La bolletta nella provincia romagnola costa in medio 460 euro a famiglia. A Rimini la spesa è diminuita. Prezzi alti anche a Forlì-Cesena
ROMAGNA - E'
aumentato del 43,3% dal 2007 e dell'11,6% nell'ultimo anno il costo dell'acqua
in Emilia-Romagna. Lo rileva l'osservatorio prezzi e tariffe di
Cittadinanzattiva. L'Emilia-Romagna, con una spesa di 406,5 euro a famiglia, è una
delle regioni con il servizio idrico più caro d'Italia, superata solo da
Toscana, Marche e Umbria. La città più cara è Ravenna con 460 euro in media a
famiglia, seguita da Reggio Emilia con 448 euro e Forlì con 446. La più
economica Piacenza, 335 euro. A Rimini l'acqua costa 361 euro, unico capoluogo
in cui nel 2012 il costo è dimnuito (-2%). A livello nazionale, una famiglia
italiana ha speso in media nel 2013 per l'acqua 333 euro. L'indagine di
Cittadinanzattiva si e' concentrata sui costi dell'acqua per uso domestico. I
dati sono riferiti a una famiglia tipo di tre persone, con un consumo annuo di
192 metri cubi di acqua (compresa l'Iva al 10 per cento).
La
Romagna si consola con la dispersione idrica: le tre province
sono sotto la media regionale (24%) con il 22% a testa. Il trend
regionale è peggiorato di due punti percentuali, anche se resta migliore
rispetto alla pessima performance italiana (33%). Malissimo Parma, dove viene
perduto ben il 41% dell'acqua che passa nelle tubature. Sette anni fa la
dispersione era al 32%. Seguono, Modena col 31% e
Bologna
col 27%.
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