martedì 7 luglio 2015

IL NO DELLA GRECIA


L’Unione europea deve cambiare. Da oggi si volta pagina, speriamo se ne accorga anche Renzi
In Grecia ha vinto la democrazia e adesso in Europa nulla sarà più come prima.
Adesso a Bruxelles e a Strasburgo si dovrà capire al più presto cosa non funziona più, cosa questa Europa a trazione tedesca ha sbagliato in tutti questi anni.
Occorre un nuovo inizio, con una nuova strategia inclusiva e che oltre al rigore abbia lo sviluppo e il benessere dei popoli come stella polare da seguire con assoluta determinazione.
Come si è arrivati a questo punto? Cosa ha portato il popolo greco ad esprimersi in modo così chiaro e per qualcuno eclatante nonostante i tanti ricatti cui è stato sottoposto?
Per spiegarlo ripropongo alcuni stralci della straordinaria lettera scritta dal Presidente Silvio Berlusconi a 'Il Giornale' lo scorso 2 luglio: “questa Europa sta facendo fallire il sogno europeo. Essere davvero europeisti significa prenderne atto, e dirlo con chiarezza. (...) L'Europa di fronte alla crisi si è rivelata clamorosamente inadeguata. Invece di offrire una speranza per la ripresa, per lo sviluppo, si è limitata a riproporre regole stupidamente rigide, che hanno peggiorato le difficoltà delle economie più fragili. Alla Grecia l'Europa ha chiesto, giustamente, di effettuare riforme strutturali, necessarie per quanto dolorose, ma al tempo stesso le ha negato l'ossigeno per farle.
(...) La formula adottata dalle istituzioni europee e internazionali di un rigore senza sviluppo, non soltanto non è accettata dai cittadini di molti Paesi europei, ma è avvertita – a torto o a ragione – come una scelta egoistica da parte dei Paesi più forti dell'Unione Europea.
Tagli alla spesa pubblica e crescita della tassazione, insieme, determinano inevitabilmente effetti recessivi, ed è quasi impossibile risanare i conti di un Paese che non cresce”.
Parole illuminanti scritte dal leader di Forza Italia quando ancora non si conosceva, naturalmente, l'esito del voto nel referendum greco. Parole quanto mai attuali oggi.
L'Europa ha sbagliato in questi anni, l'Europa deve cambiare. Da oggi si volta pagina.
Speriamo se ne accorga anche il Presidente del Consiglio (si fa per dire), Matteo Renzi.
RENATO BRUNETTA



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