venerdì 31 gennaio 2014

L’ECONOMISTA. L’ETERNA RESILIENA DI SILVIO BERLUSCONI


L’Economist spiega perché Silvio Berlusconi in Italia gioca ancora un ruolo centrale.
Silvio Berlusconi è entrato in politica 20 anni fa ed è stato 3 volte presidente del Consiglio, l’ultima dal 2008 al 2011.
Lo scorso anno è stato condannato per frode fiscale e dichiarato decaduto dal Senato.
La sua carriera politica sembrava finita. Ma il 18 gennaio è tornato in grande stile nell’arena politica.
Se Matteo Renzi vuole fare la riforma elettorale e le riforme costituzionali non può fare a meno dei voti del partito di Berlusconi.
L’eterno inaffondabile Berlusconi è ritornato al centro della scena almeno per un altro anno.
Probabilmente il 10 aprile otterrà i servizi sociali per scontare la condanna dello scorso agosto, ma l’arrivo di altre sentenze potrebbe portarlo agli arresti domiciliari e all’impossibilità di comunicare con i membri del suo partito.
Solo la magistratura può tenerlo fuori dalla scena politica italiana. Tutti gli altri tentativi sono falliti.

COERENZA????


mercoledì 29 gennaio 2014

ECCO I PATRIMONI DEI PAPERONI DI STATO PRESIDENTI, VICE PRESIDENTI E DIRETTORI GENERALI: ECCO QUANTO GUADAGNANO. Quando sbagliano chi paga?


Sergio Rame - Redditi, patrimoni, case e auto. I dirigenti pubblici sono stati messi a nudo. Palazzo Chigi ha messo nero su bianco (con un po' di ritardo) le buste paga delle alte cariche di Stato, Pubblica amministrazione, enti pubblici, controllate statali e via discorrendo. Dal presidente del Coni Giovanni Petrucci all'ad di Fs Mauro Moretti, dal boss dell'Agenzia delle Entrate Attilio Befera al numero uno della Cassa depositi e prestiti Franco Bassanini: la presidenza del Consiglio ha finalmente reso pubblico il pdf definitivo del bollettino del 2012 (274 pagine già uscite a luglio, a cui vanno ad aggiungersi altre 187 pagine). Come ricorda il Fatto Quotidiano, in base alla legge numero 441 del 1982 lo Stato ha l'obbligo di pubblicare redditi e patrimoni di presidenti, vicepresidente, amministratori delegati e direttori generali dell'amministrazione pubblico. Bisogna tener conto che, pubblicando le dichiarazioni 2012 relative all’anno di imposta 2011, non ci troviamo ad avere a che fare con gli stipendi. Il pdf contiene, infatti, i redditi all'interno dei quali la busta paga è solo una delle voci che fa lievitare il patrimonio complessivo. Il presidente dell’aeroporto di Genova Marco Arato, per esempio, ha dichiarato un milione e 518 mila euro: gran parte del patrimonio deriva, infatti, non dalla carica pubblica ma dall'attività di socio in uno studio.  Ecco, dunque, i Paperoni di Stato:
  • Domenico Arcuri è amministratore delegato di Invitalia e dichiara 1 milione e 214mila euro
  • Il presidente della Cassa Depositi e Prestiti Franco Bassanini dichiara 540mila euro. Possiede una casa a New York
  • Il presidente dell’Agenzia delle entrate Attilio Befera dichiara 772mila e 335 euro
  • Il presidente della Sea Giuseppe Bonomi dichiara 864mila e 899 euro
  • Il presidente delle Ferrovie dello Stato Lamberto Cardia dichiara 896 mila euro
  • L’allora presidente dell’Anas Pietro Ciucci dichiara 817mila e 481 euro. È anche in possesso di pacchetto di azioni composto da 30mila Unicredit, mille Finmeccanica e 3.760 Generali
  • Il presidente dell’Enel Paolo Andrea Colombo dichiara un milione 193mila euro
  • Enrico Cotta Ramusino, al tempo della dichiarazione manager della della Millward Brown, dichiara un milione e 141mila euro in qualità di liquidatore dell'Aeroporto della Provincia di Pavia
  • Il presidente di Italferr Maria Rita Lorenzetti dichiara 159mila e 200 euro
  • L'avvocato Cristiana Maccagno è vicecommissario della Fondazione Ordine Mauriziano e dichiara un milione e 830mila euro
  • L'allora presidente dell’Autorità Portuale di Cagliari Piergiorgio Massidda dichiara 155mila euro. Ha una casa a Roma, una ad Arzachena e quote di proprietà immobiliari e societarie
  • Il presidente dell’Inps Antonio Mastrapasqua dichiara un milione 174mila e 308 euro. Il suo patrimonio comprende tre immobili nella Capitale
  • Il presidente della Consap Andrea Monorchio dichiara un milione e 292 mila e 413 euro. Cede piccoli pacchetti di Bper, Intesa, Enel, Banca Popolare di Vicenza e Snam e acquista una casa a Roma
  • L’amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato Mauro Moretti dichiara un milione e 46mila euro
  • Il direttore generale dell’Inps Paolo Nori dichiara 227mila euro
  • L'allora presidente del Coni Giovanni Petrucci dichiara 427mila euro
  • Il presidente di Fintecna Maurizio Pratodichiara un milione 50mila e 770 eur




NEL QUADRO DELLE GIORNATE DELLA MEMORIA E’ IMPORTANTE RICORDARE GLI EROI DIMENTICATI E FRA QUESTI:IL PARTIGIANO ROMAGNOLO MARINO PASCOLI


