martedì 16 settembre 2014

LA “FREGATURA” RENZI…

Mister “tutto e subito”, alias il Premier Matteo Renzi, ci aveva raccontato che in poche settimane avrebbe rivoltato l’Italia come un calzino, una rivoluzione senza precedenti, in realtà quello che gli italiani stanno vedendo non è altro che un Paese incapace di affrontare la crisi. Il debito pubblico non è mai stato così alto, la disoccupazione è endemica, l’economia in recessione e il sistema produttivo al collasso. Mai l’Italia si era trovata così in difficoltà, se le cose non cambieranno in fretta, il rischio default diventerà verosimile. Renzi si sta dimostrando una vera e propria “fregatura”. Senza la stampella di Berlusconi non sarebbe riuscito a portare a termine nemmeno quel poco che ha fatto.
Forza Italia, al contrario delle sinistre e della sciagura Monti-Fornero, ha garantito al Paese anni di stabilità e di sviluppo economico.  Gli italiani hanno compreso che le promesse di Renzi sono illusorie, le poche settimane indicate per cambiare le cose sono diventate 1000 giorni, ovvero tre anni.
In Emilia-Romagna le cose stanno ancora peggio, il vecchio establishment di sinistra, responsabile di un sistema fallimentare, non vuole rinunciare al potere consolidato dal dopo guerra ad oggi. Bonaccini corre con la spada di Damocle sulla sua testa, mentre Richetti si ritira, le divisioni all’interno del PD restano marcate. Gli emiliano-romagnoli sono stanchi di amministratori che continuano ad alimentare un sistema economico rappresentato dai soliti “amici” e dalle grandi coop rosse, che di fatto hanno moltiplicato il numero dei precari, dei lavoratori sottopagati e dei dirigenti strapagati, a discapito del tradizionale concetto di cooperazione.
Non solo si continua a foraggiare il sistema cooperativo, ma a trarne benefico, a quanto risulta, sono stati anche stretti famigliari del Presidente della Regione.
Dal voto anticipato del 23 novembre ci attendiamo la riscossa degli emiliano-romagnoli.  Dai sondaggi emerge che buona parte dello zoccolo duro della sinistra non è più sicuro di riporre nuovamente la fiducia in un gruppo dirigente che ha contribuito in modo evidente alla crisi del nostro sistema produttivo.
Noi, a differenza della sinistra, abbiamo spirito imprenditoriale, la capacità di risollevare il sistema Emilia, ridando vigore alle tante imprese che hanno contribuito allo sviluppo del territorio. L’Emilia Romagna ha un potenziale incredibile: in ambito agricolo, alimentare, ambientale e turistico, sulla meccanica, per la creatività. Ma la ripresa non potrà mai avvenire con i vari Renzi, Bonaccini, o professori universitari alla Balzani, alla guida del Comune di Forlì da due anni, che ha recentemente scritto un libro titolato “Cinque anni di solitudine”... Fabio Filippi (Consigliere Regionale Forza Italia)

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