mercoledì 30 settembre 2015

BUON COMPLEANNO PRESIDENTE!

Perché 79 sono pochi per uno come lui. Quello che accade all’Onu e in Europa gli dà
ragione su tutto.
(E non dimentichiamo che a 90 anni Napolitano guida ancora Pd e Italia)

martedì 29 settembre 2015

BERLUSCONI C’E’


Il suo ritorno sconvolgerà il teatrino della politica, riportando l’Italia al centro del monto. E questo statista
la sola chance per l’Italia, mentre Renzi si sgonfia all’Onu. Più che mai    del nostro leader per mettere in
atto il Cantiere con il centrodestra e i tavoli delle candidature. Uniti si vince

SVISTE, FAVORI E COPERTURE: ECCO LA RETE BUCATA CHE HA GRAZIATO I RENZI. LA LEGGE UGUALE PER TUTTI?


Roma Di riffa o di raffa, ai Renzi fila tutto liscio. Il giovane premier, quando ancora era presidente della Provincia e poi sindaco di Firenze, era finito nel mirino di un dipendente comunale. Ma i suoi esposti a raffica, sparsi negli ultimi anni, sono tutti caduti nel vuoto, archiviati o dimenticati. Poi salta fuori la telefonata intercettata tra il futuro presidente del Consiglio (all'epoca segretario dem e primo cittadino a Firenze) e il generale della Finanza, Michele Adinolfi. Niente di penalmente rilevante, solo tanta familiarità. Però Adinolfi, che era a capo delle Fiamme gialle in Toscana, secondo quel tignoso dipendente potrebbe essere la causa dell'insabbiamento delle sue denunce. Tanto da presentarne una nuova, sulla base della quale la procura di Firenze ha aperto un fascicolo contro ignoti e indaga per capire se qualcuno ha «protetto» Renzi dalle magagne giudiziarie, invece di contribuire alla funzione di controllo. Solo un caso, ma non l'unico per la famiglia. Anche la vicenda Chil Post per babbo Tiziano sembrava essersi messa di traverso. All'inizio era andato tutto bene. Il mutuo da 700mila euro concesso con una garanzia regionale dell'80% grazie alla mamma del premier, messa lì come amministratrice (come dichiarato dal babbo davanti al pm) per sfruttare l'opportunità offerta dalla Regione alle imprese in rosa, mentre la Chil post la gestiva solo lui. Tanto che subito dopo torna sulla tolda di comando proprio Tiziano. La cessione di ramo d'azienda per un tozzo di pane alla Eventi6, azienda di famiglia pure questa, che svuota la Chil, regalata «in amicizia» a Massone, che la porta al fallimento. Ma qui sembravano cominciare i problemi. Prima l'iscrizione nel registro degli indagati per bancarotta fraudolenta, poi la storia del mutuo dai contorni opachi. Sul primo punto, c'erano le annotazioni della Gdf a indicare come «anomala» quella compravendita, e i due pm genovesi sembravano

ISIS


domenica 27 settembre 2015

DELL’UNITÀ PER LA VITTORIA


La leadership di Silvio Berlusconi, indiscussa e indiscutibile, è il punto di partenza per costruire la coalizione del futuro. Il centrodestra unito vince contro il Partito democratico di Renzi. Lavorare da subito per costruire l’alternativa a questo governo delle chiacchiere e delle tasse. Cantiere delle idee e dei programmi e riflessione comune sulle candidature per le elezioni amministrative della primavera 2016. Uniti si vince, Berlusconi leader

FORZA ITALIA LIBERA DAI MESTIERANTI


Sul futuro del centrodestra aggiunge: "Chapeau al modo in cui sa parlare alla pancia della gente è molto utile al centrodestra uno come Salvini"
"L'opposizione in Parlamento non ha il suo leader, che è quel Berlusconi, indicato dagli elettori alla presidenza del Consiglio, fatto fuori da mezzi non della democrazia, ma da una sentenza ignobile, incredibile, che lo ha buttato fuori dal senato. L'ex premier: "Non abbiamo molte cose buone da dire a questi ragazzi, se non ricordare anche a loro che in Italia non siamo in una democrazia".  Poi il leader di Forza Italia ha affrontato il tema dei transfughi che da Forza Italia sono passati nella maggioranza offrendo il loro appoggio al governo: "Evviva, deo gratias. I mestieranti della politica finalmente sono scesi da Forza Italia che hanno considerato come un taxi". Poi il Cavaliere ha affermato: "Io non vorrei tornare a parlare di politica, oggi sono qui perché ho fatto una promessa ma voglio e devo ritornare a battermi per la democrazia solo quando sarà restituito al pieno splendore dell'innocenza dalla Corte di Strasburgo". Sul futuro del centrodestra aggiunge: "Chapeau al modo in cui sa parlare alla pancia della gente è molto utile al centrodestra uno come Salvini". A questo punto il Cav parla del governo e delle promesse di Renzi per una riduzione del peso fiscale: "Noi votiamo se Renzi propone il taglio delle tasse sulla casa, ma non lo proporrà perchè essendo a capo di un partito di sinistra non può ridurre le tasse". Poi il Cav ha presentato il programma di Forza Italia: "Meno tasse e meno Stato. Più aiuto a chi ha bisogno e più sicurezza per tutti con più garanzie per ciascuno". Poi il Cav fa un'analisi dei dati e dei sondaggi di queste settimane e afferma: "Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia hanno più voti del Pd". A tenere banco, sul futuro del centrodetsra è anche l'ipotesi primarie: "Le primarie sono uno strumento accoglibile, plausibile se non c’è un leader carismatico e se ci sono solo seconde file". E Berlusconi è ancora, come sottolinea con una battuta, il leader forte del centrodestra: "Un leader forte? Quando mi guardo allo specchio ne vedo uno... A parte la battuta, a cui non mi sono saputo sottrarre, i leader prima o poi vengono fuori. Renzi e' un leader della sinistra sbucato improvvisamente da sotto un tavolo con provenienza democristiana". Il leader di Forza Italia parla anche di politica internazionale: "Putin non è un comunista. I media danno una rappresentazione opposta di quello che è veramente. Esattamente quello che accade a me". Sul fronte Isis afferma: "Bisogna andare ad estirpare il cancro dell’Isis con una grande coalizione che, sotto l’egida dell’Onu, metta insieme Usa, Europa, Federazione Russa e Cina". Così Silvio Berlusconi dal palco di Atreju15. «In Libia la prima cosa da fare è eliminare i barconi con delle truppe di terra", ha aggiunto. Infine il Cav, parlando sempre del programma di Forza Italia afferma: "Pensioni minime a mille euro per 13 mensilità". Infine lancia l'allarme sulle riforme: "Le riforme in discussione sono un pasticcio potenzialmente molto pericoloso. Una Legge elettorale che concentra un premio di maggioranza su una sola lista io la vedo come una pericolosa deriva autoritaria".