Rodolfo Ridolfi - Marino Pascoli appartiene ai morti dimenticati perché antifascista ed anti comunista, vero partigiano democratico al quale spararono un paio di rivoltellate senza colpirlo nella strada per Mezzano nel 1947. La sera della domenica 4 gennaio 1948, Pascoli subì un nuovo agguato e questa volta venne ucciso. L’Unità di Milano e Milano sera lanciarono una odiosa campagna di depistaggio utile a confondere le indagini. Alla fine del mese vennero arrestati il segretario dell’ Anpi di Santerno ed un ex partigiano comunista. Fu indiziato anche il segretario del Pci di Santerno, poi prosciolto in istruttoria. Tutto finì in un’assoluzione quando il testimone chiave, un operaio agricolo “si rimangiò la deposizione”. Marino Pascoli, a differenza di fascisti poi divenuti partigiani comunisti, fu sempre repubblicano e partigiano prima dell’8° Gap di Forlì e poi nella 29^ Brigata Gastone Sozzi, operante nella pianura forlivese. Ma gli eredi dei comunisti che stavano e ancora stanno nelle istituzioni, sostenevano che “il sig. Marino Pascoli non risulta ufficialmente riconosciuto tra le categorie stabilite dall’apposita Commissione governativa, non essendo [mai] stato qualificato come Partigiano, né come Patriota, né come Benemerito. “ (Risposta della Giunta Regionale dell’Emilia-Romagna ad una interrogazione di Forza Italia del 2004) Queste affermazioni ufficiali, contenute in atti ufficiali rispondono alle ingiustificate reazioni di tutti coloro che si irritano a sentire parlare di Marino Pascoli che non può oggettivamente essere considerata eredità di chi ha prodotto tardivamente iniziative di basso profilo. Crediamo giusto continuare nell’impegno, disponibili a condividerlo con tutti, per la trasparenza e la verità, soprattutto i fondamenti della battaglia politica di Marino Pascoli contenuti nei suoi articoli sulla Voce di Romagna, il giornale repubblicano di Ravenna, articoli polemici nei confronti dei comunisti della zona che denunciavano gli eccessi compiuti dai partigiani rossi durante e dopo la guerra civile, criticavano il massimalismo politico e sindacale del partito di Togliatti, e difendevano il sistema politico occidentale contro l’Unione Sovietica. La riaffermazione di una verità neppure oggi scontata “essere anticomunisti non vuol dire essere di destra o fascisti”. La cosa non veniva gradita dai comunisti romagnoli . Contro Marino Pascoli si aprì una violenta campagna di denigrazione politica e morale. Lo accusarono di non essere mai stato partigiano, anzi, di aver fatto la spia per conto dei Fascisti di Salò. Non era vero, naturalmente. Però le calunnie non cessarono. Perché lo sanno tutti anche oggi che “la verità” per certa sinistra “ è ciò che conviene al Partito”.


martedì 28 gennaio 2014

BAZZONI: VERGOGNOSE LE MINICONDANNE DI MILANO PER I DUE ZINGARI CHE UCCISERO VOLONTARIAMENTE IL VIGILE URBANO INVESTENDOLO COL SUV


All’udienza di oggi presso il Tribunale di Milano per l’efferato omicidio del vigile Niccolò Savarino, la Procura di Milano non ha trovato di meglio che mandare un VPO (vice procuratore onorario), dal momento che fior di famosi magistrati effettivi sono impegnati giorno e notte a dar la caccia a Berlusconi. Ma la cosa che fa più scandalo è che l’assassino effettivo, lo zingaro Remi Nikolic che travolse e trascinò per decine di metri il povero vigile, se l’era cavata con appena 15 anni, mentre all’udienza odierna il suo complice Milos Stizanin era accusato solamente di favoreggiamento e non di concorso in omicidio. La richiesta di soli 3 anni per il complice di un brutale omicidio è un’offesa alla sicurezza degli italiani ed alle regole di ogni convivenza civile. Lo stesso Comune di Milano (costituitosi parte civile) aveva chiesto che venisse formulata l’accusa ben più grave di concorso e non di favoreggiamento. Questi comportamenti della Magistratura aiutano a diffondere nel mondo la convinzione che l’Italia sia il “Paese di Bengodi” per i criminali di ogni risma, che, non a caso vengono puniti severamente o cacciati da tutti i Paesi europei e si riversano nelle nostre città.
Mentre il Italia il pluriassassino a picconate Kabobo viene scarcerato, per giunta in maniera sollecita.
Gianguido Bazzoni


INIZIATA LA CAMPAGNA MEDIATICA DI OTTIMISMO PRE ELETTORALE DEL PD


Leggo da un po’ di tempo, specie da quando si è insediato l’Assessore Minzoni, che c’è un grande ottimismo nel PD e nell’amministrazione Malpezzi. Ottimismo per Terre Naldi che improvvisamente farà cose mai viste e guadagnerà un sacco di soldi; intanto è costata un milione e trecentomila euro abbondanti. Ottimismo per lo scalo merci, si farà, metteranno il cartello di inizio lavori tra meno di un anno e nel 2017 Malpezzi lo inaugurerà; intanto la società CSM ha generato 3 milioni e 100 mila euro di debiti, lo scalo merci non c’è, ci sono due esposti alla Corte dei Conti e una causa con un privato espropriato e altre questioni aperte ed anche la ditta che lo dovrebbe realizzare sembra non navighi nell’oro. Ottimismo per l’Outlet Le Perle, si doveva inaugurare a ridosso della scorsa campagna elettorale ma tira tira siamo alla campagna elettorale successiva del 2015; chi doveva essere pagato non è stato pagato, le ditte che lo dovevano costruire hanno avuto importanti problemi finanziari e le lavoratrici OMSA che ci dovevano andare a lavorare sono a casa. Ottimismo per la AUSL unica della Romagna, promettono livelli eccezionali di prestazioni per le cose che veramente contano e cosa se ne importa se dobbiamo andare a Ravenna o Forlì o Cesena o Rimini, intanto l’Ospedale di Faenza, che per noi nostalgici era un gioiello, è stato politicamente “massacrato” tanto che non abbiamo un pediatra al Pronto soccorso la notte e neppure il pronto soccorso nuovo, lo aspettiamo con la bava alla bocca da almeno otto anni, però il laboratorio analisi andrà nella struttura della Filanda. Ottimismo perché il Piano sosta dicono che funziona e c’è la navetta elettrica che paghiamo fior di quattrini dopo un primo periodo gratis. Ottimismo perché abbiamo implementato la video sorveglianza, intanto la percezione di insicurezza nei cittadini è aumentata, Ottimismo perché svettiamo nelle classifiche delle città per la qualità della vita ma lo facciamo a caro prezzo con tasse e tariffe molto elevate. Ottimismo perché pagheremo la Mini Imu a giugno quando la maggior parte degli italiani non la pagherà affatto.
Berlusconi ci ha insegnato ad essere ottimisti e ha sempre subito gli strali della sinistra, ora che il PD “ha dato la svolta” o come dicono loro hanno cambiato verso sono ottimisti a prescindere. il Sindaco Malpezzi sceso in campo con un sano pragmatismo ha dato la svolta pure lui e ha sposato l’ottimismo PD di facciata, sul fatto poi che fosse del PD nonostante non ne avesse la tessera noi non abbiamo mai avuti dubbi, anche perché questa amministrazione messasi “Insieme per cambiare” non ha cambiato nulla. Raffaella Ridolfi


