Presso
l’Azienda ospedaliero-universitaria di Parma è stata attivata l’unità operativa
complessa di Gastroenterologia e Endoscopia digestiva, e dai riscontri si
evidenzia una crescita significativa e continua delle prestazioni. In
particolare, il rispetto dei tempi di esecuzione degli esami, sia per i
pazienti ricoverati che esterni, ha praticamente azzerato le liste d’attesa e
portato al crollo delle richieste di endoscopia in libera professione. Gianguido Bazzoni e Cinzia Camorali,
del gruppo Popolo della libertà, hanno presentato un’interrogazione alla Giunta
per ottenere chiarimenti circa l’ipotesi di sdoppiare l’unità operativa
complessa, di cui si parla sempre più con insistenza.
I due consiglieri chiedono di motivare su quali
presupposti si fonderebbe questa ipotesi, che a loro parere non si giustifica
né per i risultati finora ottenuti, né in un’ottica di contenimento e
razionalizzazione della spesa pubblica. A proposito dei costi, Bazzoni e
Camorali affermano che i più danneggiati sarebbero i pazienti cronici affetti
da malattie infiammatorie croniche intestinali, che vedrebbero disperdere
risorse economiche importanti per lo sdoppiamento di un reparto senza
un’apparente logica e obiettiva giustificazione.
Nessun commento:
Posta un commento