RENZI


 Un leader (si fa per dire) che ha comprato il consenso degli elettori con gli 80 euro e che adesso sta tentando l’imbroglio della presunta flessibilità ottenuta dall’Europa per un fantomatico taglio delle tasse sulla casa.  RENZI INESISTENTE L’esclusione dell’Italia dal vertice di Parigi è l’ennesimo schiaffo al nostro Paese. Renzi non tocca palla a livello internazionale. L’incontro  tra Putin e Obama si svolga nello spirito di Pratica di Mare come prefigurato da Berlusconi

IL CONTRATTO DELLA FESTA 5 STELLE A IMOLA ALL’AUTODROMO NON PUBBLICATO DA CON-AMI, PROPRIETA ANCHE DEI COMUNI DEL FAENTINO


«Assurdo non rendere pubblici i costi» Anche l'ex sindaco comunista di Imola ed ex onorevole Solaroli critica.
IMOLA. Manca una ventina di giorni alla convention Italia di 5 Stelle. Per l'appuntamento del 17 e 18 ottobre U Movimento sta procedendo con l'organizzazione.  Dando un'occhiata al blog di Beppe Grillo alla voce "spese sostenute" (alla data di ieri) risulta ancora esserci il numero 0, mentre nella voce "donazioni ricevute" (sempre al 25 settembre) si  legge 166.782,23 euro, cifra raccolta da 4.71.5 donatori. Ma è sempre il tema di quanto paga per noleggiare l'autodromo Enzo e Dino Ferrari a tenere banco.  Questa volta a chiederlo è il presidente di Anpi Imola Bruno  Solaroli, il quale definisce una questione che «ha dell'incredibile e mi pare inaccettabile che non si rendano pubbliche e quindi note le condizioni praticate». «Conviene anche a loro dare l'informazione altrimenti diventa legittimo pensare che dietro questo rifiuto ci sia chissà quale  cento  è a partecipazione pubblica: il Con. Ami che gestisce risorse pubbliche dei Comuni e quindi dei cittadini. E devo dire - continua l'ex parlamentare - che proprio questo silenzio e questa rivendicazione di silenzio  che a me vengono i pensieri più  brutti. Per il Movimento 5 Stelle nulla di frutto ciò. Da quando hanno reso pubblica la notizia dell'evento, vanno ripetendo che «tutto sarà rendicontato in maniera trasparente a cose concluse». Lo stesso  ha ribadito anche, il pentastellato bolognese Massimo Bugani, uno degli organizzatori. «È una  polemica fondata sul nulla. Non  sono ne il tesoriere, ne membro del comitato che firma i contratti, ma da quel che so non è  ancora stato pagato un euro - fa sapere -. I contratti li stiamo chiudendo in questi giorni e potremo dire quanto si è speso solo dopo l'uscita dei bonifici, mi pare logico».  Bocca cucita dunque anche sulla cifra pattuita con Formula  Imola, di cui si vocifera che si aggiri sui 1OOmila euro. Cosa c'è sotto? Se mi è mo detto fin dall'inizio che pubblicheremo tutto ed è quello che faremo tutto ed è quello che   faremo. Delle feste dell'Unità  non si sa nulla e nessuno ha mai fatto niente. FORZA ITALIA

venerdì 25 settembre 2015

VOLKSWAGEN, SCANDALO MONDIAL. E LA MERKEò SAPEVA DELLE TRUFFE


Lo scandalo Volkswagen si allarga a macchia d’olio in tutto il mondo, trascinando con sè anche il governo della Cancelliera Angela Merkel. Nel giorno delle prime ammissioni, con la conta salatissima sul numero dei veicoli diesel truccati che arriva a ben 11 milioni di auto (una cifra enorme, superiore alle immatricolazioni di un anno della casa di Wolfsburg), il dieselgate travolge Berlino. Secondo le rivelazioni fatte in serata dal sito online Die Welt, «la tecnica di manipolazione dei gas di scarico dei motori Volkswagen era nota a Berlino e a Bruxelles da lungo tempo».
«La Volkswagen – ha scritto il Die Welt – era sinonimo di solidità. Era il fiore all’occhiello dell’ingegneria tedesca. Dallo scorso fine settimana questa immagine è rovinata». E il senso dell’impatto sulla solida Berlino è tutto nelle parole del Der Tagesspiegel : «Scandalo è una parola troppo debole per descrivere quello che è successo, questa truffa danneggia il marchio Germania».

OCSE, PREVISIONI DA PANICO: “NEL 2015 UN MILIONE DI PROFUGHI IN EUROPA”


L’Ocse  ha appena sfornato una previsione sconvolgente. «L’Europa raggiungerà nel 2015 un livello senza precedenti di richiedenti asilo e rifugiati, salendo fino a un milione di procedure d’asilo»: è quanto scrive l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico nel documento sulle prospettive migratorie presentato a Parigi. “L’attuale crisi umanitaria – osservano gli esperti Ocse rincarando la dose – è senza precedenti. I costi umani sono spaventosi e inaccettabili» Va da sé che non potrà essereci posto per tutti. «Una stima di 350.000-450.000 persone otterrà certamente lo status di rifugiato o simile. Si tratta di una cifra superiore a qualsiasi altra crisi dei rifugiati dalla Seconda guerra mondiale».

mercoledì 23 settembre 2015

RENZI APRE SULLA RIFORMA DEL SENATO, BERSANI ESULTA: “COSI’ VERDINI NON SERVE”