LA GIORNATA DELLA MEMORIA DEVE ESSERE L’OCCASIONE PER UN IMPEGNO CONTRO L’IGNORANZA E L’INTOLLERANZA


Oggi, Giornata internazionale delle Memoria, vediamo purtroppo come l’incitamento alla violenza ed all’odio antisemita sia ancora di drammatica attualità. Le teste di maiale sanguinanti inviate alla Sinagoga di Roma, all’Ambasciata Israeliana ed alla mostra sulla Shoah in corso al Museo di Roma, dimostrano che la nostra società contiene ancora i semi dell’odio e della violenza terroristica contro un popolo ed una cultura che fa parte della storia occidentale. Le scritte negazioniste che abbiamo visto sui muri fanno il paio con i proclami dei terroristi islamici alla distruzione di Israele ed a colpire gli Ebrei ovunque nel mondo. Come gruppo di Forza Italia alla Regione Emilia-Romagna vogliamo riaffermare la nostra solidarietà alla comunità ebraica e sottolineare a tutti, con le parole del nostro Presidente Berlusconi: “l’importanza di non farci distrarre dai grumi di intolleranza ed ignoranza che esistono ancora nel nostro Paese”  Gianguido Bazzoni



lunedì 27 gennaio 2014


Cari Amici,
Dopo 20 anni Forza Italia e il suo leader sono qui: decisi ad affrontare le sfide che ci attendono.
Questa è l'ultima chiamata, l'ultima occasione per difendere la libertà e il nostro diritto di vivere in un paese civile e prospero. Per questo ho chiesto e chiedo a tutti moderati e persone di buon senso, agli italiani che vogliono restare liberi, di scendere in campo con me e con Forza Italia.  Nessuno può tirarsi indietro: è in gioco nostro comune destino Non possiamo lasciare il Paese nelle mani di chi è responsabile della drammatica crisi che stiamo vivendo.
La sinistra e il suo braccio giudiziario non hanno mai rinnuciato al loro disegno eversivo, e non temo di esagerare definendolo così, perché quando i cittadini non possono più decidere da chi essere governati non è più democrazia. Negli ultimi anni ci sono stati quattro colpi di stato, l'ultimo quando una sentenza scandalosa mi ha condannato e quelli del Pd hanno colto l'occasione per sbarazzarsi del rivale che non erano riusciti a battere nelle urne. Sono passati sopra tutte le regole e hanno applicato retroattivamente una legge senza alcun riguardo per il diritto del paese: l'articolo 25 della Costituzione e l'articolo 7 della convenzione per i diritti dell' uomo dicono infatti che una legge non può essere retroattiva. E pensare che tutti si dicevano vogliosi di una pacificazione. E' avvenuto il contrario della pacificazione e hanno pure esultato. Abbiamo davanti tante sfide: le elezioni europee, le amministrative, la realizzazione di riforme che auspichiamo da anni e finalmente anche la sinistra sembra voler realizzare. Festeggeremo il ventennale il 27 marzo, quando vincemmo le elezioni e sconfiggemmo la gioiosa macchina da guerra di Occhetto. Quale giorno migliore per festeggiare?
Il 2014 sarà il nostro nuovo 1994 e torneremo a vincere per noi, per i nostri figli, per la nostra Italia. Viva l' Italia, viva la libertà!

Berlusconi – Il genio del popolo. Il protagonista di ieri, di oggi e di domani. Auguri Presidente Berlusconi per i tuoi vent'anni al servizio esclusivo del Paese.
Elezioni vinte e da vincere – Elettorale: una legge che garantisca bipolarismo e certezza. Entusiasmo. Erasmo da Rotterdam. Elogio della follia. Esperienza. Europa della gente e della solidarietà. Etica della famiglia e del lavoro.
Rinascita di Forza Italia – Ricostruzione. Rottamazione del comunismo. Resistenza strenua alla persecuzione giudiziaria. Riforme istituzionali. Realismo. Ragionevolezza.
Lavoro – Il nostro movimento ha un leader che chiama a raccolta quanti come lui vengono dalla trincea del lavoro. Leader dei moderati. Luce che viene dalla sua testimonianza e dai valori della tradizione. Lotta contro l'ingiustizia. Lealtà.
Unità tra il credere e il fare – Unità dei moderati. Unità dell'Italia e dell'Occidente. Umanità. Diritti Umani. Urgenza di cambiamento.
Silvio – I Club Forza Silvio come strumento essenziale del nostro movimento, presenza capillare nel territorio. Sole in tasca. Serenità del leader e degli italiani. Sogno. Società


sabato 25 gennaio 2014

REGALO ALLE BANCHE, DA FORZA ITALIA NO ALLA FIDUCIA AL DECRETO IMU-BANKITALIA:


 “Il Governo aveva promesso la cancellazione totale della tassazione sull’abitazione principale.
Dati e fatti alla mano, invece, come evidenziato dal decreto che stiamo discutendo oggi in aula, e come testimonia il fatto che proprio entro oggi i cittadini sono chiamati a versare la cosiddetta ‘mini-Imu’, lasciati fino all’ultimo nell’incertezza sull’importo, il Governo non é riuscito ad eliminare totalmente l’Imu sulla prima casa nemmeno per il solo 2013.  Ed é difficile accettare la filosofia di pensiero secondo la quale, per ciò che riguarda i residui del 2013, ‘si tratta di importi modesti’, visto che in un periodo di crisi anche gli importi modesti pesano sui bilanci delle famiglie e dei contribuenti in generale, soprattutto quando sono imprevisti, dato che più volte era stato assicurato loro che per il 2013 nulla avrebbero dovuto pagare. E nient’affatto modesti, anzi gravosissimi e costosissimi sono gli elementi di incertezza, di confusione, di vero e proprio caos che hanno contraddistinto - badate bene - non solo la ‘mini-Imu’, ma l’intera vicenda”.

