vittime ufficiali e 122 pazienti sospetti, oltre
al rischio che il virus si diffonda anche alla vicina Sierra Leone. Medici senza Frontiere parla senza mezzi
termini di "epidemia senza precedenti". "Ci troviamo di fronte a
un'epidemia di dimensioni mai viste in relazione alla distribuzione dei casi
sul territorio con molte città colpite nel Sud e casi nella Capitale" ha
spiegato Mariano Lugli, coordinatore locale dell'organizzazione. Anche il tipo
di virus individuato in questo caso non facilita gli interventi: secondo il governo
della Guinea si tratta del "tipo Zaire, la forma più aggressiva e più
mortale delle cinque varianti della famiglia di filovirus che provocano
l'ebola". Si trasmette per contatto diretto con il sangue, i liquidi
biologici e i tessuti infettati, sia di uomini che di animali, vivi o morti,
dunque le possibilità di contagio sono elevatissime. L'ebola è un virus
particolarmente pericoloso per l'uomo, con un tasso di mortalità piuttosto
elevato (dal 25 al 90% dei casi), secondo il Global Alert and Response (GAR)
del World Health Organization. Data la
sua pericolosità il virus dell'ebola è classificato come agente di bioterrorismo
di categoria A e viene considerato una potenziale arma biologica. (Fonte
Panorama)
SVEZIA. “NUOVI SVEDESI” ASSALTANO POLIZIA. “I FIGLI DELLO JUS SOLI”
Sembrava la Cisgiordania, era invece una città
svedese. Domenica sera a Skäggetorp, in Svezia, sono scoppiati
disordini etnici, una vera e propria sommossa con la
partecipazione di circa 50 ‘giovani’ che hanno attaccato la polizia con pietre
e molotov.
Tutto è cominciato alle
ore 18, quando un uomo è stato assalito da alcuni aggressori mascherati. Un
agente di polizia è stato ferito quando è stato colpito alla gamba da una
pietra. Un altro agente di polizia è andato in ospedale con una ferita alla
mano. Oltre a lanciare pietre e petardi, i “giovani” hanno eretto blocchi
stradali usando la segnaletica stradale. E, ovviamente, distrutto la solita
sequela di auto e arredo urbano. A mezzanotte, la polizia è riuscita a
circondare i violenti e li ha arrestati. Altre 50 persone che hanno partecipato
all’attacco sono state identificate, la maggior parte dei ‘giovani’ sono nati
negli anni ’90 in Svezia – AH, LO IUS SOLI – e sono affiliati
a bande. La Svezia è alla radice dell’ondata di sbarchi in Italia, dopo che il
suo governo ha promesso di accogliere e dare asilo politico ad ogni siriano,
terrorista o meno. E non ostante la situazione drammatica delle sue periferie,
prosegue in una politica demenziale e masochista. Come l’Italia.
venerdì 11 aprile 2014
giovedì 10 aprile 2014
PRESIDENTE LA NOSTRA TOTALE VICINANZA
La nostra totale vicinanza al Presidente.
Quello che il Tribunale di Milano è chiamato a decidere oggi è la conseguenza
estrema di un’ingiustizia clamorosa. Il suo caso personale implica la
democrazia. Limargli la libertà è amputare la libertà di un popolo. È falsare
una competizione dov’è in gioco il destino dell’Italia.
mercoledì 9 aprile 2014
EUROPEE, LA MOSSA DI FORZA ITALIA PER CANDIDARE BERLUSCONI
"La
richiesta è stata respinta". Così la Corte dei diritti umani di Strasburgo
ha ufficializzato in una breve nota la decisione di non accogliere la
richiesta, ricevuta oggi via fax, di adottare misure urgenti "ad
interim" per consentire a Silvio Berlusconi di candidarsi alle Europee.Il
countdown per il la chiusura delle liste in vista delle europee si avvicina. Le
candidature vanno depositate entro il 15 aprile. Forza Italia si mobilita per
portare il Cav in Europa. Il partito vuole Berlusconi in campo non solo per la
campagna elettorale ma anche in lista. Così è scattata una nuova iniziativa
targata Forza Italia per garantire a milioni di italiani la candidabilità di
Silvio Berlusconi alle europee. Deborah Bergamini ed Elena Centemero,
membri della delegazione italiana all'assemblea parlamentare del Consiglio
d’Europa, e, in qualità di legale del Cavaliere, l’avvocato Ana Palacio, già
ministro degli Esteri spagnolo nel governo Aznar, avevano presentato a
Strasburgo una nuova richiesta per introdurre alla Corte europea dei diritti
umani la candidabilità del Cavaliere alle elezioni del 25 maggio.