"Così a vincere è il metodo Mattarella e Verdini non serve". L'ex segretario del Pd Pierluigi Bersani esulta, all'indomani della decisione di Matteo Renzi di aprire alla minoranza dem in direzione sul tema della riforma elettorale. Il "lodo Tatarella", tecnicismo al limite della supercazzola, introdurrebbe la "designazione" (e non la elezione) dei futuri senatori, mossa giudicata da molti anti-renziani come una "apertura". "Se la proposta di Renzi è che il popolo sceglie i senatori e i consiglieri li ratificano, va bene", ribadisce Bersani intervistato da Repubblica.  "Renzi? Non vuole essere mio amico" - Lui lunedì alla direzione Pd non ha partecipato, preferendo restare a Modena per tra il lambrusco e i tortellini del Festival dell'Unità. Non mancano i commenti un po' velenosi sul premier, di cui non è mai riuscito a essere "amico fraterno". "Non so perché, forse lui non vuole. Io con tutti quelli che sono venuti dopo di me ho buoni rapporti. Il punto su cui forse non ci capiamo è che io non voglio nulla, se non il Pd come partito vero di centrosinistra. Se il Pd diventa il grande partito di centrosinistra che io sogno, allora poi mi riposo". Nazareno al contrario - E qui torna in ballo lo spettro di Denis Verdini, l'uomo a cui Renzi potrebbe appoggiarsi in cerca di voti pesanti al Senato in caso di defezioni tra i senatori democratici. La "rinuncia" all'ex forzista creerebbe un corto circuito politico per certi versi ironico: Bersani e Silvio Berlusconi d'accordo almeno su una cosa, fare a meno di Verdini. Il "Patto del Nazareno" al contrario, contro chi quel patto l'ha creato e difeso a costo di rompere con il suo leader.
Le Camere, il luogo della rappresentanza democratica, Con Renzi è cambiato tutto. Il Parlamento è diventato un luogo di ratifica di quanto deciso fuori dalle istituzioni della nostra Repubblica. In questo anno e mezzo l’ombelico del mondo renziano è diventato il Nazareno, il club del Partito democratico. Un luogo privato trasformato in modo inaccettabile nella terza Camera di questo nostro disgraziato Paese. Il Presidente del Consiglio (si fa per dire) e segretario del Pd sfrutta così la maggioranza, avuta in direzione attraverso primarie farsa, e bypassa il Parlamento riducendo al lumicino i sacrosanti diritti delle opposizioni ed anche delle altre componenti del suo governo che, evidentemente, preferiscono tacere e accettare queste violenze anziché mettere in bilico una cadrega conquistata e mantenuta con tanta fatica. A proposito del cosiddetto Presidente del Consiglio. Ieri durante la direzione del Partito democratico, il premier ha attaccato frontalmente e con una violenza inaudita il Presidente del Senato sull’emendabilità o meno dell’articolo 2 del ddl Boschi. Renzi ha detto, testualmente, rivolgendosi ai suoi parlamentari: “se il Presidente Grasso apre alla modifica dell’articolo 2 dopo la doppia conforme, credo che occorrerà una riunione comune di Camera e Senato, perché saremmo davanti ad un fatto inedito”.
Due bestialità in una frase sola. Un’eventuale ennesima riunione dei gruppi Pd sulla riforma costituzionale (vedi prima parte di questo pezzo, e il Parlamento???), ed un attacco senza precedenti alla libertà della seconda carica dello Stato.  La scorsa settimana Renzi aveva sguinzagliato contro Grasso la Presidente Finocchiaro (ligia e pronta come un soldatino di piombo), in questa occasione il premier bypassa ogni decenza istituzionale e colpisce a testa bassa il Presidente di Palazzo Madama. Inaccettabile. Questo tipo di comportamento la dice lunga sulla natura eversiva dell’uomo.
Ha fatto altro il Presidente del Consiglio. Ha provato ad ammaliare la sua minoranza con lo zuccherino della designazione dei futuri senatori. Facciamo un appello alla minoranza dem (ma l’appello più che altro dovrebbero farselo da soli): non vi fate fregare ancora una volta, occhio Bersani & Co., se ci cascate anche stavolta sparite per sempre…
La posizione di Forza Italia è chiara e limpida: modificare l’articolo 2 con l’elezione diretta dei senatori, e parallelamente mettere mano all’Italicum con il premio di maggioranza alla coalizione più votata e non più alla lista. O così o niente. Altre strade non sono per noi percorribili! Faremo opposizione dura e convinta

martedì 22 settembre 2015

SI RIPARTE DA BOLOGNA PER BOLOGNA, RAVENNA E RIMINI


Qui nel 1998 crollò il muro comunista italiano, qui ieri si sono poste le premesse per buttare giù quello non meno pericoloso del renzismo. Il primo compito politico è ripristinare la democrazia. Berlusconi lancia la crociata antigolpista. E oggi si tratta di impedire una riforma costituzionale che consegna l'Italia al rischio autocrazia. Persino il Corriere lancia un monito a Renzi. Il quale, scommettiamo, se ne impipa. Appello a Mattarella
Ieri a Bologna è accaduto qualcosa di importante e carico di futuro. In una città tornata rossa, dopo la splendida parentesi di Guazzaloca che fece cadere il muro del comunismo emiliano nel 1998, Forza Italia, con la guida di Silvio Berlusconi, e la presenza mobilitante di Brunetta, Toti e Bernini ha rilanciato la sfida al neo-sinistrismo renziano. Questo governo è persino più pericoloso di quel sistema di potere che si appoggiava direttamente al marxismo-leninismo in versione togliattian-dalemiana. Questo esecutivo si regge su un golpe che dal 2011, in sequenza ostinata, ha tolto al popolo il diritto di scegliere il Presidente del Consiglio e ha privato l'opposizione del suo leader. Non solo: con una riforma costituzionale e una legge elettorale costruite su misura per Renzi, il golpe protrattosi da allora troverebbe un punto di approdo stabile e nefasto deformando la democrazia sino a trasformarla in una sorta di “autocrazia” (copyright Eugenio Scalfari).
Non da oggi eleviamo questa ferma protesta. Di merito e di metodo.

CRONACA DI RISCOSSA: INTERVENTO DI BERLUSCONI


Dall’ intervento di Berlusconi la freschezza nuova di Forza Italia, motore dell'alternativa vincente al renzismo
RIFORME: BERLUSCONI, QUELLA DEL SENATO È AUTORITARIA
“La riforma del Senato è una riforma autoritaria che sottrae ai cittadini la possibilità di votare e questo in una democrazia non è mai una buona cosa. Ma non ci meravigliamo, cosa vogliamo aspettarci da una maggioranza che non ha vinto le elezioni e da un premier che non è mai stato candidato e non è stato eletto. Quella delle riforme è una disillusione: doveva nascere la terza Repubblica invece tutto si è risolto in una disputa all'interno del Pd" tra maggioranza e minoranza, in una resa dei conti all'interno del partito, una sorta di pre-congresso del Pd su riforme che appartengono a tutti i cittadini. Quindi, non ci siamo pentiti di esserci chiamati fuori, un anno fa, da questo teatrino”.
MIGRANTI: BERLUSCONI, COLPIRE A CUORE CAUSE, ESTIRPARE ISIS
“Siamo addolorati da come l'Europa non riesca a prendere alcuna decisione opportuna al riguardo: bisogna colpire al cuore le cause di questa immigrazione. C'è solo un modo per farlo: estirpare il cancro dell'Isis, mettere fine alla guerra in Siria e mettere a posto la situazione libica. Tutto questo si può fare solo con una grande coalizione che, sotto la bandiera dell'Onu, metta insieme Usa, Europa, Nato, Russia, fino alla Cina”.
ELEZIONI: BERLUSCONI, METTEREMO IN CAMPO CROCIATA DEMOCRAZIA
“In vista di nuove tornate elettorali metteremo in campo una crociata di democrazia per far tornare le persone a votare e consentire a Forza Italia, Fratelli d'Italia e Lega di raggiungere una forte maggioranza che permetta di sconfiggere la sinistra alle prossime elezioni. La sinistra ha sempre preferito le manovre di Palazzo e ha fatto cadere il nostro governo, l'ultimo governo eletto dai cittadini. Non deve meravigliarci il fatto che, di fronte a questa cattiva politica siano in aumento gli

LUTTWAK CONTRO PAPA FRANCESCO; “ESTREMISTA, LE SUE IDEE POCO SERIE. QUELLI COME LUI HANNO ROVINATO L’ARGENTINA”