BERLUSCONI NOMINA GIOVANNI TOTI CONSIGLIERE POLITICO


BERLUSCONI INDAGATO I GIUDICI NON VOGLIONO LA PACIFICAZIONE: PRESI 44 OSTAGGI


La notizia era nell'aria da tempo, già da quando i giudici resero note le motivazioni della condanna di Fede, Mora e Ruby nel processo-bis sul presunto sistema di prostituzione in atto ad Arcore. Ma la notizia dell'inclusione di Silvio Berlusconi tra gli indagati nel terzo processo al "bunga-bunga" ha suscitato reazioni scandalizzate da parte dei vertici di Forza Italia, anche per la coincidenza con l'accordo appena stretto sulle riforme dal Cav col segretario del Pd Matteo Renzi. “La procura di Milano non delude mai per prontezza di riflessi e rapidità quando si tratta di Silvio Berlusconi. L’accusa di corruzione in atti giudiziari è gravissima e   assurda. Coinvolgendo i suoi legali oltretutto lede con ogni evidenza il diritto di difesa sancito nell’articolo 111 della Costituzione sul   'giusto processo', trasformandolo in reato" dice il capogruppo di FI alla Camera, Renato Brunetta. "Non sappiamo - aggiunge - se la  coincidenza con il momento politico sia casuale. Di certo fornisce   benzina ai nemici della pacificazione nazionale e offre loro veleno con cui inquinare la democrazia”. Chi invece non ha dubbi circa il timing dei giudici è il senatore azzurro Sandro Bondi: "Ogni volta che la politica compie un passo avanti verso il cambiamento e la normalità democratica immancabile e puntuale interviene la spada di Damocle della Procura di Milano e della magistratura. L'Italia non avrà mai pace se la magistratura potrà continuare a dettare l’agenda politica del Paese". Per la portavoce azzurra alla Camera, Mara Carfagna, "è a nuova la tegola giudiziaria su Silvio Berlusconi, ma vecchio il messaggio politico lanciato da certa magistratura. Nessuna novità, nessuna evoluzione. Se Renzi ha dato un colpo mortale all’antiberlusconismo militante all’interno del Pd, questa ossessione è quanto mai presente in quella parte dell’ordine giudiziario che interpreta il proprio ruolo in termini prevalentemente politici. L’Italia diventerà una democrazia matura quando terminerà questa pericolosa devianza culturale". Maria Stella Gelmini tralscia "il sincronismo tra l'attività giudiziaria della Procura di Milano e l’agenda politica italiana. Colpisce, però, e ogni persona di buon senso lo vede, che  mentre il presidente Berlusconi lavora per l’agibilità politica dell’Italia, alcuni magistrati lavorano per l’inagibilità politica di  Berlusconi”.

PD I MIGLIORI


giovedì 23 gennaio 2014

LEGGE ELETTORALE: NYT E FR “BENEDICONO ACCORDO BERLUSCONI-RENZI


 “Nei giorni scorsi il New York Times, oggi il Financial Times: i grandi giornali internazionali “benedicono” l’accordo Berlusconi-Renzi sulla legge elettorale, sul superamento del bicameralismo perfetto e sulla riforma del Titolo V della Costituzione. E benedicono l’accordo perché affronta uno dei più grandi problemi del nostro Paese: l’ingovernabilità. Ingovernabilità che si riflette, tra l’altro, sui mercati finanziari e sul costo del debito pubblico.
Le colonne del NYT e del FT rispondono quindi, da una prospettiva internazionale, a quanti, soprattutto piccoli partiti, di destra e di sinistra, si oppongono all’accordo, per puro opportunismo e miopi interessi di parte. È questa la via per la vera stabilità. Altro che governi tecnici, altro che governi del presidente



mercoledì 22 gennaio 2014

PALMIZIO NOMINA BAZZONI COORDINATORE PROVINCIALE DI FORZA ITALIA RAVENNA


Il coordinatore regionale di Forza Italia, l’on.le Massimo Palmizio ha nominato coordinatore della provincia di Ravenna per  Forza Italia il consigliere regionale Gianguido Bazzoni. Auguri di Buon lavoro.


ESONDAZIONE DEL SECCHIA: EVIDENTEMENTE QUALCOSA NON HA FUNZIONATO NELLA ROSSA REGIONE!!!


Quali le cause del cedimento dell’argine del fiume Secchia? Quali responsabilità e se collegate alla scarsa manutenzione del fiume? Questo sono le domande cui pretendiamo, dal Presidente della Regione Emilia-Romagna, risposte. Lo stesso Sindaco di Modena, Giorgio Pighi, ha rilevato che l’argine del Secchia ha ceduto di fronte ad una piena «significativa ma non eccezionale», la cassa di espansione nel punto in cui l’argine ha ceduto avrebbe dovuto avere una capacità di contenimento di acqua in altezza, dai primi rilevamenti dei tecnici, di ulteriori due metri. Evidentemente, qualcosa non ha funzionato. Gli incaricati della manutenzione del fiume non hanno operato in modo adeguato. La situazione è ancora di estrema allerta, diversi sono i comuni evacuati. I danni sono ingenti sia in ambito civile sia in ambito commerciale e industriale, si parla anche di una persona dispersa