La
mossa - "Non si tratta di un nuovo ricorso", ci
tiene a far presente la Bergamini. Berlusconi aveva, infatti, già
presentato un ricorso alla Corte di Strasburgo contro la legge Severino a causa
della quale, lo scorso anno, ha perso il mandato parlamentare. Il Cavaliere
aveva chiesto ai giudici di accordare la precedenza a questo ricorso, richiesta
che è stata tuttavia rigettata.
BRIATORE, STANCO DELLA BUROCRAZIA, DICE “IO IN ITALIA NON INVESTO PIU’”
iegato:
"Io in Sardegna ho investito per anni e mi sono reso conto, alla fine, che
non puoi fare le cose. La burocrazia che c'è qui non esiste in nessun altro
Paese". Secondo Briatore "in America come in Kenya abbiamo fatto cose
in due anni che in Italia ce ne volevano otto. La gente qui non investe più
perchè ha paura, in questo Paese le leggi vengono sempre interpretate in vario
modo, non danno sicurezze. La burocrazia è quel che ha danneggiato di più
l'Italia, quelli che per colpa dei burocrati non investono più, come me, sono
tanti. Ci vorrebbe una rivoluzione". "In un Paese normale ci
dev'essere mobilità lavorativa", ha proseguito Briatore, "qui in
Italia le start-up fanno fatica a decollare. Qui in Italia facciamo riforme sui
giornali, ma non in concreto. In Spagna hanno introdotto la mobilità sul lavoro
e ci sono state proteste infuocate, poi tutto è rientrato e la riforma è
passata. Ci vuole flessibilità. E chi lavora bene perchè deve guadagnare quanto
chi è assenteista?".
GLI SPRECHI DELLE ISTITUZIONI
Abbiamo accennato ad
alcuni degli sprechi che caratterizzano le Istituzioni europee: il libro di
Mario Giordano, purtroppo ne è zeppo e certamente non li ha elencati tutti:
così, in questa carrellata cercheremo di darne contezza ai nostri lettori
perché siano consapevoli di quali prodigi siano capaci i nostro burocrati (con
l’acquiescenza dei nostri politici). Cominciamo dal gettone di presenza, 304 €
al giorno: un deputato italiano entra in aula alle 18.30, mentre la sessione
sta chiudendo: un altro, ceco, entra alle ore 18.00 e ne esce alle 18.05. Altro
caso, stavolta di massa: una sessantina di deputati di varia estrazione
pretendeva la diaria per le riunioni del venerdì, giorno in cui il parlamento
era chiuso! Senza contare che buone percentuali di riunioni delle commissioni,
dei gruppi e delle delegazioni non sono state MAI effettuate per un
costo, nel triennio 2010 – 2013, di € 16 milioni! Stendo un velo pietoso sulle
interpellanze, interrogazioni e proposte di legge che alcuni parlamentari
europei hanno presentato distinguendosi per l’originalità e l’assurdità dei
loro interventi. E ci chiedono di limitare gli sprechi! Ma dopo cotante fatiche
un po’ di relax è necessario: per ovviare alla suddetta necessità l’U.E. ha
comperato uno sfarzoso edificio, 5 milioni, in cui si passa dalla semplice cena
a momenti ricreativi diversi tipo corsi per sommelier o spettacoli vari. E non
possiamo non tener conto della necessità che il personale “socializzi” per
qqueston305.000 e per finanziamenti a circoli e club vari. E le spese di
rappresentanza? 1.361.000 € per medaglie e diplomi ai funzionari con più anni
di servizio. Non dimentichiamo i “comitati”: due in particolare hanno attirato
l’attenzione di Mario Giordano: il Comitato economico e sociale europeo,
esclusivamente consultivo, costituito da 727 dipendenti più 353 membri nominati
dagli Stati, si riunisce 9 volte l’anno e costa 130 milioni di euro; l’altro,
il Comitato delle regioni, sempre i 353 membri nominati dagli Stati è
costituito da soli 537 dipendenti, si riunisce 5 volte l’anno e costa solo 87
milioni. E ci chiedono di limitare gli sprechi! E le Agenzia? Ce ne sono 52 e
si occupano di tutto! Ma allora di cosa si occupa l’euro parlamento? In un caso
avrei fatto volentieri parte anche io di una di queste: infatti l’Agenzia per
l’Ambiente al gran completo si è recata nei Caraibi a studiarne la
“biodiversità”; in un’altra occasione ha speso 300.000 € per appiccicare 5.000
piante sul muro della sua sede per una durata di 5 mesi. Altra Agenzia
“osservata” da Giordano è la nostrana EFSA (per la sicurezza alimentare)
residente a Parma: per una sola riunione, ripeto una sola riunione, è costata
6.157 € per ciascuno dei 15, e anche qui ripeto il numero, 15). Cosa avranno
mai mangiato o bevuto e quanto? E ci
chiedono di limitare gli sprechi! La prossima puntata sarà dedicata agli
stipendi dei dipendenti che son 44.000: stipendi che gareggiano con quelli dei
dipendenti dei nostri due rami del parlamento che, sempre in nome della
austerità (degli altri), è particolarmente generosa,
Elio Bitritto
martedì 8 aprile 2014
BRUNETTA: LEGGE ELETTORALE,”IO SOLLECITO GOVERNO E LA BOSCHI CI DICE CHE MANCANO 10 GIORNI A PASQUA, CI SAREBBE DA RIDERE…….