Al solito controcorrente, e come sempre - molto - duro con Papa Francesco, nei giorni della visita del Pontefice in America, Edward Luttwak fa il punto della situazione in un'intervista a Il Mattino, dove premette: "No, gli americani non prendono sul serio le idee estremiste del Papa argentino. Nemmeno negli ambienti democratici". Dunque, il politologo puntualizza: "Vede, qui in America il Papa sarà accolto come una celebrità ma il suo messaggio non è ritenuto così importante come da voi, in Italia". Secondo Luttwak "Papa Francesco ha assunto posizioni troppo estreme, sia sul versante dell'ambientalismo, sia nel campo della normalizzazione dei rapporti tra Usa e Cuba". Secondo Luttwak, insomma, "quello che dice il Papa non è serio".
Chi ha rovinato l'Argentina - Un durissimo attacco, che poi sale d'intensità: "Prenda in considerazione le tesi ambientalistiche del Papa. In America abbiamo capito molto bene che Bergoglio è contro l'agro-business. Il contadino - sottolinea Luttwak - è quello lì che non deve inquinare, che lavora la terra e a stento sopravvive. Ma non scherziamo, questo modo di pensare va bene a voi che in Italia avete i no-Tav e i no-triv (no-trivellazione, ndr). Non in America". Dunque l'affondo finale: "Nessuno riflette su un fatto oggettivo. Le idee di Papa Bergoglio sono quelle tipiche di tutta una classe di intellettuali argentini, che nel giro di un secolo hanno portato Buenos Aires dai primi posti fra i Paesi più ricchi al mondo - intorno agli anni Venti del Novecento - a circa il sessantesimo nell'attuale graduatoria per reddito pro-capite. Sono le idee di quegli argentini schierati contro il libero mercato, contro la modernizzazione, contro il progresso. In parte - conclude - sono state le idee della cultura peronista"

sabato 19 settembre 2015

LA POLONIA: LA GERMANIA HA PRETESO IL RISPETTO DEI TRATTATI IMPONENDO L’AUSTERITY, ORA VUOLE VIOLARLI COI MIGRANTI? NO!

La settimana scorsa la Commissione europea ha proposto un piano per trasferire 120 mila richiedenti asilo dalla Grecia, dall’Italia e dall’Ungheria in altri paesi membri dell’Unione in base a un sistema obbligatorio di quote; nessuno si aspettava che i ministri degli interni, riunitisi lunedi’ a Bruxelles, lo approvassero in tutti i suoi dettagli, ma nemmeno che la riunione, a quasi sei mesi dall’esplosione dell’emergenza, fosse un tale fallimento, osserva il settimanale britannico “The Economist”.
Poiche’ il piano Juncker aveva l’appoggio della Germania e della Francia, ci si aspettava almeno che i quattro paesi piu’ ostili avrebbero permesso una discussione; invece, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia e Ungheria si sono categoricamente rifiutati di sottoscrivere uno schema che non contenesse l’aggettivo “volontario”.
Per superare l’opposizione il resto dell’Ue sta considerando la possibilita’ di ricorrere a un voto a maggioranza qualificata, che pero’ potrebbe essere “politicamente rischioso”; privatamente i funzionari della Commissione cominciano ad ammettere che nessun paese sara’ costretto ad accettare rifugiati che non vuole e che la crisi sara’ affrontata con impegni volontari. Infatti, c’è il pericolo, tutt’altro che nascosto, che alcuni stati messi di fronte alla minaccia di dover sottostare a quote obbligatorie di “migranti” decidano di abbandonare la Ue.
In un articolo pubblicato sul “Financial Times”, il vice primo ministro e ministro delle Finanze polacco, Jacek Rostowski, sostiene che i profughi in cerca di una vita migliore dovrebbero guardare alla Germania e non all’Ungheria o alla Polonia ed evidenzia i rischi di un sistema obbligatorio di quote per la distribuzione dei migranti.
Il vice primo ministro polacco Rostowski accusa apertamente gli europei occidentali di ipocrisia per il loro tentativo di trasformare quelli orientali in capri espiatori. “Cosi’ come la Germania ha resistito agli appelli sulla crisi dell’area dell’euro, chiedendo che le regole vigenti fossero rispettate nonostante un radicale cambiamento delle circostanze dalla crisi finanziaria del 2008, cosi’ gli europei dell’Est hanno un valido argomento quando dicono che le regole dell’Ue sui rifugiati dovrebbero semplicemente essere applicate”, afferma il politico.
L’Unione, riconosce, non ha fornito un sostegno finanziario adeguato, ma una maggiore solidarieta’ non significa che i paesi debbano accettare quote di rifugiati, volontariamente o no.
Con questo, la netta presa di posizione polacca aggiunge un’altra nazione alla lista di quelle che dicono no al piano Juncker.

APPELLO AL CETO MEDIO

Destinate il vostro due per mille a Forza Italia entro il 30 settembre!
PASSAPAROLA!
Ti ricordiamo di indicare la quota del 2x1000 Irpef in favore di Forza Italia (codice identificativo F15 su mod. Unico). Passaparola ai Tuoi elettori, iscritti, militanti, amici. La procedura è semplice e trasparente. Tutte le info sono presenti sul nostro sito www.forzaitalia.it. Grazie. Un caro saluto.

FESTA DEL PD DI RAVENNA: STAND SUL GIOCO D’AZZARDO, ESPOSTO DEL CODACONS

"Bastava entrare alla festa del PD a Ravenna che una locandina ti accoglieva in questo modo “Il piacere di giocare con stile” e proseguendo ci si imbatteva in un vero e proprio mini casinò, con tanto di tavoli da blackjack. Sembra uno scherzo ma è tutto vero: per due settimane alla festa del PD era presente uno stand in cui si veniva invitati al gioco d’azzardo!" - così inizia il comunicato a firma Codacons

giovedì 17 settembre 2015

LAPIDARIUM: LA CORSA VERSO IL MURO DI RENZI AL SENATO


La doppia morsa – Renzi e il suo governo in un doppio mare di guai. Al Senato – con i 28 senatori della minoranza dem e i 10-15 di Ncd contrari alle riforme – Renzi non ha i numeri per far passare il ddl Boschi. E scatena la Finocchiaro contro Grasso. Per quanto riguarda i conti pubblici ormai è ufficiale: il premier ha raccontato una balla all’opinione pubblica. La flessibilità sul deficit non esiste. Non è mai stata concessa dall’Europa. Niente 17 miliardi in più, niente taglio delle tasse. Renzi a casa!
L'azzardo bugiardo sul deficit – Avevamo ragione noi: Renzi ha mentito sulla flessibilità. Ha ingannato gli italiani, sostenendo che aveva già ottenuto una deroga per l’extra-deficit. ‘Repubblica’ rivela la trattativa segreta in corso a Bruxelles per farsi dare 17 miliardi di possibile sforamento. La smentita inutile di Palazzo Chigi.
Tabellina – Basterebbe una fotografia numerica, una tabellina, per rendersi conto dell’oggettiva realtà: il governo non ha la maggioranza al Senato, e non ce l’ha non su un provvedimento qualsivoglia, ma sull’essenza stessa della sua ragione sociale: la riforma costituzionale.
Mauro – Dinanzi a questa prospettiva, Renzi si sostituisce di fatto – come scrive per “Il Mattinale” il senatore Mario Mauro – a Grasso. Non ha maggioranza e, proprio perché non ce l’ha, rovescia i tavoli della democrazia, distrae dall’attenzione a quella cosa che è abbastanza importantissima (ossimorissimo): i numeri, senza i quali sbatte contro il muro.
Uniti si vince – Con le porte aperte di più. Votare contro le riforme di Renzi è un buon lasciapassare per il cantiere del centrodestra unito, anche per i vecchi amici erranti di Ncd. Braccia aperte per tutti, con la linea politica di Berlusconi.