martedì 21 gennaio 2014

INCONTRO STORICO…….………


Protagonisti – Silvio Berlusconi e Matteo Renzi. Sono solo loro i protagonisti assoluti non solo di un incontro unico nella storia della Prima e della Seconda Repubblica, ma anche di un'intesa destinata a cambiare il profilo della politica italiana. Complimenti, il merito va solo a loro. Non se lo intesti nessun altro. Chi vince sono Berlusconi, Renzi, l'Italia. Berlusconi – Concorda e promuove le riforme costituzionali. Contro il bicameralismo perfetto. Nemesi: il Senato l'ha fatto decadere, decaduto sarà il Senato. Ironia della storia. Renzi – Bisogna dargli atto di aver rottamato il muro di Berlin(guer), la presunzione ideologica di superiorità morale comunista. L'altro non è nemico ma avversario. Diamo atto al suo coraggio e perché no alla sua lealtà e simpatia. Ha rilegittimato non Berlusconi, ma la storia del Pci, Pds, Ds, Pd facendone finalmente un partito post-non-più-comunista. Se i gruppi parlamentari glielo lasceranno fare... Sintonia – Se si ha la volontà politica e si ha apertura umana, è possibile e seria, e senza inciuci, anche tra personalità di schieramenti diversi. Berlusconi-Renzi – Rinascono le autentiche larghe intese per le riforme. È la pacificazione di fatto. Li accomuna il coraggio. Il segretario del Pd ha sicuramente dimostrato coraggio e determinazione nel decidere di incontrare Berlusconi contro la volontà della parte più conservatrice e autistica del suo partito. Ma il nostro Presidente dimostra di avere un coraggio da leone nel continuare ad andare avanti nonostante tutto, nonostante tutti gli attacchi e le ingiustizie subite, nonostante la persecuzione di una parte della magistratura, nonostante l'odio della sinistra più conservatrice. Un esempio di vita per tutti. Uno statista che pensa al suo Paese e al suo popolo.
Napolitano – Ha perso. Deve restituire alle forze reali e democratiche le riforme costituzionali, soccombono la sua idea comunista di pacificazione, le sue piccole intese. Aveva fatto suoi poteri presidenziali che la Costituzione non gli assegna. Ora deve rientrare nell'alveo da cui aveva esondato. E con lui riporti a casa i suoi ministri. Catalogo degli sconfitti – Letta Enrico del dopo Epifani, Alfano e i suoi cari, le piccole intese. I Macaluso e gli Scalfari, i travaglisti e i giornaloni.



ELEZIONI EUROPEE: LA COMMISSIONE UE FALSIFICA BILANCI PER PAURA DI ESSERE ELIMINATA. ADESSO TUTTI GLI STATI HANNO PIL POSITIVI.


BRUXELLES – La revisione del Sistema europeo dei conti nazionali e regionali (Sec) determinera’, secondo i calcoli preliminari di Bruxelles, un aumento tra l’1% e il 2% per il Pil dell’Italia. Lo rileva la Commissione europea, nelle prime stime relative all’impatto che l’introduzione delle nuovo schema contabile avra’ sui paesi membri dell’Ue.  L’attuale metodologia di calcolo, in vigore dal 1995, sara’ sostituita a settembre di quest’anno da un nuovo schema, con un aggiornamento delle regole di contabilita’ e degli standard comuni. Tra le novita’ il riconoscimento della spesa per ricerca e sviluppo come ”investimento”.  Ricerca e sviluppo non saranno piu’ conteggiati come spesa corrente e questo da solo fara’ aumentare il Pil dell’Ue dell’1,9%. Verranno considerate come ”investimenti” anche le spese per i sistemi d’arma. In precedenza il Sec inseriva questa voce tra i ”consumi” per via della natura distruttiva che si riconosceva a tali sistemi, ma adesso verra’ riconosciuto l’effetto positivo per la sicurezza del paese.  Il nuovo calcolo dei sistemi d’arma portera’ un aumento del Pil europeo dello 0,1%. Ancora, il valore dei beni mandati all’estero per la lavorazione non sara’ piu’ considerato come un valore incidente sull’import e l’export nazionale. Complessivamente, con il nuovo Sec, l’Ue vedra’ un aumento del Pil del 2,4%. Per i paesi membri corrispondera’ un diverso aumento dei Pil nazionali: si passa dall’incremento minimo per Lettonia, Lituania, Polonia, Romania e Ungheria (tra +0,1% e +1%) a quello massimo previsto per Finlandia e Svezia (tra +4% e +5%). L’incremento italiano sara’, come detto, tra l’1% e il 2%. (ASCA). Ecco la grande “trovata” degli oligarchi di Bruxelles, terrorizzati per le elezioni europee che si avvicinano: falsificare i bilanci degli Stati, a partire dall’Italia, per dare l’impressione che la situazione migliori. Mentre invece il Paese è devastato.

lunedì 20 gennaio 2014

INCONTRO STORICO…….………


Cari Amici
nell’incontro di oggi ho espresso la soddisfazione di Forza Italia per il metodo scelto dal Partito Democratico per avviare un rapido e costruttivo confronto sulle riforme istituzionali. L’accordo con Renzi prevede una nuova legge elettorale che porti al consolidamento dei grandi partiti in un’ottica di semplificazione dello scenario politico. Insieme, abbiamo auspicato che tutte le forze politiche possano dare il loro fattivo contributo in Parlamento alla rapida approvazione della legge, che speriamo possa essere largamente condivisa. Durante il nostro colloquio, pur ribadendo le critiche di Forza Italia all’azione dell’esecutivo, e auspicando di poter al più presto ridare la parola ai cittadini, ho garantito al Segretario Renzi che Forza Italia appoggerà in Parlamento le riforme volte a semplificare l’assetto istituzionale del Paese, e, in particolare, quelle relative alla trasformazione del Senato e alla modifica del Titolo Quinto della Costituzione. Due riforme indispensabili, urgenti e necessarie per ridare efficienza al nostro sistema istituzionale, per ridurre drasticamente i costi della politica e modernizzare il Paese. Si tratta di riforme che il centro-destra da me guidato ha sempre ricercato e che la nostra maggioranza aveva approvato in Parlamento già nel 2006, ma che fu la sinistra a vanificare, attraverso un referendum, interrompendo così il percorso di rinnovamento avviato.
Siamo quindi lieti, oggi, di prendere atto del cambiamento di rotta del Partito Democratico.
Silvio Berlusconi




GLI IMPEGNI DEL COORDINATORE REGIONALE


Cari amici,
i giorni si susseguono carichi di impegni e di importanti novità. La novità politica più importante come ben sapete è data dall’incontro avvenuto tra il Presidente Berlusconi e il Segretario del PD Matteo Renzi, cosa si sono detti lo avete letto e sentito, quello che mi preme sottolineare è che Berlusconi si è dimostrato ancora una volta un grande Leader e un grande statista. Si è fatto legittimare politicamente da quello stesso partito che lo ha fatto decadere dal seggio senatoriale e che da vent’anni lo insegue e perseguita. L’accordo sulle riforme e sulla legge elettorale è un patto storico che può portare ad un cambiamento vero, per una vera stabilità dell’Italia. L’unico neo è che l’accordo sulle riforme farà slittare il voto ma è un pegno che paghiamo volentieri per aprire alla Terza Repubblica. Nel frattempo continuano i lavori in aula e nelle commissioni. Su suggerimento di alcuni cittadini e tramite il consigliere Lorenzo Tomassini, ho presentato un emendamento all’IMU sui terreni ritenuti edificabili. Allo stato attuale i comuni tassano come edificabili tutti quei terreni che rientrano nel PSC anche se in realtà non sono nel POC e per avere una vera concessione edilizia possono passare anche 15 anni. In sostanza ho richiesto che i terreni vengano tassati come edificabili solo dal momento che hanno una concessione edilizia in corso. Se non sarà accolto l’emendamento lo ripresenterò come ordine del giorno.  