“Ineffabile
Boschi: il suo esecutivo lascia insabbiato l’Italicum al Senato da tre
settimane e di fronte alle mie ferme sollecitazioni lei e il suo governo non
sanno che dire, se non che a Pasqua mancano 10 giorni. Ma non era urgente
urgentissima la riforma della legge elettorale? Dopo la sentenza della Corte
costituzionale e dopo i moniti del presidente della Repubblica? È cambiato
qualcosa? Se sì, cosa? Alla Camera sono bastati poco più di quindici giorni .
Lascio a lei fare i conti: tre settimane perse dal 12 marzo (giorno del via
libera a Montecitorio) ad oggi, più dieci giorni ancora disponibili. Su un
testo da approvare così com’è. O no?
La
stessa Boschi, insieme al suo Renzi, aveva presentato lo scorso lunedì, durante
una conferenza stampa in pompa magna a Palazzo Chigi, la riforma costituzionale
del Senato, del Titolo V, la soppressione del Cnel. Peccato che questi
provvedimenti, dopo aver invaso giornali e tv, siano spariti dai radar, e non
siano stati ancora presentati agli uffici competenti di Palazzo Madama. Forse,
dopo aver ricevuto critiche e attacchi bipartisan, si sono accorti che erano
scritti con i piedi? Forse li stanno riscrivendo in fretta e furia per evitare
ulteriori figuracce? Magari facendosi aiutare dai professoroni in seminari a
porte chiuse? E per poi magari riapprovare il nuovo testo in un ennesimo,
scintillante, Consiglio dei ministri? Ah saperlo. Davanti a tutto questo la
Boschi ci dice che ‘tutto procede’. Contenta lei… Ci sarebbe da ridere se la situazione
non fosse da piangere”.
RENZI SALVA SORGENIA DEL SUO “ZIO” DE BENEDETTI CON 600 MILIONI….NOSTRI
Le
banche lanciano un salvagente da seicento milioni per salvare Sorgenia,
la società elettrica che, attraverso Cir fa capo alla famiglia De Benedetti:
quattrocento milioni sotto forma di aumento di capitale e altri duecento come obbligazioni
convertibili. È questo il costo che i ventidue creditori dovranno
accollarsi per tirare fuori dai guai la società elettrica e, di
riflesso, l’intero gruppo guidato da Rodolfo, il figlio dell’Ingegnere,
e da Monica Mondardini. Non è nemmeno da escludere che la fatica della
trattativa abbia incrinato i rapporti interni visto che, secondo le
indiscrezioni riportate dal Corriere della Sera, la Mondardini sarebbe entrata
nel vortice delle nomine pubbliche. Viene indicata per il vertice di Poste
Italiane. Concorre con Francesco Caio, anch’egli con un passato nel
gruppo dell’Ingegnere: è stato sostanzialmente l’ultimo amministratore
delegato di Olivetti e poi ha guidato Omnitel.
Il
piano delle banche per Sorgenia è stato sintetizzato in
una lettera che partirà nelle prossime ore. Manca solo la firma di Banca
Marche. Un ritardo dovuto forse al fatto che, date le condizioni di sostanziale
insolvenza dell’istituto, non c’è nessuno che voglia assumersi la
responsabilità di una firma tanto impegnativa.