FAENZA: STAFF SINDACO MALPEZZI



Tiziano Cericola. - Sulla nomina dei due membri dello staff del sindaco Malpezzi è già stato detto tutto, specialmente dal giornalista Visani, con amara ironia, e dal segretario del PD locale. Leggendo questi commenti, girando per la strada e parlando con le persone mi è però venuto un dubbio cosmico.  Visto che tutti prendono le distanze da Malpezzi (per vari motivi), sia quelli del PD che la gente non apertamente schierata, ma chi è che lo ha votato alle ultime elezioni ? Forse dovremo chiedere a Lucarelli di scrivere un giallo su questo fatto, perché lui si che è un vero indagatore dell'incubo. Alla prossima.

Vincenzo Galassini - Andrea Vitali (a cura)
FESTE MEDIEVALI DI BRISIGHELLA
Gli Anni d'Oro  1980-1995
Introduzione di Franco Cardini
 Interventi di Carlo Lucarelli, Massimo Montanari, Paolo Aldo Rossi, Giordano Berti, Achille Olivieri, Leonardo Scarpa, Antonia Torchi e numerosi altri.
Carta Bianca Editore, Faenza, 2015
cm. 21 x 21 - pp. 288 con oltre 100 foto a colori


mercoledì 16 settembre 2015

PRATICA DI MARE


 La soluzione all’emergenza immigrazione e alla minaccia terroristica è un ritorno allo spirito di Pratica di Mare. Berlusconi statista, Renzi prenda esempio
Trascriviamo da ‘la Repubblica’:  “Con la firma da parte dei 19 paesi membri della Nato e della Russia della Dichiarazione di Roma, le porte dell'Alleanza atlantica si sono aperte all'ex potenza comunista. I capi di Stato e di governo dell'Alleanza e il Presidente russo Vladimir Putin, riuniti nella base militare di Pratica di Mare, hanno in questo modo messo la parola fine alla contrapposizione che ha caratterizzato gli anni della guerra fredda, e inaugurato una nuova visione unitaria degli equilibri mondiali, che ha come obiettivo primario la lotta contro il nemico comune del terrorismo”.
(2 maggio 2002)  • Pratica di Mare fu un successo di Berlusconi statista. Il suo lavoro da premier è stato soprattutto far incontrare, far ragionare, cogliere il meglio delle persone, e mostrare che hanno un compito di pace per il bene dei loro popoli. Berlusconi è stato da sempre tra i più accesi sostenitori della necessità di instaurare rapporti più stretti tra la Federazione russa e l’Unione europea.
Oggi la gran parte dei problemi dinanzi alla minaccia terroristica nascono dall’aver considerato la Federazione russa come avversari se non addirittura nemici. Sbagliato, sbagliatissimo.
La storia di Pratica di Mare nasce dal contrasto a questa idea, nel solco di De Gasperi.
Nel 1994 fu così Berlusconi a iniziare i passi di avvicinamento di Mosca all’Occidente intero. L’occasione per consentire a questo grande Paese europeo di entrare a far parte della comunità degli stati
liberi, Berlusconi se la giocò nel luglio del 1994. Invitò a Napoli, come Presidente di quel vertice dei big, Boris Eltsin. Fu un grande passo di amicizia quel G7+1. Clinton apprezzò. Eltsin invitò al Cremlino Berlusconi in ottobre.
• I rapporti con Putin prediligono questa opzione, che è tutto meno che personalistica. Da lì il G8 di Genova nel luglio del 2001, con la Federazione russa per la prima volta a pieno titolo.
• Da lì, soprattutto, l’incontro storico di PRATICA DI MARE (28 maggio 2002) nel vertice della NATO dove per la prima volta le porte dell’Alleanza Atlantica si aprirono all’ex-potenza sovietica e si costruì una partnership tra Nato e Federazione russa:
i Capi di Stato e di governo dei 19 paesi membri dell’Alleanza (per l’Italia Berlusconi) e il Presidente russo Vladimir Putin, riuniti nella base militare di Pratica di Mare, hanno messo la parola fine alla contrapposizione che ha caratterizzato gli anni della Guerra fredda, e inaugurato una nuova visione unitaria degli equilibri mondiali, che ha come obiettivo primario la lotta contro il nemico comune del terrorismo.
• Fu un accordo storico che ha rafforzato la costruzione della difesa comune europea, sancendo la nascita del “Consiglio a 20” con l’ingresso della Federazione russa nel vertice NATO attraverso la firma della Dichiarazione di Roma sugli interventi comuni tra i quali il contrasto al terrorismo e la non proliferazione delle armi di distruzione di massa.



FAENZA SUCCEDE…. CONDANNATO A RISARCIRE L’UOMO CHE MOLESTO’ SUA FIGLIA: LA STORIA DI DAVIDE ZACCARELLI


La figlia si è suicidata lo scorso anno, all'età di 22 anni. Le molestie nel 2007

Giustizia amara per Davide Zaccarelli, il papà della 22enne faentina che si è suicidata lo scorso anno dopo che nel 2007 era stata molestata da un suo professore alle scuole superiori: il molestatore si trova ora in carcere, condannato in Cassazione a tre anni, ma è la causa civile intentata dalla famiglia Zaccarelli per avere i risarcimenti dovuti a risultare incredibile. 
Il professore era stato infatti condannato al pagamento di una provvisionale di circa 65mila euro da versare alla ragazza molestata e ai famigliari. Improvvisamente però i soldi sparirono dal suo conto corrente. La Guardia di Finanza riuscì a dimostrare che l'uomo aveva versato i soldi nei conti correnti dei genitori per evitare di pagare i risarcimenti ma il giudice della causa civile non ne ha tenuto conto e ha condannato la famiglia Zaccarelli al pagamento di 40mila euro tra danni psicologici e spese legali ai parenti del molestatore. Di pochi giorni fa l'ultimo atto: a Davide, a cui già viene pignorato un quinto dello stipendio, è stata recapitata una ingiunzione a pagare entro 10 giorni 21mila euro, pena l'arrivo degli ufficiali giudiziari. La storia ha già fatto il giro dei media nazionali e Zaccarelli è stato intervistato sia da Mediaset sia dalla Rai. Su Facebook  - dove Zaccarelli ha anche pubblicato il numero di conto corrente per eventuali donazioni - si è scatenata una gara di solidarietà




martedì 15 settembre 2015

IL BUONISMO DELLA C…ONA E’ DURATO UNA SETTIMANA. CHIUSE LE FRONTIERE TEDESCHE


Siamo arrivati al limite di capacità di resistenza” e servono “mezzi efficaci per frenare i flussi“, ha detto il ministro dei Trasporti tedesco, Alexander Dobrindt, chiedendo di proteggere le frontiere esterne dell’Unione europea. “Avremo bisogno di molto tempo per mettere ordine nella già difficile situazione”, ha detto, criticando il leader del suo partito (Csu) e premier bavarese Horst Seehofer. Questi ha convocato per oggi una riunione straordinaria del governo della Baviera, per analizzare la crisi a fronte delle migliaia di rifugiati che stanno arrivando da giorni.
il giornale Finchè l’invasione riguardava l’Italia non importava a nessuno. Adesso è bastata una settimana di buonismo totale per accorgersi che bisogna fermarli.
Un’altra settimana e rischiamo di vederli nei campi di concentramento.