I lavori continuano anche in Emilia Romagna , e in attesa che venga definito il coordinamento nazionale io ho iniziato e programmato incontri. Domani , 20 gennaio, sarà una giornata particolarmente intensa: si parte la mattina con una intervista a Teleromagna per poi incontrare alcuni simpatizzanti ed eletti che me ne hanno fatto richiesta. L’appuntamento più importante è con i consiglieri regionali che al momento attuale sono i miei riferimenti più rilevanti in regione. Sabato 25 incontrerò gli eletti della provincia di Rimini e a seguire, come avevo promesso, visiterò anche le altre provincie emiliano romagnole. Ma più di tutto intendo essere presente sui territori con gli amici di Forza Italia. Io resto a Vostra disposizione e Vi prego di contattare la mia segreteria per appuntamenti ed incontri. Le mail sono al momento il modo migliore di comunicazione . On. Massimo Palmizio 

sabato 18 gennaio 2014

TERRE DEI FUOCHI: “NAPOLITANO FECE SECRETARE I MIEI VERBALI”


In un’intervista al giornale tedesco afferma che fu l’attuale Capo dello Stato italiano, ministro dell’Interno dal ’96 al ’98 nel governo Prodi, a secretare i documenti depositati dal pentito. E fa riferimento a Paolo Berlusconi come capo di un’azienda del nord protagonista dei suoi traffici.
La mia testimonianza sul traffico di rifiuti tossici è stata secretata da Re Giorgio“. Il pentito Carmine Schiavone in una lunga intervista al giornale Der Spiegel afferma che fu l’attuale Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, ministro dell’Interno dal ’96 al ’98 nel governo Prodi, a secretare le sue deposizioni sul traffico di rifiuti tossici che tiravano in ballo persino Paolo Berlusconi, fratello del Cavaliere, come capo di un’azienda del nord protagonista dei suoi traffici. “Tutte le informazioni in mio possesso”, ha detto al giornalista Walter Mayr, “le ho date ai funzionari dell’anti Mafia italiana negli anni ’90. In quei documenti era anche scritto il nome di un’azienda intermediaria basata a Milano, che ha giocato un ruolo importante nel trasferimento dal nord al sud. Ma quella parte della mia testimonianza è stata classificata da Re Giorgio, che era ministro dell’Interno”. E al giornalista che gli chiede chi ci fosse dietro l’azienda di Milano, risponde: “Uno dei soci era Paolo Berlusconi“. Il vice presidente dell’AC Milan e fratello di Silvio Berlusconi, “era davvero parte del commercio mafioso di rifiuti tossici?”, si chiede il cronista. Ma l’articolo ricorda: “Il fratello di Berlusconi ha definito tutto questo una favola”. Il Der Spiegel individua inoltre i nomi dei quattro personaggi che sulla questione in questo momento vivono maggiori pressioni sul tema: “Alessandro Pansa, che allora era a capo dello Sco (Servizio Centrale operativo) e adesso è Capo della Polizia; Nicola Cavaliere era con la polizia e fu coinvolto nel caso, sempre secondo il pentito, ora è vice capo dell’Aisi; Giorgio Napolitano, che era primo ministro dell’Interno e incaricato dell’indagini. Oggi è il Presidente della Repubblica del Paese; Gennaro Capoluongo che, secondo Schiavone, era a bordo di un elicottero che faceva
un tour delle discariche di rifiuti tossiciOggi è il capo dell’Interpol in Italia;”

venerdì 17 gennaio 2014

W RENZI


W Renzi – Il PD si spacca un'altra volta. La minoranza Pd che è maggioranza alle Camere è contro Renzi e il suo incontro con Berlusconi per la legge elettorale. Bella razza di democratici…
Il segretario proporrà un sistema elettorale con efficace clausola maggioritaria. Se nel suo partito si opporranno per salvare la poltrona, lui è pronto a cavalcare lo scandalo - Letta vuole cambiare 5 ministri coinvolgendo Renzie, che non intende cadere nella trappola. Nuovo slogan di Matteuccio: “Veniamo da 10 mesi di fallimenti




giovedì 16 gennaio 2014

E IO PAGO


LA COMBRICCOLA DEGLI SCIOCCHINI DI RENZI: COSI GIOVANI E GIA’ COSI’ VUOTI E IMPREPARATI


C’è Qui, che di nome si chiama Matteo e gioca a fare il leader delle giovani marmotte; c’è Quo che si chiama Filippo e si occupa di economia, e poi c’è Qua, la Marianna che si interessa di lavoro senza aver mai lavorato un giorno in vita sua. La descrizione della squadra di Renzi fatta da Luca Ricolfi sulla Stampa nei giorni scorsi riprende quanto Il Mattinale provò a scrivere al momento dell’insediamento della nuova segreteria Pd: i garzoni del fiorentino sono tutti chiacchiere e distintivo, tanto fumo e niente arrosto. E lo diciamo semplicemente fotografando la realtà per quella che è.
Matteo ha messo in campo una strategia niente male per risollevare le sorti del Paese, pescando come sempre dal suo universo mentale fatto di marionette e pupi siciliani. Con abilità e destrezza, manda avanti i suoi uomini (anzi, le sue donne leopoldine) per diffondere la buona novella in tutto il territorio di questa dannata Italia. C’è bisogno di accelerare sull’agenda digitale? Nessun problema. Basta un click e tutto si risolve. Il numero dei giovani disoccupati cresce a vista d’occhio? Preoccuparsi non serve perché c’è Marianna che ha messo nero su bianco alcune proposte che potranno essere migliorate.
Marianna, che è Qua, di cognome fa Madia, e da quando è nel Pd ha espresso simpatie per tutte le correnti del partito. Un bel giorno ha deciso di mettere la sua “inesperienza al servizio del Paese” e proprio per questa sua inesperienza è stata scelta da Matteo Renzi che l’ha voluta nella sua squadra, affidandole nientemeno che il settore lavoro. La punta di diamante della sua produzione intellettuale doveva essere il Jobs Act, che però è finito nel dimenticatoio, trattandosi di pensierini in libertà.
Anche i ragazzi di Renzi non scherzano. Di loro si è parlato parecchio i giorni successivi all’insediamento della nuova segreteria, poi silenzio assoluto. Sarà che stanno lavorando a testa bassa e quindi non hanno tempo di perdersi in dichiarazioni, ma facciamo difficoltà a conoscere i loro pensieri. Per Francesco Nicodemo, ad esempio, responsabile comunicazione, Debora Serracchiani è “meglio ‘e Pelé” quando va in tv, ospite fissa di Ballarò dove arriva puntualmente con un volo di Stato.
I giovani di Renzi sono belli e scattanti, vanno bene per il chiacchiericcio televisivo della sera, per conciliare il sonno a chi fatica ad addormentarsi. Ma in quanto a preparazione e competenze meglio sorvolare. Ha ragione Ricolfi: a vedere Renzi e i suoi, sembra di essere finiti in un episodio di Paperino.