Tanto più che per le banche non è proprio un’operazione semplicissima da
digerire. Non a caso il dossier è finito sui tavoli più alti: Fabrizio Viola
(Mps), Gaetano Miccichè (Intesa Sanpaolo), Federico Ghizzoni e
Alessandro Decio (Unicredit), Victor Massiah (Ubi), Giuseppe Castagna (Bpm),
Pierfrancesco Saviotti (Banco Popolare). L’ultimo vertice si è svolto due
giorni fa senza risultati. Le banche hanno deciso di andare avanti da sole.
Secondo il piano l’azionariato di Sorgenia avrà questa composizione: Mps al
22%, Ubi 18%, Banco Popolare l’11,5%, Intesa il 9,8%, Unicredit il 9,7% e Bpm
il 9 per cento. Complessivamente l’80% del capitale che metterà la Cir ai
margini della governance. La perdita del controllo è compensata dal fatto che,
in questa maniera la dinastia si toglie dai
ALLARME SALUTE: CON LA CRISI CRESCE IL “FAI DA TE”
icano i siti internet che danno consigli su malattie, disturbi e cure di vario genere ma molte persone si rivolgono ad un farmacista. La pratica di cercare su internet la soluzione ai propri problemi di salute può essere pericolosissima, dice il Codacons, perchè in assenza di una visita specifica da parte di un medico, i sintomi possono peggiorare in tempi brevi con conseguenze anche gravi per la salute.
Se
la crisi rende impossibile il ricorso a visite specialistiche i cui costi non
risultano più abbordabili per la maggioranza della popolazione italiana, le
liste d'attesa infinite sono forse anche peggiori, perchè allontanano l'utente
medio dalla sanità pubblica, rendendo difficoltoso e snervante l'accesso ad
ospedali e strutture sanitarie per le quali i cittadini pagano le tasse. Solo
nel 2012, l'11% dei cittadini italiani ha rinunciato
lunedì 7 aprile 2014
PRESI IN GIRO: IL PD VUOTA IL SACCO “DDL DELRIO NON ABOLISCE LE PROVINCE, E’ SOLO CAMPAGNA ELETTORALE”
Il
parlamentare Pd: “Il ddl Delrio non abolisce le province, elimina i 3000
eletti, ma gli enti restano”, afferma l’onorevole Alfredo D’Attorre: “In realtà
potranno essere ricollocati nelle Regioni con un aggravio dei costi”. E Fassina
aggiunge “I titoli dei giornali erano sbagliati”.
sabato 5 aprile 2014
CLANDESTINI, E’ FESTA 600MILA IN ARRIVO. HANNO SAPAUTO CHE NON E’ PIU’ REATO
Passano
tutti. Il Mare Nostrum è una fabbrica di illusioni. Che fare? A questo punto
solo assistere agli sbarchi, con Alfano che di vedetta urla: «Secondo le nostre
informazioni ci sono, in Nord Africa, 600mila persone in arrivo». Undicimila
sono già approdati in questi primi tre mesi, sette volte di più rispetto
all'anno scorso. Stupiti? Scontato. E la vera cattiveria è che li stanno
ingannando. Quando si è disperati si crede a tutto: anche che questa Italia sia
un mezzo paradiso. È la propaganda dei tour operator del finto buonismo. Venite
gente. Qui ci sono lavoro, accoglienza, soldi e possibilità.
Mica ti
succede qualcosa se arrivi di nascosto, sfidando il mare e la guardia costiera.
È tutto depenalizzato. Non si rischia nulla. Pazienza se poi fate la fame.
Questo l'agenzia Boldrini non ve lo
dice. Al massimo lo scrive nel contratto a caratteri minuscoli e in
burocratese, lingua incomprensibile. La fatina
promette il paese dei balocchi. Quelli che mettono piede a Lampedusa dovrebbero
essere accolti in resort, alberghi a
cinque stelle, sauna, massaggi, maggiordomi e un reddito di cittadinanza. Tutto
gratis, naturalmente. Non è vero. Ma perché non crederci? È questa la truffa.
Illudere chi racimola pochi risparmi per comprare un biglietto da squallidi
scafisti. È un viaggio di morte. E quando arrivi scopri che la sauna promessa è
l'inferno.
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