CAOS MERKEL


 Inno alla Boria. La squilibrio tedesco ora perseguita i profughi. Non basta l’accoglienza. Il voltafaccia della Merkel, non può essere lei il leader europeo. Renzi se ci sei, battile un colpo in testa. Lo spirito di Pratica di Mare che ancora oggi Berlusconi persegue, unica soluzione strategica. Gli intellettuali e i giornaloni avevano già cominciato a lucidarle la medaglia del Nobel per la pace. Angela Merkel aveva detto la parola magica: “la Germania accoglie i profughi siriani”. Aggiunse: “Senza limiti”. Proprio così.
Arrivate e vi sistemiamo. Adesso, che succede? Contrordine: bloccate le frontiere, Schengen sospesa, stazione di Monaco chiusa. Neanche la Germania ce la fa, con la forza della sua organizzazione e la generosità tirata in faccia al resto dell’Europa, per esprimere la propria superiorità morale oltre che economica.
Come la mettiamo? I siriani annegati con i loro bambini sul gommone al largo di Lesbo forse dovrebbero pesare un po’ (tanto) sulla coscienza tedesca. Non si illude la gente, non si gioca con la bontà se non si è in grado di programmarne e poi sopportarne il peso. I profughi dovrebbero proporre un class action contro chi li ha imbrogliati spingendoli a passi devastanti. Renzi, sempre servile verso la Merkel, se c’è dovrebbe batterle un colpo (metaforico) in testa. Non diciamo di darle della “bestia”, ma dell’irresponsabile senz’altro, e chiederle ora di farsi carico del problema che ella stessa, con quelle dichiarazioni stentoree, ha creato: una nuova cortina di ferro morale, tra l’Est europeo, abitato dai cattivi, mentre la Merkel sarebbe capofila dei buoni e degli umani, insieme con Renzi.
L’Inno alla Gioia andrebbe oggi sostituito con l’Inno alla Boria.
“Il diritto di asilo non ha limiti” disse. Che utopia presuntuosa. Che caos spaventoso ha generato questa supponenza sborona.
Dopo questo contrordine merkeliano diventa evidente a tutti che l’accoglienza non risolve il problema. Finché non si blocca la macchina islamica che produce profughi, siamo destinati a essere trascinati in una crisi sociale senza uscita. Se l’accoglienza dei profughi (e il respingimento dei migranti economici) non è accompagnata dalla volontà politica di organizzare una grande coalizione per annichilire lo Stato Islamico per passare subito all’azione, la morte ci arriverà in casa.
Lo Stato Islamico non ha nessuna intenzione di fermarsi: ha ambizioni geopolitiche totalitarie.
Ci indebolisce spedendoci profughi che non siamo in grado di accogliere dignitosamente nella loro immensa massa, sospinge masse di africani dopo averli accalappiati con la promessa del Bengodi, e intanto organizza piani terroristici micidiali. Oggi l’Europa pare aver deciso di agire contro gli scafisti organizzando la distruzione dei navigli spesso trasformatisi in trappole mortali. Alla buon’ora. Adesso che le difficoltà estreme non riguardano solo Italia, Grecia e Malta, si agisce.
E’ qualcosa, ma è ancora poco.



lunedì 14 settembre 2015

LA MISERIA DI RENZI, LA GRANDEZZA DI BERLUSCONI



 La differenza di proposta politica ed esistenziale tra centrosinistra e centrodestra oggi si mostra nella sua essenza, grazie al paragone tra gli atti dei due leader. Renzi va a New York per se stesso e per rubare la coppa alle tenniste. Berlusconi va a Yalta per l'Italia e per la pace. Per affrontare la tragedia dei profughi non basta l'accoglienza, occorre annichilire lo Stato Islamico. E senza alleanza tra Stati Uniti d'America, Europa e Federazione Russa, la sconfitta è certa. Chi attacca il nostro leader merita la medaglia al valore del Califfo
RENZI IN DIFFICOLTA' GIOCA LA CARTA DELLA PROPAGANDA PIU' SFACCIATA, E VA A NEW YORK A RUBARE LA COPPA ALLE NOSTRE RAGAZZE
IL MOTTO DEL GIGLIO CARNIVORO: “DOV'E' LA FESTA?”. GIA' CHE ERA IN AMERICA POTEVA FARE UN SALTO DALL'AMICO OBAMA A CONVINCERLO AD IMPEGNARSI PER LA LIBIA. FIGURIAMOCI Nel momento in cui i sondaggi lo vedono sotto nel consenso elettorale (siamo avanti noi del centrodestra), quando il 73 per cento degli italiani (sondaggio Pagnoncelli) vuole l'elezione diretta del Senato e lui si ostina nel no, mentre gli mancano 40 voti a Palazzo Madama per far passare la sua riforma costituzionale; intanto lui che fa? Vola e va. Dov'è la festa, che la rubo? Ogni volta che il Re si rivela nudo al popolo, ecco che cerca di fingersi ricoperto di manti di seta turchese. Ma l'incantesimo funziona cinque minuti, perché la realtà è spietata. Anche se il potere mediatico coopera a occultarla, poi casca giù tutto. La cosa si è fatta chiara con il viaggio a 4 New York. Non sono i centocinquantamila o duecentomila euro costati ai contribuenti (anche questo conta, peraltro), ma il tempo rubato a qualcosa di più importante. La coppa la vincono comunque le tenniste, sono loro che lavorano. Ma la pace è un lavoro che tocca al governo e soprattutto al presidente del Consiglio, e gli aerei di Stato servirebbero a correre a Bruxelles, o a cercare alleanze a Parigi e Madrid, magari persino per fare un'improvvisata alla Merkel; oppure, visto che era a New York, un salto a Washington, a bussare alla Casa Bianca da Obama, in combinato disposto con l'azione per la pace di Berlusconi nella Federazione Russa, da Putin. Figuriamoci, ahinoi.
BERLUSCONI OVVERO LA CONSAPEVOLEZZA DELLO STATISTA, CHE VUOLE COSTRUIRE LA COALIZIONE CONTRO LA SORGENTE DELL'IMMIGRAZIONE INCONTROLLATA. ANNICCHILIRE L'ISIS