MEMORIA CORTA DEL PD: BASTA, BASTA, BASTA LA GUZZANTI FACCIA ORA UN ALTRO FILM

Pd: sen. Pezzopane; Sindaco Caliente

Tangenti L’Aquila: il terremoto arricchì anche la cognata di Cialente, 547mila euro di rimborsi
Adesso capite perchè il PD teleguidava il POPOLO DELLE CARRIOLE e strepitava tanto per avere i fondi?

BERSANIANI E RENZIANI UGUALI


Speranza e Faraone PD, Bersani, Renzi
Il nuovo che avanza nel PD, ma vecchi vizi…….

martedì 14 gennaio 2014

ANCHE IL GOVERNO D’ACCORDO CON BRUNETTA: I COMPENSI PAGATI DALLA RAI ALLE STAR DEI VIDEO DEVONO ESSERE PUBBLICI. ERA ORA


Sino ad oggi viale Mazzini ha nascosto tutti i dati, a partire dal faraonico contratto del finto buono Fabio Fazio. Sostiene Renato Brunetta che il Festival di Sanremo potrebbe essere l’occasione giusta per far diventare la Rai un’azienda pubblica come le altre, chiara e trasparente,  e non un affare privato dei partiti come afferma Beppe Grillo. Difficile dar ragione al secondo. Pressochè impossibile non essere d’accordo con il primo. Soprattutto ora che il governo ha deciso di dar ragione all’esponente di Forza Italia,  assecondando  le sue ragioni. Per ragioni di carattere squisitamente politico, una tv pubblica che va per conto suo non serve a nessuno, anzi rischia di fare solo danni, il  sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giovanni Legnini, con la delega all’ediroria, rispondendo ad un’interpellanza urgente presentata da capogruppo di Forza Italia alla Camera, Renato Brunetta, ha affermato che “Il dipartimento della Ragioneria generale dello Stato ha già predisposto una prima bozza di documento di lavoro per la definizione delle procedure di acquisizione dei dati utili a soddisfare le necessità informative previste dalla norma, che peraltro riguarda una pluarità di soggetti”. In buona sostanza Palazzo Chigi, volendo dar corso all’applicazione della norma contenuta nel dl 101 del 2013 sulla razionalizzazione della Pa, ha deciso di estendere gli effetti del provvedimento anche alla Rai,

lunedì 13 gennaio 2014

VERGOGNA: LA MEMORIA CORTA DELLA SINISTRA


Vi ricordate cosa successe nei primi giorni dopo il terremoto dell'Aquila?
Mentre Silvio Berlusconi cercava di dare un tetto agli abruzzesi la sinistra fece di tutto per sminuire la sua opera. Lo etichettarono come uno che se ne approfittava dei morti per avere visibilità.........
Oggi, invece, abbiamo appreso che l'Assessore di Sinistra Ermanno Lisi aveva etichettato il terremoto e i 309 morti che aveva causato attraverso testuali parole: "E' stato un colpo di culo, se non fai i soldi mo......".
Comunisti del cavolo, in quei giorni, chi speculava sui morti?
Vi dovete vergognare!!!  Chi dice cose del genere, anche per scherzo, merita tutto il disprezzo possibile ed immaginabile!!


sabato 11 gennaio 2014

LETTERA DI BERLUSCONI. SPERANZA E BATTAGLIA. I CLUB VALGONO 24 MILIONI


Il Presidente Berlusconi lancia la strategia per vincere le prossime elezioni. Il piano per conquistare 24 milioni di voti, il 50 percento più uno dei consensi per poter finalmente governare e cambiare davvero il Paese passa attraverso l'azione dei Club Forza Silvio che dovranno essere presenti in tutta Italia per conquistare il consenso di quei milioni di cittadini che sono indecisi e delusi dalla politica.
Lo fa attraverso una lettera di ringraziamento ad alcuni militanti di Forza Italia che hanno risposto alla 'chiamata' per costituire i Club. Il pragmatismo, la capacità organizzativa, risolutiva e di visione di Berlusconi sono l’essenza dei Club:
- ogni Club “dovrà interessarsi di cinque sezioni elettorali, individuare uno o due 'difensori del voto', per ogni sezione scelti tra persone di buon livello culturale e di notevole capacita' dialettica, in grado di contrastare durante gli scrutini dei voti le tecniche di brogli nei quali la sinistra ha un'antica professionalità;
in tempo di crisi non saranno obbligati ad avere una sede fisica permanente aperta al pubblico tutti i giorni ma e' necessario attivarsi per individuare una sede dove incontrarsi e svolgere incontri, riunioni, dibattiti;
- raccontare la storia italiana degli ultimi anni con i 4 colpi di Stato che hanno portato all’espulsione di Berlusconi dal Parlamento e diffondere la Carta dei valori di Forza Italia che è la stessa della grande famiglia della democrazia e della libertà in Europa, il Ppe di cui noi facciamo parte dal 1999;
- dovranno organizzare iniziative culturali e politiche. Ogni Club avrà sei vice presidenti che si dovranno occupare di precise attività: dei difensori del voto, dei volontari azzurri, della solidarietà, delle vittime della giustizia, dell'ambiente e degli 'amici dell'uomo', vale a dire della tutela degli animali (in particolare cani e gatti);
Berlusconi è ancora una volta l’unico leader politico che anziché perdersi in chiacchiere e promesse è al lavoro per gli italiani e il Paese. Strutturare i Club Forza Silvio radicandoli su tutto il territorio significa riportare la politica vicina alla gente, significa dare risposte ai cittadini, significa ritornare all’idea pulita di politica: quella che si occupa della cosa pubblica.
Forza Presidente, siamo tutti con lei e con gli italiani che vogliono un Paese davvero democratico e libero.