“PERCHE’ LE OSTRICHE DI FIORITO PORTANO IN CARCERE E QUELLE DI RENZI PORTANO ALL’ARCHIVIAZIONE”


Parla l'avvocato Taormina difensore del "grande accusatore" di Matteo Alessandro Maiorano

«Non si capisce perché le ostriche di Fiorito portano in carcere, mentre quelle di Renzi portano all’archiviazione». Per il professore Carlo Taormina sono stati adoperati metri diversi per due vicende sostanzialmente analoghe, ossia l’utilizzo di soldi pubblici per fini non istituzionali. Nel primo caso, infatti, l’ex capogruppo del Pdl alla Regione Lazio, Franco Fiorito, è stato condannato per peculato. Le accuse mosse nei confronti di Matteo Renzi, sugli sperperi di denaro nel periodo in cui era presidente della Provincia di Firenze, viaggiano invece verso l’archiviazione. L’avvocato Taormina sa bene di cosa parla visto che le indagini della procura fiorentina sono partite proprio da un corposo esposto presentato da Alessandro Maiorano, dipendente del Comune di Firenze, «grande accusatore» del premier, difeso, per l’appunto, dall’ex parlamentare di Forza Italia.
 Quindi, avvocato, i magistrati fiorentini stanno portando avanti la logica dei due pesi e due misure?
«I fatti che ha denunciato il mio cliente sono gli stessi che hanno portato in tutta Italia a contestazioni di peculato nei confronti dei pubblici amministratori: è successo con la Regione Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna e Lazio. Invece, la Procura di Firenze non ha preso nemmeno in considerazione i 9 milioni 700 mila euro buttati al vento per la comunicazione di Renzi, tramite la società Florence Multimedia srl e il cosiddetto "Genio fiorentino"».
 Cosa non la convince delle indagini fatte?
«La Guardia di Finanza ha riprodotto le indagini, già fatte su ordine della Procura della Corte dei Conti

giovedì 10 settembre 2015

LO STATISTA E IL RAGAZZINO



Il nostro leader si occupa della guerra che rischia di travolgerci, il fiorentino di salvarsi la ghirba con manovre con la sua minoranza. Visto dall’alto il mondo appare in drammatico sommovimento. Il punto di ebollizione dei conflitti si è spostato da Oriente verso il Mediterraneo. E L’Italia per ragioni geopolitiche è, insieme con la Grecia, la più coinvolta tra i Paesi d’Europa. Per questo uno statista fa come Berlusconi, e va in Russia, per stabilire ponti di dialogo e spingere il gigante euro-asiatico a impegnarsi nella stabilizzazione di quella parte del Pianeta Terra in cui per storia e geografia siamo immersi. E che oggi è in subbuglio e ci minaccia di guerra in due sensi: con il terrorismo e con l’indirizzare verso le nostre coste miriadi di profughi e migranti economici ad uso della nostra destabilizzazione economica, politica e sociale. Buon lavoro, Presidente Berlusconi. Questo fa uno statista, e invece Renzi che fa? A Roma si occupa di un problema abbastanza minore, cioè di se stesso. E’ in un mare di guai.
Altro che ‘sabotatori’ Una notizia: a Renzi gira malissimo. Ha deciso che l’articolo 2 della riforma del bicameralismo è la sua linea del Piave. Resiste lì. Ma se non accetta di trattare su questo, sta fresco, sarà appeso nella stanza dei salmoni affumicati. A Renzi, se ha a cuore questa nostra Italia, conviene cambiare e accettare le trasformazioni proposte da Forza Italia, o si troverà contro – salvo ignobili compravendite – la maggioranza assoluta dei senatori, 176 su 320. Un avvertimento: se il Pd crede di sistemare tutto con pateracchi in casa propria, gli faremo vedere i sorci verdi. Altro che “sabotatori” come ora dice di noi il buon Gotor.
Urge cambiamento rapido di governo… Renzi in Europa è inesistente, non si sta occupando dei nostri interessi nazionali in questo ambito, si è accoccolato ai piedi della Merkel, che fa i propri affari a discapito nostro. A Renzi questo sta bene, purché la Regina del IVIl Mattinale – 09/09/2015 4
Reich gli sganci il piatto di lenticchie di qualche decimale di flessibilità. Eppure questo voto di scambio con la Merkel oltre a danneggiare l’Italia non risolve le grane del Fiorentino. Infatti questo concentrarsi sulle proprie questioni di potere gli sta andando malissimo. Andasse male solo a lui e alla sua carriera, reggeremmo il colpo; il fatto è che sta portando alla malora la nostra democrazia. Urge un cambiamento rapido di governo.

ANCARANI FORZA ITALIA SULL’INCHIESTA RELATIVA AI DIRIGENTI DEL COMUNE SUL PROGETTONE PORTUALE




martedì 8 settembre 2015

CON QUESTE RIFORME RISCHIO REGIME

Il rischio di regime che denuncia Berlusconi come possibile, lo stiamo già sperimentando. E i quattro golpe succedutisi dal 2011 e l’attuale situazione di illegalità della maggioranza parlamentare indossano tranquillamente la maschera della democrazia per la complicità inestricabile di potere politico, finanziario, mediatico e giudiziario. Berlusconi non gioca con i tatticismi, pratica la parresia, la sincerità. Lo si legga con attenzione. Berlusconi non si rassegna a che tanti astenuti siano così delusi dalla politica al punto da rinunciare a qualsiasi forma di partecipazione. Ritiene che questa sia una ferita alla democrazia. Non è solo questione di vincere o perdere al voto, la questione al cuore delle sue preoccupazioni. Si tratta di far circolare di nuovo, specie nel ceto medio avvilito, la linfa della speranza. E non con le fanfaluche, ma con programmi chiari. Meno tasse, più prosperità; più ceto medio, meno povertà; più coinvolgimento della Russia, meno terrorismo islamico. Brunetta – Mostra come la questione delle questioni la si colga solo guardando il mondo uscendo dal pollaio delle chiacchiere di Renzi. È questa Europa a egemonia tedesca la sorgente prima dei problemi. Renzi ha detto contento: “Non siamo più un problema per l’Europa”. Sarebbe interessante e auspicabile anche che l’Europa non fosse un problema per noi. Ed invece lo è.
Ci si avvia all’instaurazione di un sistema in cui la democrazia è sottratta al popolo. Dopo quattro golpe ora siamo in mano a un governo che si regge su una maggioranza illegittima. La nostra proposta per fermare l’avanzata dell’Isis e la conseguente ondata di profughi: una coalizione internazionale con Russia e Usa sotto egida Onu

ISIS: SERVE COALIZIONE INTERNAZIONALE INSIEME NATO, USA E RUSSIA SOTTO EGIDA ONU

“Stiamo assistendo ad un fenomeno d'immigrazione epocale, originato dall'azione fatta contro la Libia, che aveva certo un dittatore ma addomesticato da noi. Oggi la Libia è in piena guerra intestina. Si contano ormai più di 30 mila morti tra i libici ed un milione e mezzo di cittadini scappati via. E poi l'Isis, l'Iraq e il suo regime, il califfato, la conquista della Siria che ha prodotto la fuga di 5 milioni di persone. Se non si interviene sulla causa la migrazione continuerà. Che si può fare? L'Occidente deve fare unione di tutti i Paesi, con partecipazione dei Paesi della Nato, di Usa e Russia, sotto l'egida Onu per chiudere il fenomeno pericolosissimo dell'Isis. E' deprimente lo spettacolo di leadership offerto al momento. Occorre mettere assieme una grande coalizione o il fenomeno immigrazione durerà per tanti anni con problemi rilevanti”. 