LETTERA DI BERLUSCONI A DEPUTATI E SENATORI


La Lettera del Presidente Silvio Berlusconi
Cari amici (non posso più scrivere “Cari colleghi!”),
l’entusiasmo e la prontezza con cui migliaia di nostri sostenitori hanno risposto alla chiamata per costituire i Club “Forza Silvio” (sono già più di cinquemila!) è davvero di buon auspicio e ci incoraggia a perseverare nella nostra strategia.
La diffusione capillare di questi club in ogni Comune del territorio italiano è fondamentale per raggiungere i milioni di indecisi, coloro che hanno intenzione di non votare, o che votando intendono fermarsi alla “scheda bianca” e coloro che hanno affidato il loro voto all’antipolitica del Movimento 5 Stelle. L’insieme di questo potenziale elettorato da conquistare è di circa 24 milioni di cittadini! Per questo Vi chiedo di impegnarvi per favorire la costituzione di Club “Forza Silvio” nei Comuni (che trovate nell’allegato) della Regione dove siete stati eletti e nei quali non risultassero ancora costituiti.
Conoscete il nostro coraggioso obiettivo: aprire almeno 12.000 Club in tutta Italia in modo da assegnare ad ogni Club come prime e più importanti missioni quelle di individuare per ogni sezione elettorale uno o due difensori dei nostri voti al fine di contrastare i brogli che purtroppo si sono sempre verificati a nostro danno e quella di conquistare il consenso tra gli elettori delle 5 o 6 sezioni elettorali che verranno assegnate a ciascun Club mettendo in campo una squadra di volontari azzurri, che con il sistema del “porta a porta” arrivino a contattare (e a convincere) un buon numero di elettori indecisi o grillini. E’ una follia quella di conquistare la maggioranza assoluta dei voti per Forza Italia nelle prossime elezioni?
Davvero una follia? Anche nel ’94 nessuno credeva che avremmo portato i moderati al governo in soli due mesi! Ma è successo. Ci vogliamo ripetere?!
Un forte abbraccio e… lavorate! Mi raccomando!!
Silvio Berlusconi


venerdì 10 gennaio 2014

1994-2013: L’INTOSSICAZIONE DELLA SINISTRA E IL GRANDE IMBROGLIO DELLA COMUNICAZIONE



Nei talk show televisivi è sempre più diffusa l’abitudine di accusare Berlusconi di aver governato per 20 anni e di non aver fatto niente.
􀂅 Anzi, una cosa in questi 20 anni, secondo la sinistra televisiva, Berlusconi l’ha fatta: ha distrutto i conti pubblici.
􀂅 La conseguenza più eclatante di tutto ciò, sempre secondo l’intelligentia  di sinistra,è stata l’esplosione dello spread nel 2011 che il governo Monti prima e il governo Letta poi , sono invece riusciti a far diminuire.
􀂅 Falso che più falso non si può!
BERLUSCONI HA GOVERNATO 9 ANNI SU 20. E HA GOVERNATO BENE
Da quando c’è la seconda Repubblica Berlusconi ha governato menodi 9anni su20, per lunghi periodi soprattutto dal 2001 al 2006 e dal 2008 al 2011.
􀂅 In questi anni 2 grandi crisi hanno sconvolto il mondo: l’attacco alle Twin Towers (11 settembre 2001); la crisi della finanza privata americana causata dai mutui subprime, che ha portato al fallimento di Lehman Brothers (15 settembre 2008).
􀂅 I risultati degli anni dei governi Berlusconi vanno letti anche alla luce di questi drammatici eventi esterni. Nonostante tutto si può dire, come emerge dai grafici, che Berlusconi ha governato bene e ha fatto più di 40 riforme.
􀂅 Basta vedere, a contrariis, cosa è successo: nel 2012 con il governo Monti; nel 2013 con il governo Letta quando tutti gli indicatori economici hanno assunto segno negativo.
A FRONTE DELLE 40 RIFORME DI BERLUSCONI, LA SINISTRA NE A FATTE A MALAPENA 5
Alcune delle nostre 40 riforme: riforma Maroni delle pensioni; eliminazione dell’imposta di successione; bonus bebè; abolizione della leva militare obbligato ria; abolizione dell’Ici sulla prima casa; aumento delle pensioni minime; riforma della Pubblica Amministrazione; riforma della scuola e dell’università; patente a punti; divieto di fumo nei locali pubblici; riforma costituzionale per l’abolizione del bicameralismo perfetto e la riduzione del numero dei parlamentari (cancellata dal referendum voluto dalla sinistra nel 2006); riforma dei servizi pubblici locali (anch’essa cancellata dal referendum voluto dalla sinistra)
Le riforme del centrosinistra: innalzamento dell’obbligo scolastico; pacchetto Treu sul lavoro interinale; riforma del Titolo V della Costituzione (pessima a giudizio dello stesso centrosinistra); Legge Draghi sulle Opa; “lenzuolate” Bersani, con l’abolizione del tariffa rio per gli ordini professionali, una forte tracciabilità dei pagamenti e la portabilità gratuità del mutuo da un istituto di credito a un altro.
RAPPORTO DEBITO/PIL
Il rapporto debito/PIL si riduce tra il 1995 e il 2007, per poi aumentare ininterrottamente fino al 2013. Merito di Berlusconi quando andava bene e colpa di Berlusconi dopo?
􀂅 Su questo punto l’Europa ha richiamato innumerevoli volte, negli ultimi 2 mesi, Letta e Saccomanni, così come aveva fatto nel 2012 con Monti.
CONCLUSIONI
Da un’analisi ragionata dei dati emerge pertanto che i risultati negli anni dei governi Berlusconi, in termini di crescita, rapporto deficit/PIL, debito, rendimento dei titoli di Stato e disoccupazione, sono stati mediamente migliori rispetto agli anni di governo del centrosinistra prima e diMonti e Letta poi.