RIFORME

Renzi fa lo show e sbatte contro il muro del razzismo. Passa da gufi a bestie con un linguaggio che meriterebbe l’intervento del Capo dello Stato. Ostenta sicurezza sulla vittoria del ‘sì’ al Senato per la riforma. Ma rischia di schiantarsi. Noi di certo non deroghiamo: elettività diretta dei senatori, premio di coalizione per l’Italicum
Abbiamo appena assistito ad un altro fine settimana in cui Renzi ha tentato in tutti modi (e occupando tutti gli spazi) di fare il mattatore in pieno stile televisivo, nel senso che si è profuso nella più tipica manifestazione del “one man show”. E tutti i potenti e potentati gli hanno steso mantelli sotto i piedini di fata bugiarda. Abbiamo iniziato sabato con l’intervento a Cernobbio, siamo arrivati a domenica con una capatona a Monza nel box della Ferrari per il Gran Premio d’Italia, propagandata senza pudore dalla Rai in diretta e in differita, per poi approdare alla Festa dell'Unità a Milano e concludersi con una parata da divo con Bono degli U2 che l'ha beatificato a ExpoUno show quello del Premier che però stanca, i contenuti sono sempre gli stessi, la forma anche. Sinceramente prevale la noia.
Il Primo Ministro (si fa per dire) disegna ogni volta uno scenario da favoletta, in cui lui è il cavaliere bianco che salva il regno umano dal cattivo, anzi dalle bestie. Ormai è passato da gufi direttamente a bestie, con un crescendo di razzismo che meriterebbe un intervento del Capo dello Stato.
Quando non insulta, fa il sognatore dei suoi trionfi fasulli. Sostiene a gran voce che nel Pd (e quindi per il suo ragionamento razzista, nel mondo degli umani) vince il sì alla riforma costituzionale nella forma che ha in mente lui con il suo giro di amici e benevolenti.

EUROPA FUCK YOU


L’Europa una volta fingeva di non vedere gli sbarchi di clandestini in Italia.
Dopo ci hanno dato qualche spicciolo per il disturbo e i costi di Mare Nostrum.
Dopo ci hanno inviato anche le navi a supporto della missione Triton, navi che ci scaricano orde di Africani da 90 chili quasi tutti giovani uomini dicendo che scappano dalla guerra (ma le mogli mamme e figli le hanno lasciate in mezzo alla guerra come dei vigliacchi?).
Ora che vedono l’Italia preda di stupri, violenze, furti, delinquenza, mercato del lavoro distrutto senza più diritti e mercato dell’imprenditoria straniera totalmente evasore delle tasse, il tutto grazie a questi clandestini che nonostante un buonismo cieco e idiota vogliono solo invadere con la forza il nostro sistema sociale e religioso, ora l’EUROPA vorrebbe chiudere le frontiere??
Ora l’EUROPA vorrebbe sospendere il trattato di Schengen sulla libera circolazione dentro la Ue???
Quindi tutta Europa, secondo i politici e i giornalisti di sinistra, è governata da fascisti???
O forse quei governi sono più attenti alla sopravvivenza dei propri popoli?
Ma se non si fermano gli sbarchi in Italia e si bloccano le frontiere per andare in Europa, allora quel miliardo di africani sono destinati a invadere ogni singolo Comune Italiano con la loro arroganza, col loro razzismo verso la nostra religione e la nostra storia??

OGNI PARROCCHIA OSPITI UNA FAMIGLIA DI PROFUGHI” BERGOGLIO TORNA A PREDICARE LA POLITICA DELL’ACCOGLIENZA, PREPARIAMOCI PURTROPPO…….

In prossimità del Giubileo della Misericordia, rivolgo un appello alle parrocchie, alle comunità religiose, ai monasteri e ai santuari di tutta Europa ad esprimere la concretezza del Vangelo e accogliere una famiglia di profughi".  Mentre l'Europa affronta la più grande emergenza migratoria degli ultimi anni, papa Francesco torna a chiedere di accogliere gli immigrati che stanno arrivando in Europa. E, durante l'Angelus, annuncia che "anche le due parrocchie del Vaticano accoglieranno in questi giorni due famiglie di profughi""Ogni parrocchia, ogni comunità religiosa, ogni monastero, ogni santuario d’Europa ospiti una famiglia, incominciando dalla mia diocesi di Roma". Il Santo Padre si rivolge a tutti i vescovi d’Europa affinché "nelle loro diocesi sostengano questo mio appello, e accusa i fedeli di essere spesso "ripiegati e chiusi in noi stessi" fino a creare "tante isole inaccessibili e inospitali" e rileva che "persino i rapporti umani più elementari a volte creano delle realtà incapaci di apertura reciproca: la coppia chiusa, la famiglia chiusa, il gruppo chiuso, la parrocchia chiusa, la patria chiusa".

sabato 5 settembre 2015

EUROPA FUCK YOU

L’Europa una volta fingeva di non vedere gli sbarchi di clandestini in Italia.
Dopo ci hanno dato qualche spicciolo per il disturbo e i costi di Mare Nostrum.
Dopo ci hanno inviato anche le navi a supporto della missione Triton, navi che ci scaricano orde di Africani da 90 chili quasi tutti giovani uomini dicendo che scappano dalla guerra (ma le mogli mamme e figli le hanno lasciate in mezzo alla guerra come dei vigliacchi?).
Ora che vedono l’Italia preda di stupri, violenze, furti, delinquenza, mercato del lavoro distrutto senza più diritti e mercato dell’imprenditoria straniera totalmente evasore delle tasse, il tutto grazie a questi clandestini che nonostante un buonismo cieco e idiota vogliono solo invadere con la forza il nostro sistema sociale e religioso, ora l’EUROPA vorrebbe chiudere le frontiere??
Ora l’EUROPA vorrebbe sospendere il trattato di Schengen sulla libera circolazione dentro la Ue???
Quindi tutta Europa, secondo i politici e i giornalisti di sinistra, è governata da fascisti???
O forse quei governi sono più attenti alla sopravvivenza dei proipri popoli?
Ma se non si fermano gli sbarchi in Italia e si bloccano le frontiere per andare in Europa, allora quel miliardo di africani sono destinati a invadere ogni singolo Comune Italiano con la loro arroganza, col loro razzismo verso la nostra religione e la nostra storia??